Photo e video credit Justin Poore caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons
martedì 31 luglio 2018
Cascate dell'Iguazú
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Norvegia dall'alto
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Citazione del giorno
"Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla."
Martin Luther King
lunedì 30 luglio 2018
Razzismo: gravi episodi di cronaca in tutta Italia
Articolo da Radio Onda d’Urto
Rischia di non partecipare agli Europei di atletica Daisy Osakue.
La primatista italiana under 23 di lancio del disco, nata a Torino da
genitori nigeriani, è stata colpita in pieno volto da un uovo lanciato
da un’auto in corsa, nella notte a Moncalieri. Trasportata all’ospedale
Oftalmico di Torino, ha riportato una lesione alla cornea e dovrà essere
operata per rimuovere un frammento di guscio dell’uovo. Gli aggressori
sono ricercati dai carabinieri “secondo cui l’azione non è riconducibile
a motivi razziali”.
Stessa versione fornita da TV e
quotidiani mainstream per raccontare la caccia all’uomo avvenuta la
notte fra sabato e domenica ad Aprilia, nel nord della provincia di Latina
dove due uomini di 40 anni, del posto, sono stati denunciati per
omicidio preterintenzionale dopo aver inseguito e pestato un 43 enne
marocchino sospettato di essere un ladro.
Anche se l’omicidio di Hadj Zaitouni
non è stato causato dall’uso di un’arma da fuoco, quanto avvenuto
dimostra come il clima di tensione che respiriamo ogni giorno e la
legittimazione della “giustizia fai da te” stiano producendo effetti
devastanti.
Dopo mesi di silenzio sull’emergenza razzismo
in Italia, prima come politico di estrema destra e ora come ministro
dell’Interno e vicepremier, Matteo Salvini si è finalmente espresso
sulla deriva violenta di queste settimane solo per dire che “l’allarme razzismo è un’invenzione della sinistra” e che l’unica vera emergenza è “l’aumento dei reati causati dai migranti”.
La realtà è assai diversa.
È impossibile non identificare l’attentato di Macerata dello scorso 3
febbraio come campanello d’allarme. Quel giorno Marco Traini, armato di
pistola e tricolore, aveva aperto il fuoco verso alcuni membri della
comunità nigeriana locale, ferendo 6 persone. Malgrado il tentativo di
risposta da parte di società civile e politica, è chiaro che si tratta
di un evento spartiacque, che ha normalizzato la violenza verso gli
stranieri in Italia — un fenomeno reso ulteriormente pericoloso dalla
vicinanza dello stesso ministro dell’Interno con la lobby della vendita
di armi da fuoco: il diffuso uso di armi ad aria compressa lascia
intravedere scenari molto cupi nel caso di semplificazione dell’iter per
il possesso (e l’uso) delle armi da fuoco.
Che la crescita del fenomeno fosse
allarmante è stato evidente durante tutta la campagna elettorale, che ha
visto uno sdoganamento del linguaggio d’odio a tutti i livelli del
dibattito pubblico. Soltanto nei primi tre mesi dell’anno,
l’associazione Lunaria ha documentato in un dossier 169 casi di razzismo
e discriminazione in tutta Italia.
Di seguito i fatti piu’ gravi
Luglio
29/07/18, Aprilia (Latina): due uomini
di 40 anni hanno inseguito, malmenato e ucciso un marocchino di 43 anni,
sospettato di voler compiere un furto.
28/07/18, Napoli: un nigeriano di 29
anni è stato aggredito e malmenato da due pescivendoli, davanti al cui
negozio chiedeva l’elemosina.
27/07/18, San Cipriano D’Aversa
(Caserta): un richiedente asilo della Guinea è stato colpito al volto
con una pistola ad aria compressa da due ragazzi in moto.
27/07/18, Cassola (Vicenza): un operaio
di origine capoverdiana è stato ferito da un colpo d’arma da fuoco
mentre lavorava su un ponteggio. L’autore della violenza si è
giustificato dicendo che stava mirando, con un fucile, a un piccione.
26/07/18, Partinico (Palermo): un
diciannovenne senegalese, richiedente asilo, è stato picchiato e
insultato da un uomo di trent’anni.
24/07/18, Milano: un uomo di 41 anni
originario dello Sri Lanka è stato aggredito da un uomo italiano che
pretendeva parlasse in italiano, minacciandolo con una lama. Nella
colluttazione l’italiano ha spezzato un braccio al cingalese.
24/07/18, Milano: Massimiliano Codoro,
candidato non eletto con la Lega, ha minacciato con una pistola uno
straniero che avrebbe avvicinato la compagna e la figlia.
17/07/18, Roma: una bambina rom di un anno ferita alla schiena da un colpo ad aria compressa.
11/07/18, Latina: spari con una pistola ad aria compressa contro un gruppo di nigeriani alla fermata dell’autobus, due feriti.
2/07 – 5/07/18, Forlì: un uomo e una
donna (di origine rispettivamente ivoriana e nigeriana) feriti per
strada con una pistola a pallini.
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Intervento audio su Radio Onda d’Urto
Intervento audio su Radio Onda d’Urto
Fonte: Radio Onda d’Urto
Autore: redazione Radio Onda d’Urto
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Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia.
Articolo tratto interamente da Radio Onda d’Urto
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Articolo tratto interamente da Radio Onda d’Urto
Avvelenato Kaos, il cane eroe del terremoto in Centro Italia
Siamo immersi in una società malata, dove vivono tanti vigliacchi e bestie. Kaos, il cane eroe che ha salvato tante vite umane, è stato trovato morto nel giardino di casa sua a Sant'Eusanio Forconese, avvelenato da un boccone.
Il nostro amico a quattro zampe durante il terremoto di Amatrice e Norcia, grazie al suo fiuto, era riuscito a salvare vite umane, con grande coraggio. Purtroppo un gesto d’insensata crudeltà l'ha portato via, privato della stessa vita che lui ha ridonato a molti esseri umani.
Addio grande eroe, vero esempio per tanti umani.
Video credit Il fido custode caricato su YouTube
Proverbio del giorno
Comunicazione di servizio
Vi prego di controllare se siete presenti nel blog roll in basso a destra. Se non trovate il vostro blog, sarò ben lieto d'inserirvi nella lista dei blog amici.
Grazie mille per l'aiuto.
Il 91% dei comuni italiani a rischio idrogeologico
Articolo da Valori
L’Italia è un paese ad alto rischio di dissesto idrogeologico. Frane e alluvioni dovrebbero essere la nostra prima preoccupazione: la sicurezza del territorio dovrebbe essere la priorità, per l’economia e per la salvaguardia delle stesse popolazioni e dell’ambiente. A dirlo sono i dati mappati dall’Istituto Superiore per la Protezione Ambientale (Ispra) contenuti nel Rapporto sul Dissesto idrogeologico 2018, che coprono l’intero territorio nazionale. «Uno strumento per i decisori con la funzione di informare i cittadini così con risvolti importanti dal punto di vista sociale ed economico» ha sottolineato il presidente di Ispra, Stefano La Porta.
7 milioni di abitanti in territori vulnerabili
Ma come ribadito a Valori dal responsabile del rapporto di Ispra, Alessandro Trigila «il problema riguarda direttamente la maggior parte delle regioni italiane, la mappatura è completa, anche se va ulteriormente approfondita».
Nove regioni con 100% di Comuni a rischio idrogeologico
A oggi, grazie anche alla collaborazione delle Autorità di Bacino
abbiamo dati più precisi che ci dicono che in nove di esse, il rischio
idrogeologico è presente nel 100% dei comuni. Sono Valle D’Aosta,
Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Molise, Basilicata e
Calabria. Mentre l’Abruzzo, il Lazio, il Piemonte, la Campania, la
Sicilia e la Provincia di Trento hanno percentuali di comuni a rischio
tra il 90% e il 100%. «Stato e regioni devono intervenire sulla
prevenzione del rischio, così come l’informazione ai cittadini è
un’azione fondamentale» sottolinea Trigila.
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Fonte: Valori
Autore: Rosy Battaglia
Licenza:
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia.
Articolo tratto interamente da Valori
Ogni giorno è un nuovo giorno
Ogni giorno è un nuovo giorno.
Tutto da inventare,
tutto da vivere,
tutto da godere.
L’alba lo posa sul palcoscenico della tua vita,
e se ne va.
Il nuovo giorno è tuo, t’appartiene,
nessuno te lo può portare via.
Puoi farne ciò che vuoi.
Puoi farne un capolavoro o un fiasco.
Perché sei tu il soggettista…
Perché sei tu il regista…
Perché sei tu il protagonista.
Omar Falworth
domenica 29 luglio 2018
La giovane attivista palestinese Ahed Tamimi è libera
Ahed Tamimi è libera!
Link diretto: https://globalist.it/world/2018/07/29/ahed-tamini-e-libera-dopo-otto-mesi-esce-dal-carcere-la-ragazza-simbolo-della-lotta-contro-israele-2028666.html
Etichetta:
Attualità,
cronaca,
diritti umani,
sociale
Il filo sottile di Yin Fu
Il filo sottile
Quando le stelle
discorrono piano nel cielo,
nel vento di estate,
carico di profumi,
un filo sottile va su e giù
lievemente
e nessuno lo sa.
Yin Fu
Montana
Photo e video credit Ben Lewis caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons
Eclissi totale di Luna
Photo e video credit Rafał Malczyk caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons
sabato 28 luglio 2018
Citazione del giorno
"Per me, una persona eccezionale è quella che si interroga sempre, laddove gli altri vanno avanti come pecore."
Fabrizio De André
venerdì 27 luglio 2018
Micio Macho, il video musicale per bambini che dice “No! all’abbandono degli animali!”
Ricevo e pubblico:
Il brano degli Hot Play anticipa l’uscita del libro Jack Gnocco Superstar e attira l’attenzione su questo triste fenomeno.
Micio
Macho è un progetto che nasce dall’incontro tra l’autore Pietro Favorito e
l’editore La Nave dei Sogni, che insieme hanno pensato a un nuovo modo di fare
editoria e comunicazione, coinvolgendo prima di tutto i bambini, e poi
giovani e meno giovani. Ecco allora la necessità di lanciare attraverso un reggaeton per
bambini dalla melodia e ritmo estremamente orecchiabili e avvincenti, e un
video divertente e solare, un messaggio semplice e diretto: il vero
macho non è chi mostra i muscoli in spiaggia, ma chi si prende
cura degli animali e non li abbandona.
Nel
mese d'agosto la percentuale di animali abbandonati raggiunge il suo
picco più alto e dato che persino l'inasprimento delle pene per chi
commette questo tipo di reato non serve a invertire la rotta, l'unica cosa
che rimane da fare, come sostenuto anche dalle principali organizzazioni
animaliste d'Italia, è portare avanti convincenti campagne di
sensibilizzazione. Ecco allora perché il gruppo di
musica elettronica degli Hot Play, capitanato da Pietro Favorito che ha curato
i testi, e Klaus Docupil che
ha scritto la musica, ha dato vita a questa iniziativa molto estiva per perseguire
questo difficile obiettivo.
Protagonisti
del video sono il cagnolino Jack, che a partire da ottobre ritroveremo nel
libro illustrato Jack Gnocco Superstar, edito
per l'appunto da La Nave dei Sogni, e la strana coppia di suoi pari:
Gino Vox, un
tigrotto marpione e pragmatico, e il simpatico e smidollato cagnolino
Oronzo. Gino Vox e
Oronzo sono tra l'altro dei simpatici pupazzi protagonisti anch'essi di
appassionanti libri illustrati e di numerosi video su YouTube. Il tigrotto
Gino Vox inoltre
da "gattino" troppo cresciuto è il “Micio” che salva Jack,
dimostrando di essere un vero macho.
Nel
video infatti succede che un ragazzo bello e muscoloso per andare al mare e
godersi l'estate abbandona il suo cane Jack. Gino Vox,
insieme a Oronzo e agli Hot Play, dopo una serata in discoteca, salvano lo
sfortunato cagnolino e si dirigono in una località balneare, dove incontrano il
farabutto che ha abbandonato Jack circondato da ragazze... ragazze che nel
vedere Gino Vox,
Oronzo insieme a Jack, lasciano il finto macho solo come un salame e corrono da
loro, acclamandoli come eroi.
Per maggiori informazioni:
Fonte: inviato via mail dall'autore e pubblicato su diversi blog/siti
Autore: Cuore Noir
Licenza: pubblicato e concesso su richiesta dell'autore
Photo credit Cuore Noir
giovedì 26 luglio 2018
Attacco spam a questo blog
In questi ultimi giorni, noto strane visite provenienti da oltreoceano. Molto probabilmente si tratta di spam verso questo blog, non è difficile attuarlo, soprattutto nascondendosi dietro qualche vpn. Lo scopo di questa pubblicazione è far capire, che non sono l'ultimo arrivato, quindi evitate di mandare mail oppure inviti strani sui social, la prudenza in rete non è mai troppa.
Vi è mai capitato qualcosa di simile?
Ricercatori italiani scoprono un lago sotterraneo su Marte
Articolo da Media Inaf
Acqua su Marte: liquida e salata. Sono queste le prime conclusioni delle indagini compiute con il radar italiano Marsis (da Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionosphere Sounding), a bordo della sonda europea Mars Express, pubblicate oggi su Science. Allo studio, guidato da Roberto Orosei dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), hanno partecipato scienziati e scienziate appartenenti all’Inaf e ad altri centri di ricerca e università italiane: l’Agenzia spaziale italiana (Asi), l’Università degli studi Roma Tre, l’Università D’Annunzio Chieti-Pescara, il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e Sapienza Università di Roma. I risultati, per la prima volta, confermano che sotto la superficie di Marte c’è acqua allo stato liquido. Probabilmente acqua è salata, visto che Marsis ha individuato il bacino a 1.5 km di profondità, dove la temperatura è sicuramente ben al di sotto di 0 °C. I sali, probabilmente simili quelli che la sonda Nasa Phoenix ha trovato nel ghiaccio della zona circumpolare nord, agiscono da “antigelo”, aiutando a mantenere l’acqua allo stato liquido nonostante la temperatura. Acqua, sali, rocce e protezione dalla radiazione cosmica sono ingredienti che potrebbero far pensare anche a una nicchia biologica. I ricercatori sono convinti che potrebbero esserci altre zone con condizioni favorevoli alla presenza di acqua in profondità su Marte e ora, messo a punto il metodo di analisi, potranno continuare a investigare.
Grazie alla sonda Viking della Nasa, dal 1976 è diventato evidente il fatto che la superficie di Marte fosse un tempo coperta da mari, laghi e fiumi e le successive missioni hanno confermato sempre più tale presenza.
«Il grande dilemma era quindi quello di stabilire dove fosse finita tutta quell’acqua», dice Orosei, primo autore dell’articolo. «Buona parte di questa è stata portata via dal vento solare, che spazzò quella che mano a mano si vaporizzava dalla superficie degli specchi d’acqua. Un’altra significativa porzione è depositata sotto forma di ghiaccio nelle calotte, soprattutto quella nord, e negli strati prossimi alla superficie o è legata al terreno nel permafrost. Ma una parte doveva essere rimasta intrappolata nelle profondità e potrebbe ancora trovarsi allo stato liquido». Questo era ciò che si ipotizzava a metà degli anni ’90, quando la missione Mars Express fu annunciata dall’Agenzia spaziale europea (Esa), e l’Asi propose di adottare un radar a bassa frequenza per investigare il sottosuolo a grande profondità. Il radar fu ideato e proposto da Giovanni Picardi di Sapienza Università di Roma, la sua realizzazione fu gestita dall’Asi e affidata alla Thales Alenia Space – Italia e il lancio avvenne il 2 giugno 2003.
Marsis è un radar sounder, ovvero un radar che opera a frequenze tra 1.5 e 5 MHz in grado di penetrare nel terreno marziano fino a 4 o 5 km di profondità, a seconda delle caratteristiche geofisiche degli strati profondi, ma anche di misurare con accuratezza lo stato e le variazioni della ionosfera marziana. «Era uno strumento di concezione innovativa, completamente diverso dall’unico lontano precursore volato un quarto di secolo prima sull’ultima missione Apollo, estremamente promettente di cui si doveva non solo sviluppare l’elettronica, ma anche il modo di elaborarne i dati. Un contributo importante venne dai colleghi del Jpl della Nasa e dell’Università dell’Iowa», ricorda Enrico Flamini, chief scientist di Asi. Questi ultimi erano principalmente interessati alla misura della ionosfera marziana, mentre il Jpl curò lo sviluppo presso l’industria americana dell’antenna, due leggerissimi tubi di kevlar lunghi 20 metri ognuno che, per poter essere montati a bordo ed essere lanciati con il satellite, dovevano essere ripiegati in una scatola di poco più di un metro di lunghezza.
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Fonte: Media Inaf
Autore: Redazione Media Inaf
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mercoledì 25 luglio 2018
La storia di Matilde Serao, prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano
Articolo da Enciclopedia delle donne
Giornalista, scrittrice, imprenditrice, riesce, rompendo le convenzioni, a collezionare numerosi primati. Nel 1882 è assunta al «Capitan Fracassa», prima donna redattrice nella storia del quotidiano romano, fonda due giornali «Il Mattino» (insieme al marito Edoardo Scarfoglio nel 1892) e «il Giorno» (1904), lavora come direttrice a diverse riviste periodiche, «Il Mattino-supplemento» (1894-1895), il «Masto Rafaele&aquo; (1899-1901), «la Settimana» (1902-1904).
Di indole coraggiosa, irriverente della morale del tempo, non solo raggiunge ambiziosi traguardi professionali ma inaugura un nuovo modo di fare giornalismo inteso come vocazione, come impresa, come strumento di formazione e testimonianza: «Giornale è tutta la storia di una società – scrive – E, come la vita istessa, di cui è la immagine, […] ha in sé il potere di tutto il bene e di tutto il male […]. Il giornalista é l’apostolo del bene […] il giornale è la più nobile forma del pensiero umano […]. L’avvenire è del giornale». È altresì una fedele testimone del suo tempo, profonda conoscitrice delle mode e degli stili di vita dell’alta società, ma anche delle pene e delle speranze delle popolazioni dei bassifondi, aspetti che documenta con uno stile che le vale le critiche di alcuni suoi contemporanei, ma con una potenza espressiva e comunicativa lodata da Croce, Carducci, Momigliano. Matilde, consapevole della criticità del proprio stile, ritiene tuttavia che siano proprio quel «linguaggio incerto» e «quello stile rotto» ad infondere nelle sue opere un calore che «non solo vivifica i corpi ma li preserva da ogni corruzione del tempo».
Nasce a Patrasso da Paolina Borely, nobile greca decaduta, e da Francesco Serao avvocato e giornalista esule in Grecia perché antiborbonico. Con l’Unità d’Italia la famiglia Serao ritorna in patria fissando la propria dimora prima a Carinola e poi a Napoli dove Matilde compie i propri studi, terminati i quali trova impiego in qualità di ausiliaria presso i Telegrafi di Stato. La necessità di sostenere economicamente la famiglia non l’allontana dalla sua passione per la lettura e la scrittura, abilità apprese solo malvolentieri all’età di otto anni durante le fasi della grave malattia della madre.
La preponderanza del suo animo di scrittrice la spinge ben presto ad abbandonare l’impiego per dedicarsi, a tempo pieno, alla stesura di articoli e di alcune novelle che le schiudono le porte delle redazioni giornalistiche. Trasferitasi a Roma nel 1882 collabora per oltre cinque anni con il «Capitan Fracassa» trattando con medesima padronanza e disinvoltura argomenti diversi, dalla cronaca rosa alla critica letteraria. L’anno successivo viene pubblicato Fantasia (1883) aspramente criticato da
Edoardo Scarfoglio che nel 1885 diviene suo marito e compagno di ambiziosi percorsi professionali.
Né l’attività giornalistica presso la redazione del «Corriere di Roma», fondato da Scarfoglio, né la nascita dei figli, Antonio, Carlo, Paolo e Michele, le impediscono di dedicarsi alla scrittura: vedono così la luce: La conquista di Roma (1885), Il romanzo della fanciulla (1886), Vita e avventure di Riccardo Joanna (1887) che Croce definisce «il romanzo del giornalismo». Chiuso il «Corriere di Roma» gravemente indebitato (14 novembre 1887), la coppia si trasferisce a Napoli dove, grazie all’aiuto finanziario del banchiere livornese Matteo Schilizzi, nasce il «Corriere di Napoli» che ha in Matilde la vera animatrice e sulle cui pagine escono contributi a firma di Giosuè Carducci e Gabriele D’Annunzio.
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Fonte: Enciclopedia delle donne
Autore: Diego Davide
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Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.
Articolo tratto interamente da Enciclopedia delle donne
martedì 24 luglio 2018
Emergenza incendi in Grecia: tante vittime e feriti
Articolo da La Stampa
Gli incendi nelle grandi pinete attorno ad Atene non si fermano e le conseguenze sono sempre più tragiche. Sono oltre 60 finora i morti e più di 150 i feriti accertati nei roghi che stanno devastando l’Attica. Molte delle vittime sarebbero bambini, intrappolati nelle loro case. Si tratta di un bilancio ancora provvisorio, mentre le fiamme continuano a bruciare senza che i pompieri riescano a domarle. E nuovi incendi sono divampati nella notte in altre regioni della Grecia. Il maggior numero di vittime si conta nei dintorni della località balneare di Mati, a 40 chilometri a Nord-est di Atene. Il premier Alexis Tsipras ha avanzato l’ipotesi che si tratti di incendi di natura dolosa.
La maggioranze delle vittime è stata ritrovata senza vita in casa o nell’auto, nel resort di Mati a circa 40 chilometri da Atene. Lo ha precisato Dimitris Tzanakopoulos, portavoce del governo greco, segnalando che tra i feriti, compresi 16 bimbi, 11 sono in gravi condizioni. Il bilancio di era di 24 morti fino alla scorsa notte, poi è salito a 50 dopo il ritrovamento di 26 corpi senza vita all’interno di una villa a Mati. Mentre cinque persone che si erano gettate in mare per sfuggire agli incendi che li avevano circondati nei pressi di Rafina, sono state salvate da una nave traghetto.
Gli aiuti internazionali
La Grecia ha chiesto l’aiuto internazionale per la capitale, che vede dozzine di case distrutte e cittadini e turisti fuggire verso le spiagge per essere soccorsi da imbarcazioni via mare.
Sono in arrivo soccorsi da Cipro e dalla Spagna dopo la richiesta di aiuto lanciata dal governo di Alexis Tsipras all’Ue. Lo annuncia su Twitter il commissario europeo agli aiuti umanitari, Christos Stylianides, precisando che si tratta di una squadra di 64 pompieri e paramedici, due camion dei vigili del fuoco e due Canadair.
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Fonte: La Stampa
Autore: redazione La Stampa
Articolo tratto interamente da La Stampa
Etichetta:
Creative Commons,
cronaca,
news
lunedì 23 luglio 2018
Jurassic night
Photo e video credit Roger Uzun caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons
Seoul 360°
Photo e video credit Debashis Talukdar caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons
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