"Che vuoi fare: è cos'e nient", dice la moglie. E Eduardo risponde: "Pure questa è cos'e nient. È sempre cos'e nient. Tutte le situazioni le abbiamo sempre così risolte. È cos'e nient. Non teniamo che mangiare: è cos'e nient. Ci manca il necessario: è cos'e nient. Il padrone muore e io perdo il posto: è cos'e nient. Ci negano il diritto della vita: è cos'e nient'. Ci tolgono l'aria: è cos'è nient, che vvuò fa. Sempre cos'e nient. Quanto sei bella. Quanto eri bella. E guarda a me, guarda cosa sono diventato. A furia di dire è cos'e nient siamo diventati cos'e nient io e te. Chi ruba lavoro è come se rubasse danaro. Ma se onestamente non si può vivere, dimmi, dimmi "vabbuò è cos'e nient. Non piangere è cos'e niente. Se io esco e uccido a qualcuno è cos'e nient. E se io impazzisco e finisco al manicomio e ti chiedono perché vostro marito è impazzito tu devi dire: è impazzito per niente. È cos'e nient. È niente".
Tratto dallo sceneggiato televisivo Peppino Girella, diretto da Eduardo De Filippo.
Eduardo, un grandissimo.
RispondiElimina👍
Elimina