giovedì 28 novembre 2019

I koala a rischio estinzione



Articolo da WWF Italia

Secondo gli esperti del WWF oggi in natura sopravvivono circa 200.000 koala. In questi giorni, dopo la drammatica crisi degli incendi,  è riemersa la preoccupazione secondo cui i koala sarebbero “funzionalmente estinti". Il WWF Australia e gli scienziati che si dedicano allo studio di questa specie non sono tuttavia d’accordo. I Koala, anche se ridotti al lumicino, svolgono ancora una funzione cruciale negli ecosistemi di foresta australiani. Ciò non toglie che, in un report pubblicato di recente, proprio il WWF Australia lanci l’allarme che "i koala si estingueranno in natura nell'Australia orientale entro il 2050 - e molto probabilmente in tutto il Paese entro il 2100 - se non verranno fermate in tempo la deforestazione e le altre minacce che incombono sulla loro sopravvivenza”.
 
Con Australia orientale ci si riferisce al Queensland e al New South Wales, dove le popolazioni di koala sono importanti per via della loro diversità genetica. I koala, cacciati per secoli senza pietà, sono ora perseguitati dalla perdita di habitat, e dei grandi incendi boschivi 
 
Le popolazioni di Koala si sono già estinte in grandi aree dell'Australia occidentale e meridionale, mentre negli stati del Queensland e del New South Wales (Australia orientale) sono oggi definiti come "vulnerabili" e tutto fa pensare che il loro futuro sia tutt’altro che roseo.
 
Per garantire la sopravvivenza della specie, alcuni koala sono stati “ traslocati" in alcune isole per dare vita a nuove popolazioni ed evitare così la consanguineità che produce un basso livello di diversità genetica, aumentando la vulnerabilità delle popolazioni. 
 
Le MINACCE. L’uso dei bulldozer per il disboscamento industriale e più in generale la distruzione delle foreste dove vivono,sono oggi le minacce principali, che provocano centinaia di vittime ogni anno tra i koala. 
 
A questo si aggiunge oggi il riscaldamento globale che sta rendendo la siccità e gli incendi più intensi e più frequenti, proprio come sta succedendo quest'anno. Le fiamme sono una drammatica  minaccia per i koala, in quanto il fuoco non risparmia le fronde degli alberi dove i koala traggono nutrimento e acqua per dissetarsi.  
 

Purtroppo è ancora troppo presto per valutare adeguatamente l'intero danno alle popolazioni di koala e ai loro habitat, ma non c'è dubbio che la situazione sia di assoluta gravità. Il WWF non ha dati a sostegno delle affermazioni secondo le quali l'80% dell'habitat dei koala sarebbe stato spazzato via, e 1.000 koala sarebbero stati uccisi dai recenti incendi boschivi. Il primo dato potrebbe essere una sopravvalutazione, mentre il secondo sembrerebbe una drammatica sottovalutazione.

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Fonte: WWF Italia

Autore: WWF Italia

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Articolo tratto interamente da WWF Italia 


Come è divisa la ricchezza nel mondo



L'1% dei più ricchi al mondo ha accumulato il 43% di tutta la ricchezza mondiale. Ecco un reportage che ci spiega la situazione globale.

 

Video credit Luogo Comune caricato su Arcoiris TV - licenza: Creative Commons


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Qualche volta...



"Qualche volta il destino assomiglia a una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo cambi l’andatura. E il vento cambia andatura, per seguirti meglio. Tu allora cambi di nuovo, e subito di nuovo il vento cambia per adattarsi al tuo passo. Questo si ripete infinite volte, come una danza sinistra con il dio della morte prima dell’alba. Perché quel vento non è qualcosa che è arrivato da lontano, indipendente da te. È qualcosa che hai dentro. Quel vento sei tu. Perciò l’unica cosa che puoi fare è entrarci, in quel vento, camminando dritto, e chiudendo forte gli occhi per non far entrare la sabbia."

Haruki Murakami


mercoledì 27 novembre 2019

Vignetta del giorno


Photo credit Rouge caricata su Vermi di Rouge – Una società che striscia - licenza: Creative Commons 


Apatia di Luisa Anzoletti


Apatia

Stagioni, che l’acqua con sùbite scosse
su l’alida terra vapora e non bagna.
Stagioni, che ‘l sole gli è come non fosse
per l’irta nel gelo marmata campagna.

Stagioni, che l’aria non giova d’alena,
ma torpe nel cavo a gl’ inerti polmoni;
e ‘l sangue che affredda entro l’arida vena
scaldare non posson gli ardenti carboni.

Stagioni, in cui tacita prende l’avvio
colei che di nulla non sente bisogno:
l’Ignota, che semina in terra l’oblio,
e miete anco i fior tenerelli del sogno.

Stagioni, ove qualche gran cosa finisce,
o forse al nativo suo mondo trasvola:
si parla si parla, e nessuno capisce;
si soffre si soffre, e niente consola.

Luisa Anzoletti


Tempo speso e tempo sprecato



"Tempo speso e tempo sprecato.
Spendere il tempo significa trascorrerlo in un modo specifico, mentre sprecare il tempo significa lasciarlo passare sconsideratamente o sbadatamente. Tutti abbiamo tempo da spendere o da sprecare, e spetta a noi decidere cosa farne. Ma, una volta passato, se ne è andato per sempre."


Bruce Lee

martedì 26 novembre 2019

Violento terremoto in Albania



Stanotte un violento sisma ha colpito la costa settentrionale dell’Albania. La scossa, di magnitudo 6.5, è stata registrata alle 3,54 a una profondità di 10 km, con epicentro tra Shijak e Durazzo. Al momento si segnalano quindici vittime, 600 feriti e numerosi dispersi.

Il terremoto è stato chiaramente avvertito anche in Puglia, Basilicata, Campania e Abruzzo, oltre ai Balcani.

Nella capitale, Tirana, la gente è scesa in strada in preda al panico, ma la situazione più critica è nella zona tra Durazzo e Thunama, dove sono crollati numerosi edifici.

In queste ore si scava tra le macerie dei palazzi crollati alla ricerca di eventuali superstiti, mentre sono partiti anche i primi aiuti dall'Italia.

La stessa zona era già stata colpita da un forte terremoto il 21 settembre scorso. La scossa, era stata di 5.8, provocando numerosi feriti e diversi danni.





Video credit WORLDETHQ caricato su YouTube


Venerdì 29 novembre: quarto sciopero per il clima


Comunicato da Fridays for future

"Non c’è più tempo da perdere”

Sono le parole di António Guterres, Segretario Generale dell’ONU. Lo dicono gli scienziati, che, all’unanimità, chiedono un drastico cambio di rotta. Lo ripete l’ultimo rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change dell’ONU (il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici), ricordandoci che abbiamo circa 11 anni prima di superare il punto di non ritorno. Lo gridiamo noi attivisti di #FridaysForFuture, invocando il diritto a un futuro dignitoso. Per noi e per le generazioni a venire.
Eravamo in piazza il 15 marzo in più di 2 milioni. Ci siamo tornati il 24 Maggio, raggiungendo oltre 130 paesi in tutto il mondo. E durante la Climate Action Week, tra il 20 e il 27 Settembre 2019, hanno scioperato più di 7.5 milioni di studenti in tutto il mondo, dall'Islanda all'Antartide. Tutto questo, però, non è bastato: le emissioni di CO2 del 2019 non accennano a diminuire. Ecco perché torneremo in piazza il 29 Novembre!
La data del 29 Novembre è stata scelta perché cade esattamente ad una settimana dalla COP25 (United Nations Climate Change Conference), la conferenza ONU sui cambiamenti climatici che si terrà dal 2 al 13 dicembre a Madrid, in Spagna. Il nostro intento a livello globale è quello di mettere pressione ai leader politici che si incontreranno in Spagna affinché prendano misure immediate ed efficaci per contrastare la crisi climatica, dopo il sostanziale fallimento degli accordi di Kyoto e di Parigi.​
Noi però non vogliamo limitarci a indicare qual è il problema. Ascoltando la voce di migliaia di scienziati che da anni ci avvertono sui rischi che corriamo, abbiamo scritto un manifesto di #FridaysForFuture per il FU.TU.RO. In questo modo risponderemo a chi vuole screditarci dicendo che "siamo solo dei ragazzini che vogliono saltare la scuola" o che "non sappiamo neanche per cosa protestiamo". In realtà questi sono solo alibi di persone che non vogliono (o non credono) nella possibilità di cambiare le cose, di prendere in mano il nostro destino.

Fridays For Future Italia

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Video credit Fridays For Future Italia caricato su Facebook


Matera

Matera from Fabio Pietragalla on Vimeo.

Photo e video credit caricato Fabio Pietragalla su Vimeo - licenza: Creative Commons 


Crimea by night

Nightscapes - CRIMEA / Крым 4K Timelapse from Vladimir Voychuk on Vimeo.

Photo e video credit caricato Vladimir Voychuk su Vimeo - licenza: Creative Commons 


lunedì 25 novembre 2019

Quando...



"Quando si violentano, picchiano, storpiano, mutilano, bruciano, seppelliscono, terrorizzano le donne, si distrugge l’energia essenziale della vita su questo pianeta. Si forza quanto è nato per essere aperto, fiducioso, caloroso, creativo e vivo a essere piegato, sterile e domato."

Eve Ensler


Comunicazione di servizio


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Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne








La violenza, non è mai amore!




Citazione del giorno


"La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci."

Isaac Asimov 


domenica 24 novembre 2019

Ecco i vincitori di Wiki Loves Monuments 2019 in Italia

Ferrara palazzo diamanti


Articolo da Wikimedia Italia

La bellezza dei monumenti italiani in dieci scatti che tutto il mondo potrà ammirare sulle pagine di Wikipedia e che potranno essere riutilizzati da chiunque, per ogni scopo: i vincitori dell’ottava edizione di Wiki Loves Monuments sono stati svelati oggi alla cerimonia di premiazione del concorso, organizzata da Wikimedia Italia e ospitata grazie al patrocinio della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Torino presso la Sala Consiglieri di Palazzo Cisterna.

Tra oltre 25.000 fotografie di più di 13.000 monumenti italiani raccolte per l’edizione 2019 la Giuria nazionale del concorso composta da fotografi professionisti ed esperti wikipediani, ha scelto di premiare il bianco e nero di  Maurizio Tieghi che ritrae Palazzo dei Diamanti a Ferrara. Anche l’argento va all’Emilia-Romagna, regione che da anni sostiene il concorso e partecipa con entusiasmo, con una singolare prospettiva sul Portico di San Luca realizzata da Vanni Lazzari.

Per la prima volta sul podio anche la Basilicata con le sue Dolomiti: il bronzo va allo scatto di Paolo Santarsiero che raffigura una Castelmezzano innevata in notturna. Tra le otto regioni italiane rappresentate in classifica, oltre a Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia e Toscana, fanno il loro esordio quest’anno anche Abruzzo, Puglia e Umbria mentre la menzione speciale assegnata dalla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche (FIAF), storico partner del concorso, va allo scatto realizzato da Michela Osteri al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato.

Le dieci immagini che compongono la classifica nazionale di Wiki Loves Monuments passeranno ora nelle mani della giuria internazionale del concorso, che le valuterà per eleggere entro la fine dell’anno la foto più bella a livello mondiale, scelta tra le migliori raccolte negli oltre 40 Paesi partecipanti alla competizione. Anche i nove concorsi regionali legati a WLM, promossi grazie al grande entusiasmo dei coordinamenti locali di Wikimedia Italia, si apprestano ad annunciare i loro vincitori: sono già noti quelli di Wiki Loves Basilicata, Wiki Loves Abruzzo e del concorso speciale Wiki Loves Valle del Primo Presepe mentre aspettiamo di conoscere nelle prossime settimane il podio di Wiki Loves Lazio, Lake Como, Liguria, Puglia, Toscana, Umbria e Veneto.

Scopri qui tutti gli scatti premiati per Wiki Loves Monuments Italia 2019
Fonte: Wikimedia Italia 

 
         
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Articolo tratto interamente da Wikimedia Italia


Twitter lancia una nuova funzione per nascondere le risposte


Articolo da Cittadini di Twitter

Per dare maggior controllo alle persone che avviano le conversazioni sulla piattaforma, Twitter ha testato una nuova funzionalità per nascondere le risposte ai propri tweet.

Dalla fase di test è emerso che questa nuova opzione è utile per gestire le proprie conversazioni e da alcuni giorni è disponibile in tutto il mondo.

Ognuno può decidere di nascondere le risposte ai propri tweet e interagire con le risposte nascoste cliccando l’icona grigia che apparirà nei tweet.

In questo modo, si conferisce maggiore controllo alle persone che twittano consentendo al contempo a tutti di leggere ed eventualmente partecipare all’intera conversazione.

Cosa è emerso dalla fase di test della nuova funzionalità:
  • Di solito le persone nascondono le risposte che ritengono irrilevanti, fuori contesto o fastidiose. 
  • Si tratta di un nuovo modo per evitare confusione: l’85% delle persone che hanno nascosto delle risposte non usa la funzione Blocca o Silenzia.
  • Le persone sono curiose di vedere come personaggi pubblici, politici o giornalisti usano questa nuova funzione. Ad oggi non sembra che l’abbiano utilizzata in modo frequente. 
  • In Canada, il 27% delle persone che hanno nascosto dei tweet ha ammesso che potrebbe ripensare a come interagire con le altre persone in futuro.
  • Le persone potrebbero voler mantenere le distanze da chi risponde dopo aver nascosto le loro risposte, utilizzando anche la funzione che consente di bloccare i profili. 
  • Alcune persone hanno fatto presente di non voler nascondere le risposte per evitare ripercussioni, visto che l’icona grigia rimane visibile. Twitter continuerà a monitorare questa esigenza. 

Si tratta di risultati successivi alla fase di test ma Twitter continuerà a tenere sotto controllo i risultati man mano che la nuova funzione verrà utilizzata da un numero crescente di persone.

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Articolo tratto interamente da 
Cittadini di Twitter 


Donna di Rabindranath Tagore


Donna

Donna, non sei soltanto l’ opera di Dio,
ma anche degli uomini, che sempre
ti fanno bella con i loro cuori.
I poeti ti tessono una rete
con fili di dorate fantasie;
i pittori danno alla tua forma
sempre nuova immortalità.
Il mare dona le sue perle,
le miniere il loro oro,
i giardini d’ estate i loro fiori
per adornarti, per coprirti,
per renderti sempre più preziosa.
Il desiderio del cuore degli uomini
ha steso la sua gloria
sulla tua giovinezza.
Per metà sei donna, e per metà sei sogno.

Rabindranath Tagore 


Proverbio del giorno


    Cogliamo le dolcezze, abbiamo soltanto per noi che il tempo della nostra vita.

Proverbio persiano


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Viaggio a Praga

Travel to - Prague from theroot on Vimeo.

Photo e video credit caricato theroot su Vimeo - licenza: Creative Commons 


Vietnam

Cinematic FPV - Vietnam from Thai Christen on Vimeo.

Photo e video credit Thai Christen caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


giovedì 21 novembre 2019

Cile: mistero sulla morte di Daniela Carrasco, artista di strada nota come "Mimo"



Articolo da Peacelink

La procura del Sud sta indagando sulla morte di una trentaseienne, trovata impiccata domenica scorsa (20 ottobre, NdT) in una terra desolata vicino al parco "André Jarlan", nel comune di Pedro Aguirre Cerda, nella regione metropolitana.

Questa donna è Daniela Carrasco, conosciuta a tutti col nomignolo di "Mimo", il cui corpo è stato trovato da un uomo che ha registrato un filmato del drammatico momento, notificando suoi sospetti alla polizia, ovvero che - secondo la sua testimonianza - sarebbe stato trovata nelle vicinanze del luogo.

La polizia e il medico legale si sono recati nel luogo in cui è stato ritrovato il corpo, mentre l'autopsia è stata effettuata il giorno successivo. Il referto è stato notificato ai suoi parenti mercoledì; così come l'agenzia ha confermato a BioBioChile.

Le accuse nei social network

Il coordinatore di "Ni Una menos" (non uno di meno, NdT), ha sporto gravi accuse, attraverso post sui social media in riferimento al caso: "Daniela è stata violentata, torturata, nuovamente violentata fino al punto di toglierle la vita".

Nel frattempo, la rete di attrici cilene, accusano che Daniela "è stata rapita dalle forze militari nei giorni della protesta il 19 ottobre".

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Fonte: Peacelink


Autore: Valentina González - fonte originale: BioBioChile - tradotto per Peacelink da Giacomo Alessandroni 

Licenza: Copyleft 


Articolo tratto interamente da Peacelink


Photo credit  caricata su Twitter


Quando sono venuto qui...



"Quando sono venuto qui non sapevo cosa mi aspettava. Ho visto che molta gente mi odiava ed io… ed io… non sapevo… non sapevo come la dovevo prendere. Poi ho capito che neanche voi mi piacevate, ma durante questo incontro ho visto cambiare le cose: cioè quello che provavate per me e quello che io provavo per voi! Sul ring eravamo in due disposti ad ucciderci l’un l’altro, ma penso che è meglio così che milioni di persone! Però quello che sto cercando di dire è che se io posso cambiare, e voi potete cambiare… tutto il mondo può cambiare!"

Rocky Balboa


Tratto dal film Rocky IV


Cina, previsioni al ribasso



Articolo da Il Caffè Geopolitico

In 3 sorsiNegli ultimi mesi Pechino ha registrato un sorprendente calo della sua crescita economica. A inasprire la situazione si aggiunge anche l’accesa disputa commerciale con Washington. Tuttavia questi risultati negativi non riguardano solo la Cina, ma destano preoccupazione anche nel resto del mondo. Vediamo perché.

1. IL CALO CINESE E GLI EFFETTI PER L’ECONOMIA MONDIALE

Nell’ultimo trimestre il PIL cinese è cresciuto solo del 6%. Per Pechino si tratta di un risultato a cui non era più abituata da 27 anni e che rischia anche di essere più pericoloso di quel che sembra. Di fatto rappresenta infatti un deciso contraccolpo per l’economia globalizzata. A fornire numeri interessanti è il Fondo Monetario Internazionale, che ha tagliato la previsione di incremento mondiale dello 0,3%, dal 3,3% al 3% per essere più precisi. La Cina è appunto il Paese che detiene il primato nell’influenzare l’intera crescita mondiale: il suo contributo è infatti stato del 27,5% nel 2018, quindi è evidente che un suo deficit è deleterio a livello internazionale.

2. LA GUERRA DEI DAZI

Secondo Chad Bown, del think tank americano PIIE, nei prossimi due mesi gli Stati Uniti arriveranno ad alzare i loro dazi nei confronti di beni di importazione di origine cinese del 23,8%. Pechino risponderà invece a tale misura con un rialzo del 25,1%. Tutto ciò rivela che i dazi per prodotti importati dalla Cina negli Stati Uniti saranno aumentati di ben otto volte rispetto al 2018. Altro dato sorprendente è che, sempre l’anno scorso, le esportazioni americane in Cina sono cresciute solamente dello 0,07%.

Sebbene ci sia un cauto ottimismo che Trump e Xi possano arrivare presto a un accordo, la guerra commerciale rimane la causa principale del calo delle esportazioni e del rallentamento dell’economia interna cinese. A tal proposito infatti decrescono il settore automobilistico e quello dell’edilizia, che tuttavia non intaccano l’inflazione, che rimane al 2,4% su base annua. I dati forniscono quindi l’immagine di un Paese in difficoltà, ma con una produzione industriale ancora forte (+5,8%) e un PIL solidamente in zona positiva.

A Zhongnanhai tutti rimangono dunque fiduciosi: nonostante il ribasso sia stato brusco, la Cina continua a correre veloce.

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Fonte: Il Caffè Geopolitico

Autore: 
Massimiliano Giglia


Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.


Articolo tratto interamente da Il Caffè Geopolitico