Articolo da Pressenza
Lula è libero. Il Presidente dei poveri, degli ultimi, dei reietti, di chi poteva sognare un riscatto da una vita di miseria, può tornare finalmente a casa.
Accordata dal tribunale di Brasilia la scarcerazione di Luis Inácio Lula da Silva, ex Presidente del Brasile. Lula incarcerato per 580 giorni con accuse che si stanno sgretolando, di cui se ne sta dimostrando la falsità e l’uso strumentale, presumibilmente al fine di eliminarlo dall’ultima competizione elettorale vinta dall’attuale Presidente brasiliano Jair Bolsonaro.
E’ quello di un uomo provato, il volto scavato di Lula ma ancora pieno di vitalità e di voglia di lottare, acclamato da migliaia e migliaia di persone in festa che lo attendevano subito dopo la sua scarcerazione.
E’ una buona notizia di questi tempi per tutto il Brasile e per il suo popolo, molto meno per Bolsonaro e per il suo governo che è in caduta libera sia riguardo la popolarità che la credibilità.
Qualora venissero provate le accuse a Lula come false e strumentali, per Jair Bolsonaro e il suo entourage potrebbero cominciare seri problemi, sia di tenuta del suo governo, che anche veri e propri guai rispetto alla legge, in quanto nelle settimane scorse già sono stati prodotti più volte elementi che proverebbero realmente una possibile creazione di false accuse verso Lula, e che coinvolgerebbero persino Bolsonaro in persona, tramite l’accordo con funzionari corrotti delle istituzioni del tribunale brasiliano, fino a toccare anche il giudice Sérgio Fernando Moro, giudice che a suo tempo aveva pesantemente condizionato proprio l’istruttoria su Lula, diventato poi Ministro della Giustizia subito dopo l’elezione di Bolsonaro, e adesso, proprio a causa di indagini condotte a suo carico, dimissionario dalla carica di Ministro.
Autore: redazione Italia
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Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.
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Buona notizia!
RispondiEliminaOttima, adesso speriamo nella verità.
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