Articolo da Radio Onda d’Urto
Rischia di non partecipare agli Europei di atletica Daisy Osakue.
La primatista italiana under 23 di lancio del disco, nata a Torino da
genitori nigeriani, è stata colpita in pieno volto da un uovo lanciato
da un’auto in corsa, nella notte a Moncalieri. Trasportata all’ospedale
Oftalmico di Torino, ha riportato una lesione alla cornea e dovrà essere
operata per rimuovere un frammento di guscio dell’uovo. Gli aggressori
sono ricercati dai carabinieri “secondo cui l’azione non è riconducibile
a motivi razziali”.
Stessa versione fornita da TV e
quotidiani mainstream per raccontare la caccia all’uomo avvenuta la
notte fra sabato e domenica ad Aprilia, nel nord della provincia di Latina
dove due uomini di 40 anni, del posto, sono stati denunciati per
omicidio preterintenzionale dopo aver inseguito e pestato un 43 enne
marocchino sospettato di essere un ladro.
Anche se l’omicidio di Hadj Zaitouni
non è stato causato dall’uso di un’arma da fuoco, quanto avvenuto
dimostra come il clima di tensione che respiriamo ogni giorno e la
legittimazione della “giustizia fai da te” stiano producendo effetti
devastanti.
Dopo mesi di silenzio sull’emergenza razzismo
in Italia, prima come politico di estrema destra e ora come ministro
dell’Interno e vicepremier, Matteo Salvini si è finalmente espresso
sulla deriva violenta di queste settimane solo per dire che “l’allarme razzismo è un’invenzione della sinistra” e che l’unica vera emergenza è “l’aumento dei reati causati dai migranti”.
La realtà è assai diversa.
È impossibile non identificare l’attentato di Macerata dello scorso 3
febbraio come campanello d’allarme. Quel giorno Marco Traini, armato di
pistola e tricolore, aveva aperto il fuoco verso alcuni membri della
comunità nigeriana locale, ferendo 6 persone. Malgrado il tentativo di
risposta da parte di società civile e politica, è chiaro che si tratta
di un evento spartiacque, che ha normalizzato la violenza verso gli
stranieri in Italia — un fenomeno reso ulteriormente pericoloso dalla
vicinanza dello stesso ministro dell’Interno con la lobby della vendita
di armi da fuoco: il diffuso uso di armi ad aria compressa lascia
intravedere scenari molto cupi nel caso di semplificazione dell’iter per
il possesso (e l’uso) delle armi da fuoco.
Che la crescita del fenomeno fosse
allarmante è stato evidente durante tutta la campagna elettorale, che ha
visto uno sdoganamento del linguaggio d’odio a tutti i livelli del
dibattito pubblico. Soltanto nei primi tre mesi dell’anno,
l’associazione Lunaria ha documentato in un dossier 169 casi di razzismo
e discriminazione in tutta Italia.
Di seguito i fatti piu’ gravi
Luglio
29/07/18, Aprilia (Latina): due uomini
di 40 anni hanno inseguito, malmenato e ucciso un marocchino di 43 anni,
sospettato di voler compiere un furto.
28/07/18, Napoli: un nigeriano di 29
anni è stato aggredito e malmenato da due pescivendoli, davanti al cui
negozio chiedeva l’elemosina.
27/07/18, San Cipriano D’Aversa
(Caserta): un richiedente asilo della Guinea è stato colpito al volto
con una pistola ad aria compressa da due ragazzi in moto.
27/07/18, Cassola (Vicenza): un operaio
di origine capoverdiana è stato ferito da un colpo d’arma da fuoco
mentre lavorava su un ponteggio. L’autore della violenza si è
giustificato dicendo che stava mirando, con un fucile, a un piccione.
26/07/18, Partinico (Palermo): un
diciannovenne senegalese, richiedente asilo, è stato picchiato e
insultato da un uomo di trent’anni.
24/07/18, Milano: un uomo di 41 anni
originario dello Sri Lanka è stato aggredito da un uomo italiano che
pretendeva parlasse in italiano, minacciandolo con una lama. Nella
colluttazione l’italiano ha spezzato un braccio al cingalese.
24/07/18, Milano: Massimiliano Codoro,
candidato non eletto con la Lega, ha minacciato con una pistola uno
straniero che avrebbe avvicinato la compagna e la figlia.
17/07/18, Roma: una bambina rom di un anno ferita alla schiena da un colpo ad aria compressa.
11/07/18, Latina: spari con una pistola ad aria compressa contro un gruppo di nigeriani alla fermata dell’autobus, due feriti.
2/07 – 5/07/18, Forlì: un uomo e una
donna (di origine rispettivamente ivoriana e nigeriana) feriti per
strada con una pistola a pallini.
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Intervento audio su Radio Onda d’Urto
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Fonte: Radio Onda d’Urto
Autore: redazione Radio Onda d’Urto
Licenza:
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia.
Articolo tratto interamente da Radio Onda d’Urto
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Stiamo prendendo una deriva terribile, Vincenzo!
RispondiEliminaGuardiamo al dito e non a cosa indica.
Non è il colore della pelle o la nazinalità che fanno di una persona un delinquente. E' la testa! A volte anche la fame
Si è persa l'umanità!
EliminaÈ preoccupante e vergognoso che ai vertici facciano finta di niente.
RispondiEliminasinforosa
p.s. Non so il perché, in questi uyltimi giorni, ogni volta che inizio a commentarti il pc, con un suono, mi avvisa che una minaccia è stata rilevata. Io soprassiedo e vado oltre, però non capisco come mai, sai dirmi qualcosa?
Controllato il mio blog sembra tutto pulito. Ti suona l'antivirus? Quale?
EliminaNon mi sento di dire che la colpa è del Ministro degli Interni.
RispondiEliminaSono decenni che il nostro paese non risolve il problema dell'immigrazione selvaggia e alla fine ci si poteva aspettare che la situazione esplodesse anche perché è dagli anni Novanta che in ogni caso molti reati e fin troppi problemi vengono creati dagli stranieri che vengono a stabilizzarsi qui (e poi si definiscono di passaggio).
La reazione di alcuni italiani è eccessiva, ma è un forte segno di malcontento.
Il malcontento degli italiani non si rivolve facendo guerra ad altri poveri.
EliminaDa anni si ripetono atti razzistici ed aumentano di mese in mese: adesso c'è da una parte piu attenzione a parlarne e dall'altra gli idioti razzisti si sentono piu protetti.
RispondiEliminaEpisodi non nuovi, ma adesso i razzisti sembrano fortificati.
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