martedì 30 ottobre 2012

La tempesta del secolo


In queste ore l'uragano Sandy ha colpito la costa orientale degli Stati Uniti. Il suo passaggio ha lasciato una scia di distruzione, interruzioni di corrente, vaste inondazioni e purtroppo anche delle vittime. Soltanto a New York e nei dintorni, milioni di persone sono rimasti senza elettricità e con i tunnel della metropolitana completamente allagati. Tra l’altro esiste anche un pericolo nucleare, dovuto ai danni subiti dalla centrale di Hancocks Bridge. Vi lascio alcuni video, che documentano questa catastrofe.



Video credit caricato su YouTube



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domenica 28 ottobre 2012

Incipit del giorno

 
La civiltà scivolò nella sua seconda era di tenebre su una prevedibile scia di sangue, ma ad una velocità che nemmeno i futurologi più pessimistici avrebbero potuto pronosticare. Fu quasi come non vedesse l'ora di finirci. Il primo giorno di ottobre, Dio era nel Suo paradiso, l'indice di borsa era a 10, 140 e quasi tutti gli aerei erano puntuali (eccetto quelli che atterravano o decollavano da Chicago, e c'era da aspettarselo). Due settimane dopo il cielo apparteneva di nuovo agli uccelli e il mercato azionario era un ricordo. A Halloween, tutte le metropoli del mondo, da New York a Mosca, puzzavano fino alle stelle e il mondo di prima era un ricordo.

Tratto da | Cell di Stephen King (fonte: Wikiquote)


 

Stop alla violenza sulle donne



In queste settimane come tutti sappiamo, ci sono stati episodi di orrenda violenza compiuti sulle donne e talvolta anche tragici. Purtroppo ancora oggi, questa piaga non smette di esistere e sempre più spesso è risucchiata nell'indifferenza generale. V'invito a leggere un post su questo delicato tema e diciamo basta a simili e meschine violenze.

Link post: http://fata-confetto.blogspot.it/2012/10/donne-uomini-e-violenza.html

Autore: Fata confetto

La conoscenza ti fa dubitare

Dario Fo portrait

"Fermare la diffusione del sapere è uno strumento di controllo per il potere perché conoscere è saper leggere, interpretare, verificare di persona e non fidarsi di quello che ti dicono. La conoscenza ti fa dubitare. Soprattutto del potere. Di ogni potere."

Dario Fo

Photo credit  User:Nk (cropped version of Image:Dario_Fo.jpg) [CC-BY-SA-2.0], attraverso Wikimedia Commons

Maltempo: ecco la situazione


In queste ore la penisola è investita da una forte ondata di maltempo che ha portato in dote: neve, freddo, allagamenti e mareggiate. La situazione è abbastanza critica in alcune località e vi mostro alcuni video caricati in rete.

Allagamenti e mareggiata a Marina di Pisa



Video credit CitizenReporter caricato su YouReporter

Venezia vento di bora e acqua alta



Video credit Peter85 caricato su YouReporter

Nevica a Sestola



Video credit panka1modena caricato su YouReporter

Citazione del giorno


"Se la libertà di stampa significa qualcosa, significa il diritto di dire alla gente ciò che non vuol sentirsi dire."

George Orwell

venerdì 26 ottobre 2012

Anche i blog avranno l’obbligo di rettifica



Articolo da Il FattoQuotidiano.it

Anche i blogger obbligati a rettificare entro 48 ore, a pena di vedersi condannati a pagare fino a 25 mila euro qualora non arrivino in tempo al mouse. E’ questo il contenuto – o, almeno, una facile e verosimile interpretazione – di un emendamento a firma del Sen. Mugnai [Pdl] e di altri, approvato oggi, dall’assemblea di Palazzo Madama, attraverso il quale si è esteso a tutti i “prodotti editoriali diffusi per via telematica, con periodicità regolare e contraddistinti da una testata” l’obbligo di rettifica previsto dalla legge sulla stampa.
Prevedere l’estensione dell’applicabilità della disciplina sulla stampa a tutti i prodotti editoriali online, purché diffusi con periodicità regolare e contraddistinti da una testata è esattamente il contrario di quanto di recente affermato dalla cassazione e, ancor più di recente dallo stesso Parlamento che ha previsto che le disposizioni sulla stampa si applichino solo a quei prodotti editoriali con ricavi superiori ai cento mila euro l’anno.
Davvero troppa confusione per un testo di legge che avrebbe dovuto realizzare un intervento chirurgico sulla vecchia disciplina sulla stampa in modo da evitare che un giornalista rischiasse la galera per via delle proprie idee ed opinioni. Sono un blogger, posto tutti i giorni e, dunque, in modo regolare e lo faccio sotto una testata rappresentata dal nome del mio blog, in bella mostra sopra i miei post: sono tenuto anche io all’obbligo di rettifica? In un Paese civile e che abbia a cuore la libertà di informazione, qualsiasi cittadino dovrebbe essere in grado di rispondere a questa domanda in modo istantaneo e senza bisogno di chiedere all’avvocato.
Da noi non è così già oggi – come insegna la vicenda di Carlo Ruta al quale ci sono voluti tre gradi di giudizio per sentirsi assolvere dal reato di stampa clandestina – e c’è ora il rischio concreto che lo sia ancora meno domani. Ordini, contrordini, disordini ed incertezza del diritto regnano sovrani e proliferano nella disciplina dell’editoria e dell’informazione online con un risultato ormai evidente e sotto gli occhi di chiunque non voglia fingere di non vedere: stiamo disincentivando una delle forme di informazione più libere della società moderna e stiamo spingendo centinaia di migliaia di “Citizen journalist” a desistere dal perseguire la propria passione e dal fare informazione.

Continua la  lettura  su Il Fatto Quotidiano

Fonte: IlFattoQuotidiano.it


Autore:



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This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia License.


Articolo tratto interamente da IlFattoQuotidiano.it


Forte terremoto nel Pollino




Una forte scossa di magnitudo cinque ha risvegliato nella notte la popolazione calabrese. Il sisma è stato avvertito alle ore 1,05 e con una profondità di 6,3 Km; i comuni più vicino all'epicentro sono: Mormanno, Laino Borgo, Laino Castello, in provincia di Cosenza, e Rotonda, in provincia di Potenza. Si segnalano alcuni danni e crolli e una vittima indiretta, morta per lo spavento a Scalea.

Le persone hanno preferito dormire all'aperto stanotte e tra l’altro si sono registrate numerose repliche.

Video credit quake caricato su YouReporter


mercoledì 24 ottobre 2012

Proverbio del giorno

 
La giustizia degli uomini è simile alla tela del ragno: il calabrone può passare ma il moscerino si impiglia.


Vi ricordo i banner di questo blog

Se volete inserire un banner del mio blog, basta prelevare il codice html all'interno di ogni textarea e copiarlo in un modulo.
Grazie mille per la condivisione.
 
 
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Questa sera la luna dentro il mare di Kostas Kariotakis



Questa sera la luna dentro il mare

Questa sera la luna dentro il mare
cadrà come una perla pesantissima.
E giocherà sopra di me la folle,
la folle luna.
Si frangerà l’onda color rubino
sui miei piedi spargendo mille stelle.
Le mie mani saranno diventate
due colombelle:
e saliranno – due uccelli d’argento –
a riempirsi di luna – come coppe
e di luna le spalle e i capelli
m’irroreranno.
Il mare è un oro fuso. Metterò
in una barca il mio sogno affinché
veleggi. Chiara, diamantina ghiaia
calpesterò.
Quando la luce l’attraverserà
sarà perla pesante il mio cuore.
E riderò. E piangerò… Ma guarda, ecco,
ecco la luna!

Kostas Kariotakis

martedì 23 ottobre 2012

La tua opinione su...

Cosa resta della Casa dello Studente

Ieri è arrivata la sentenza sul terremoto all'Aquila del 2009. I membri che facevano parte della Commissione Grandi Rischi sono stati condannati per lesioni colpose e omicidio colposo plurimo. Aspetto il vostro parere su questa sentenza e invitate anche i vostri amici in questa pagina, per lasciare la loro opinione.


Photo credit pa0lo87 caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons

 

Ddl diffamazione: niente carcere per i giornalisti, ma...


La commissione Giustizia del Senato ha approvato all’unanimità il disegno di legge sulla diffamazione, da presentare alle camere.
Non ci sarà più il carcere per i giornalisti, ma restano le multe previste, che variano da cinque a 100 mila euro e saranno commisurate secondo la gravità dell’offesa e la diffusione della testata.
Nella nuova norma saranno incluse anche le testate giornalistiche diffuse per via telematica, poiché non è passato l'emendamento presentato da Vita e D'Ambrosio (Pd) che chiedeva la non applicazione della normativa sul web.
I blog per adesso sono esclusi; ma alcuni esponenti del Pdl, vogliono farli rientrare in qualche modo.
I venti di censura e di mancanza di libertà d'opinione, continuano a soffiare indisturbati e nell'indifferenza generale.


Le parole che non ti ho detto: recensione del film


Le parole che non ti ho detto (Message in a Bottle) è un film del 1999, diretto da Luis Mandoki.

Trama

Theresa Osborne, ricercatrice al Boston Times, è stata lasciata dal marito, che ha preferito un'altra donna, e ora dedica la sua vita al figlio Kevin e al suo lavoro. Durante una vacanza, mentre sta facendo jogging e il figlio è con il papà, trova su una spiaggia una bottiglia con dentro una lettera toccante indirizzata ad una donna di nome Catherine. La tentazione di risalire all'autore è grande. Il direttore del Chicago Tribune ne fa un articolo, e tanti lettori scrivono al giornale per saperne di più. Con tenacia, Theresa arriva ad individuare una località, Outer Banks nella Carolina del Nord, e un nome, quello di Garret Blake.
L'autore della missiva è un fabbricante di barche che vive una solitaria esistenza accanto al padre Dodge. Viene a conoscenza che Catherine era la moglie di Garret, morta, lasciando in lui un senso di colpa senza fine. Garret è anche ossessionato dai parenti della moglie che rivorrebbero i quadri di lei, pittrice dilettante.
Tra i due nasce una corrisposta simpatia ma la figura di Catherine pesa come un macigno sul loro rapporto. Theresa torna a Chicago e invita Garret a raggiungerla nella sua casa. Lui ci va, ma scopre la bottiglia e vede l'articolo pubblicato sul giornale. Scopre anche che Theresa ha rintracciato un messaggio, credendolo scritto da lui, mentre in realtà è stato scritto da Catherine. Arrabbiato, vorrebbe lasciare Theresa che gli dice di essersi prima innamorata delle sue lettere e poi di lui.

Curiosità sul film

Il soggetto del film è tratto dall'omonimo romanzo di Nicholas Sparks.


Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Citazione del giorno

 
"Se ami la vita, non sprecare il tempo, perchè il tempo è ciò di cui è fatta la vita."

Bruce Lee

Nebbia di Giovanni Pascoli



Nebbia

Nascondi le cose lontane,
tu nebbia impalpabile e scialba,
tu fumo che ancora rampolli,
su l'alba,
da' lampi notturni e da' crolli
d'aeree frane!
Nascondi le cose lontane,
nascondimi quello ch'è morto!
Ch'io veda soltanto la siepe
dell'orto,
la mura ch'ha piene le crepe
di valeriane.
Nascondi le cose lontane:
le cose son ebbre di pianto!
Ch'io veda i due peschi, i due meli,
soltanto,
che dànno i soavi lor mieli
pel nero mio pane.
Nascondi le cose lontane
che vogliono ch'ami e che vada!
Ch'io veda là solo quel bianco
di strada,
che un giorno ho da fare tra stanco
don don di campane...
Nascondi le cose lontane,
nascondile, involale al volo
del cuore! Ch'io veda il cipresso
là, solo,
qui, solo quest'orto, cui presso
sonnecchia il mio cane.

Giovanni Pascoli

La nebbia


Tågen letter / The fog is lifting from Michael M on Vimeo.

Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons



In giro nel Mediterraneo

Questo timelapse è stato girato in estate. Nel filmato noterete: Istanbul, Venezia, Dubrovnik, Almería, l'Adriatico e il Mediterraneo. Vi consiglio come sempre la visione a schermo intero e dove presente in HD.


Ciudades de luz from Federico Castro on Vimeo.

Photo e video credit caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons



Solo per oggi gratis su Giveaway of the Day - Inpaint 4.7


Oggi il sito Giveaway of the Day offre per ventiquattro ore, un software per modificare le immagini. Vi ricordo sempre di leggere le condizioni e l'uso nel sito, inoltre nel readme scaricato troverete le spiegazioni per l’attivazione.

Note sul software dal sito Giveaway of the Day:

Il programma ricostruisce intere aree di immagini attingendo dai pixel circostanti la porzione di foto da eliminare. L’ideale per rimuovere elementi indesiderati dalle foto, come linee di alta tensione, persone, testi ed altri artefatti.

Sito web: Giveaway of the Day

Pagina download qui

lunedì 22 ottobre 2012

Cara maestra...


"Cara maestra, un giorno m'insegnavi che a questo mondo noi siamo tutti uguali, ma quando entrava in classe il direttore tu ci facevi alzare tutti in piedi, e quando entrava in classe il bidello ci permettevi di restar seduti."

Luigi Tenco



 

Terremoto L'Aquila: condannati tutti i componenti della Commissione Grandi Rischi

Casa dello studente

Articolo da Fanpage.it

Tutti condannati a sei anni di carcere i sette imputati del processo Grandi rischi all'Aquila. Questa la sentenza del Tribunale provvisorio dell'Aquila nei confronti dei protagonisti dell'organo scientifico della presidenza del Consiglio messo alla sbarra con l'accusa più grave, quella di omicidio, causato da sottovalutazione del rischio sismico e false rassicurazioni alla vigilia di quel 6 aprile 2009. Ma alle 3.32 una forte scossa sismica si prese la vita di 308 vittime (1.500 furono i feriti). Ai sette, infatti, si contesta sopratutto l' aver dato «informazioni inesatte, incomplete e contraddittorie» sulla pericolosità di quelle devastanti scosse. L’accusa aveva chiesto quattro anni per i sette imputati, per omicidio colposo plurimo, cooperazione in disastro colposo e lesioni gravi. La difesa, invece, e, mentre i legali degli imputati sosteneva la tesi dell'assoluzione piena basata sull'impossibilità di prevedere gli eventi sismici, posizione condivisa a livello internazionale dai ricercatori.

OMICIDIO COLPOSO PLURIMO – I sette condannati sono: Franco Barberi, presidente vicario della Commissione Grandi Rischi, Bernardo De Bernardinis, già vice capo del settore tecnico del dipartimento di Protezione Civile, Enzo Boschi presidente dell'Ingv, Giulio Selvaggi direttore del Centro nazionale terremoti, Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre e responsabile del progetto Case, Claudio Eva ordinario di fisica all'Università di Genova e Mauro Dolce direttore dell'ufficio rischio sismico di Protezione civile. Oltre alla condanna a sei anni, sono stati condannati anche all'interdizione perpetua dai pubblici uffici.


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Fonte: Fanpage.it

Autore: Biagio Chiariello

Licenza: Licenza Creative Commons
Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.

Articolo tratto interamente da Fanpage.it


Photo credit pa0lo87 caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons

Proverbio del giorno


Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
 

22 ottobre 1895 – Incidente ferroviario della stazione di Parigi Montparnasse




 
Articolo da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

L'incidente ferroviario della stazione Montparnasse fu un incidente occorso il 22 ottobre 1895 a Parigi Montparnasse. Il treno espresso 56 transitante sulla linea Granville-Parigi, carico di 131 passeggeri, fu la causa di questo incidente che rimane uno dei più spettacolari delle ferrovie francesi.
Il treno, nell'entrare nella stazione di Montparnasse, era condotto dalla locomotiva numero 721 del tipo 120 ed era manovrato da Guillaume Marie Pellerin, un macchinista al servizio delle ferrovie francesi da più di diciannove anni.
Il convoglio era composto da due vagoni per bagagli e un vagone postale che si trovavano immediatamente dietro la locomotiva, a seguire otto vagoni passeggeri ed un ultimo vagone bagagli in coda treno. Il treno partì con un ritardo di nove minuti; il macchinista sarebbe voluto arrivare in orario a Montparnasse e per questo motivo non rallentò in tempo. Il capotreno Albert Mariette azionò il freno d'emergenza Westinghouse ma esso non funzionò. Non restavano che i freni della locomotiva ma furono insufficienti. Alle quattro in punto il convoglio ruppe i respingenti, attraversò la stazione, sfondò il muro di facciata e cadde sulla fermata dei tram posta dieci metri più in basso. Tutti i vagoni passeggeri rimasero all'interno della stazione. Non vi fu alcuna vittima tra i passeggeri.
La locomotiva cadde vicino ad un'edicola posta vicino alla stazione, in rue de Rennes: una passante fu ferita e Marie-Augustine Aguilard, che quel giorno sostituiva suo marito all'edicola, fu uccisa, non dalla locomotiva che passò sopra di lei senza colpirla, ma da un pezzo di muratura caduto dalla stazione.
Il funerale della donna fu pagato dalla compagnia ferroviaria ed ai suoi due figli fu corrisposta una rendita. Il macchinista fu condannato a due mesi di prigione e 50 franchi d'ammenda mentre il capotreno a soli 25 franchi d'ammenda.
La locomotiva restò quasi intatta; rimase quattro giorni sospesa prima che si riuscisse a disincastrarla.

Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

domenica 21 ottobre 2012

Guerra al pianeta Terra


Articolo da ComeDonChisciotte

DI CLAUDIA VON WERLHOF
globalresearch.ca

Buonasera, questo discorso tratta dei prolungamenti degli sforzi oltreoceano di Rosalie Bertell.

Rosalie Bertell ha cambiato la mia vita:

È successo nel 2010, due anni e mezzo fa. Avevo sentito di un dibattito sul fatto che il terribile terremoto ad Haiti nel Gennaio dello stesso anno poteva anche essere stato prodotto artificialmente. Fu come un grande shock per me. E dal momento che avevo vissuto per diversi anni nelle vicinanze in Centro America e in Venezuela ed ero stata anche ad Haiti, ho colto l'opportunità di un'intervista per un giornale austriaco per fare conoscere questo dibattito pubblicamente. Speravo di raggiungere la gente ad Haiti e di mobilizzare i ricercatori affinchè investigassero sul caso.

Ciò che accadde in realtà fu il contrario: dubito che alla gente di Haiti sia mai giunta questa voce ad oggi. E per svariate settimane sono stata accusata dai media, dal mio istituto all'Università e dai blog su internet di essere una cospirazionista, una malata di mente, e le richieste di dimissioni dal mio incarico all'Università di Innsbruck crebbero. Sono stata persino attaccata nella mia sfera privata, dove qualcuno ha cercato di trovare del materiale – del materiale su Haiti. Perchè tutto questo, se non è successo niente di innaturale laggiù?

Sono uscita da questo secondo shock quando ho ricevuto il supporto del Presidente della mia Università e il sostegno di una grande campagna internazionale di amici da tutto il mondo, che mi hanno supportato pubblicamente. In quel momento ho capito che avrei dovuto svolgere la ricerca da sola – e quindi ho trovato Rosalie.

Mi scrisse che in effetti c'è stato nei decenni successivi alla seconda Guerra Mondiale uno sviluppo delle tecnologie militari che sono in grado di produrre terremoti e anche catastrofi apperentemente naturali come uragani, alluvioni, siccità, eruzioni vulcaniche, cambiamenti delle correnti marine e degli interi sistemi climatici, incluso lo scioglimento dell'Artide. Si sta usando la conoscenza di Nicola Tesla, famoso, ma ufficialmente omesso inventore serbo nei campi dell'elettricità e dell'elettromagnetismo durante il XIXesimo e XXesimo secolo.

Rosalie mi disse anche che il caso haitiano poteva benissimo essere stato un esempio di un terremoto indotto artificialmente. Questo perchè il riscaldamento della ionosfera che è necessario a produrre il terremoto mandando onde elettromagnetiche trasmesse fortemente nel nostro cielo e di nuovo sulla terra, lascia luci al plasma simili ad aurore nel cielo – e queste luci apparvero vicino ad Haiti in un periodo poco precedente il terremoto. Ma, aggiunse, nessuno può provarlo, né se la luce era direttamente relazionata all'incidente, né chi l'ha causata, dal momento che ci sono così tante nazioni sia nell' Est sia nell'Ovest del mondo già in grado di produrre queste tecnologie.

E mi mandò il suo libro Pianeta terra: l'ultimo strumento di guerra, pubblicato nel 2000, che non è molto conosciuto internazionalmente poiché l'editore andò in bancarotta lo stesso anno. Forse alcuni di voi qui non lo conoscono ancora. In effetti, avevo sentito parlare di Rosalie e del suo libro molti anni prima e lo ricordavo sempre connesso all'ecofemminismo internazionale ma non avevo mai visto né il libro né lei.

Ora ce l'ho fra le mani. E devo dirvi che mi ci sono volute settimane per leggerlo, perchè era così scioccante che sentivo terremoti dentro il mio corpo stesso mentre lo leggevo.

In questo modo Rosalie mi ha aperto un mondo nuovo: quello del Pianeta blu e Madre Terra come il largo e amichevole, bello e unico cosmico essere vivente che è la nostra unica casa nell'universo e che – incerdibilmente- sta di fatto subendo torture e omicidi, abusi e violenze – la più grande e continua caccia alle streghe e matricidio della storia! E i perpetratori stanno attaccando e usando proprio questo Blu del nostro Pianeta, gli strati atmosferici che proteggono tutta la vita che vi è contenuta. Senza questo blu, la nostra atmosfera, che Wilhelm Reich chiamò energia orgonica , “Orgone”, la vita non sarebbe mai apparsa sulla Terra. Questo Blu è ciò che fa la differenza rispetto a tutti gli altri pianeti intorno e nell'universo, ma loro, l'esercito e i suoi scienziati, lo stanno attaccando, lo stanno usando per i loro esperimenti e lo stanno distruggendo, addirittura prima che abbiano scoperto come funziona veramente e come sia relazionato al tutto del corpo della terra...

Rosalie l'ha chiamato il possibile Omnicidio al quale ci stiamo avvicinando se non si riescono a fermare queste attività...

Chi avrebbe potuto pensare che cose del genere accadono di fronte ai nostri occhi, ma noi siamo ciechi; che accadono da decadi, ma senza che nessuno di noi ne sia al corrente; che succedono come se fossero un cosiddetto cambiamento dell'ecosistema, o addirittura un improvviso sviluppo del nostro pianeta verso il migliore, il più spirituale, il più divino! - Ma nessuno che le riconosca come il risultato finale di un mega crimine commesso da coloro che hanno veramente il potere su questo pianeta. Le scienze ci hanno insegnato per secoli a non vedere, a non sentire, a non pensare a niente, affinchè loro possano fare quello che vogliono senza dover temere un'insurrezione di noi, della gente, dei figli e entusiasti amici della Madre Terra – che comunque non siamo più, al contrario abbiamo abbandonato la nostra madre cosmica! Rosalie ebbe la forza e il corraggio di guardare tutto questo dal più vicino possibile, e fu abbastanza audace da analizzarlo come un metodo che trasforma la nostra Madre Terra in uno strumento di guerra, distruzione di massa di noi, della vita, e di lei stessa come pianeta. Che perversione! Rosalie è passata attraverso tutto questo con la chiarezza e la nitidezza della sua mente e con la fiamma bruciante nel petto dell'amore per la vita, per noi e per la nostra Madre Terra.

Rosalie mi ha contagiato!mi ha riflesso il mio stesso intento di schiarire il nostro pensiero, ora anche in campi così alieni come le scienze militari, e fare affidamento sul nostro amore, questa enorme capacità che ci dà la forza di fare molto di più di quello che dovremmo, e che ci dà la visione che abbiamo bisogno di farlo. Amore significa essere in grado di fare cose che non hanno niente in comune con l'egoismo - dal momento che l'amore è il grande potere che mantiene tutto sulla Terra collegato, unito, vivo e legato. L'amore è il vero e unico anti-potere contro coloro che vogliono trasformare il nostro mondo in una mega-macchina sotto il loro controllo, e che non esitano a distruggerlo durante il loro cammino. Ho chiamato questo progetto “alchimia-militare”, poiché fa ovviamente parte del tentativo di trasformare tutto sulla terra nel suo opposto, un'utopia che chiamiamo “patriarcato”. Rosalie si mostrò entusiasta riguardo a questo concetto di alchimia militare che si relaziona al nostro paradigma della “teoria critica del patriarcato”, come la chiamiamo. Addirittura voleva utilizzare “Alchimia militare” come titolo della sua nuova edizione del libro. Magari dovremmo davvero utilizzarlo!

I tre shock per i quali sono passata erano una chiamata. Qualcosa mi chiamava, mi ha preso e scosso, mi ha fatto soffrire, mi ha fatto ammalare, disperare e rattristare terribilmente. Ho attraversato l'inferno, ancora e ancora... Questo qualcosa mi ha detto: tu sei quella giusta. Tu devi farlo. Devi iniziare un movimento per proteggere la terra! E l'ho capito. Sono diventata sana, sono diventata furiosa, sono diventata forte. Ho detto SI! Sono qui, lo sto facendo, qualunque cosa significhi per la mia vita a venire.

Ad un congresso di donne spirituali-politiche nel 2010 in Germania con circa 600 partecipanti da tutto il mondo, ho proposto la fondazione del “Movimento Planetario per Madre Terra”. E la maggior parte delle donne ne erano entusiaste. Quindi l'abbiamo fondato. Ed abbiamo iniziato ad informare il pubblico e i nostri membri attraverso il nostro sito internet (www.pbme-online.org ) e con le nostre lettere informative, sempre in 3 lingue, 6 ad oggi, ed abbiamo fatto la cosa più importante: abbiamo raccolto denaro, trovato un traduttore molto bravo e tradotto il Pianeta Terra di Rosalie in tedesco, includendo le ultimissime scoperte dal 2000 al 2011, e includendo contributi dell'ecofemminista Vandana Shiva, indiana, dell'eticista Clive Hamilton, australiano, di un avvocato tedesco specialista in ecologia, e di un attivista tedesco contro le scie chimiche. Siamo addirittura riusciti a pubblicare questo libro, in tedesco Kriegswaffe Planet Erde, 500 pagine, 5000 copie la prima edizione ad un prezzo ragionevole, ma con un editore orribile. Tutti gli altri editori avevano detto: no. Questo va oltre il nostro programma, questo è femminista, questo è teoria cospiratoria. È stata una battaglia che abbiamo dovuto combattere in ogni direzione. Ma ce l'abbiamo fatta. Nessuno alla fine ha potuto evitare che il libro apparisse in Germania. E Rosalie l'aveva voluto così tanto, così come molti altri scienziati tedeschi, come Wernher von Braun, che dopo fu adottato dalla NASA, hanno contribuito a sviluppare le nuove armi, prima quelle nucleari, poi queste armi di energia che usano i campi magnetici della terra e onde elettromagnetiche per poter essere in grado di distruggere la terra e noi dovunque vogliano...

L'esercito, dice Rosalie, è almeno 50 anni avanti, e non usa mai le armi dell'ultima guerra in una nuova. E questa nuova guerra segreta è già iniziata senza essere stata dichiarata e riconosciuta. La gente in tutto il mondo ci sta già convivendo e morendo...

Può essere vista in un cambiamento climatico che ha poco a che fare con il gas serra CO2; nella nuova presunta geoingegneria “civile”, dietro alla quale stanno l'esercito e il capitale aziendale; nelle guerre climatiche; nelle “scie chimiche”; nelle armi al plasma; nell'enorme crescita in numero e dimensione di catastrofi apparentemente naturali, e nello scioglimento dell'Artide che sta accadendo dagli anni '70 sotto l'uso di onde a bassissima frequenza ELF-EM; deve essere vista nei buchi dell'Ozono in quanto prodotti di più di 2000 test nucleari che furono lanciati contro questo Pianeta, di missili e voli supersonici che hanno lasciato “buchi” nel cielo, e del “riscaldamento ionosferico” – tutto ciò ha causato buchi che lasciano entrare i raggi comsici, i quali sono dannosi per la vita, sulla terra; deve essere vista nei cattivissimi raccolti e nella morte delle piante, come nella desertificazione di sempre più regioni; deve essere vista nell'indebolimento delle fasce di Van Allen, i campi magnetici intorno alla terra...! Già nel 1977 -35 anni fa- l' ONU nella sua Convention sulle tecniche di modificazioni ambientali, tentò di proibire le tecnologie che potrebbero essere responsabili di questi danni e ripetè il suo avvertimento relativo alla geoingegneria a Nagoya in Giappone nel 2010. Pare che nessuno li stia prendendo sul serio!

Rosalie sperava che potesse essere fondata una Corte Internazionale per i Crimini contro l'Ambiente. Ma a chi importa veramente? Lei sperava che l'esercito, il patriarcato e il capitalsimo potessero addirittura essere aboliti! Ma oggi non sembra così, al contrario. Rosalie sperava che potesse emergere un grande movimento civile per salvare Madre Terra, ma non è accaduto. Lei disse: “gli uomini non salveranno il pianeta.” E dove sono le donne? Ci sono donne come Sandra Perlingieri, Leuren Moret, Rauni Kilde, Vandana Shiva – le “Rachel Carsons” di oggi-. Ma le donne in generale sono assenti come i movimenti sociali che Rosalie desiderava vedere. La maggior parte dei movimenti esistenti sono divisi, a volte corrotti, stanno cercando di raggiungere il potere per far parte del sistema invece di abbandonarlo, e per questo sono deboli, spiritualmente deboli. Non l'hanno ancora capito! Credono ancora che possono vivere e sopravvivere senza preoccuparsi di Madre Terra!

Siamo felici ed orgogliosi che Rosalie ha visto nascere l'edizione tedesca del suo libro prima di spegnersi. Il suo libro precedente per il quale ha ottenuto il Right Livelihood Award No Immediate Danger? The Future of a Radioactive Earth è anch' esso apparso in Germania (nel 1987). I pericoli del nucleare furono il suo argomento principale di tutta la vita! E solo più avanti lei -come uno dei primi scienziati- scoprì che l'armamento post-nucleare era stato sviluppato allo stesso tempo. Specialmente con la coscienza della catastrofe di Fukushima del 2011 che è diverse centinaia o addirittura migliaia di volte maggiore di quella di Chernobyl (!), entrambi i libri di Rosalie devono essere letti e analizzati di nuovo. Ne avremo bisogno quando i risultati del disastro di Fukushima, che pure non è stato semplicemente una catastrofe naturale, non potranno più essere nascosti sotto al tappeto. Sappiamo che Rosalie stava lavorando ad una seconda edizione di “Pianeta terra” in inglese. Insieme con il suo libro sui pericoli nucleari sarà ciò che aprirà gli occhi a molte persone nel mondo intero e per molti anni a venire. Noi, perciò, ci appelliamo ora ai due editori con cui lei era in contatto, uno negli USA e uno qui in Canada. Non sappiamo chi siete! Per favore contattateci affinchè possiamo finire ciò che Rosalie ha iniziato!Non c'è più molto altro da fare!

E infine abbiamo iniziato una traduzione in spagnolo per la quale abbiamo ancora bisogno di supporto e denaro. Nel frattempo abbiamo trovato un editore messicano. Vogliamo che gli indigeni del movimento “Pachamama” in America Latina possano leggerlo. Infatti, quando la gente in Messico venne a conoscenza del danno che è fatto alla nostra Pachamama, loro iniziarono a piangere!Immaginate la differenza rispetto alla reazione della gente in Germania che invece ha inziato a insultarci. Questo è sviluppo!

Ho conosciuto Rosalie personalmente a Bonn, in Germania, nel Settembre 2010 quando il Right Livelihood Award celebrava il suo 30esimo anniversario. Non dimenticherò mai come mi guardò con gli occhi raggianti come diamanti neri! Eravamo già diventate amiche. Questo perchè stiamo agendo per lo stesso motivo: la guerra contro la vita deve finire, la distruzione in corso deve essere fermata, non deve essere permesso il rischio che venga danneggiato il pianeta intero e le nostre condizioni di vita generale e mondiale.

Ci alziamo per la Madre Terra!

Rosalie: ci manchi, Rosalie: abbiamo bisogno di te!Vogliamo essere i tuoi eredi!Noi promettiamo: il tuo lavoro verrà continuato. Di questo mi assumo la responsabilità. Infatti stiamo giusto preparando un documentario sulla tua vita e il tuo operato!

Grazie, suore del Sacro Cuore, grazie, membri del International Institute of Concern for Public Health.Senza di voi e il vostro sopporto Rosalie non sarebbe stata in grado di fare tutte le cose incredibili che ha fatto!

Claudia von Werlhof

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Fonte: www.globalresearch.ca

Link: http://www.globalresearch.ca/planet-earth-the-latest-weapon-of-war/7.10.2012

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ILARIA GROPPI



Fonte: ComeDonChisciotte


Autore: Claudia von Werlhof - tradotto per www.ComeDonChisciotte.org da ILARIA GROPPI
Licenza: Copyleft


Articolo tratto interamente da ComeDonChisciotte

L'Estelle è stata assaltata dalla marina israeliana

Un vero assalto piratesco nei confronti del veliero Estelle,  quello  compiuto  ieri dalla marina israeliana in acque internazionali. Nell'assalto sono stati fermati alcuni attivisti, tra cui l'italiano Marco Ramazzotti Stockel, membro di Rete Ebrei Contro l'Occupazione.
Vi lascio il video con le prime parole di Marco Ramazzotti Stockel al suo arrivo, dopo l'espulsione.



Video credit  caricato su YouTube - Licenza: Creative Commons

Vi segnalo (post interessanti da altri blog)


Oggi vi consiglio:
 
Il silenzio di Fukushima tratto da Renovatio

Perché non si parla più di Fukushima?

No alle 24 ore!! Proteste davanti alla Camera. tratto da Terra è Libertà

Proteste contro i tagli e l'innalzamento delle ore d’insegnamento settimanale.
Le proposte censorie continuano.
 

La favola del colibrì



Durante un incendio nella foresta, mentre tutti gli animali fuggivano, un colibrì volava in senso contrario con una goccia d’acqua nel becco. “Cosa credi di fare?” gli chiese il leone. “Vado a spegnere l’incendio!” rispose il piccolo volatile. “Con una goccia d’acqua?” disse il leone con un sogghigno di derisione. Ed il colibrì, proseguendo il volo, rispose: “Io faccio la mia parte!”

Favola africana


Ognuno di noi può far qualcosa per cambiare il mondo e dire basta all'ipocrisia di quello attuale.

Autunno nello Yosemite National Park



Autumn in Yosemite National Park from Henry Jun Wah Lee / Evosia on Vimeo.


Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons





venerdì 19 ottobre 2012

I nuovi poveri



Oggi vorrei parlarvi della nuova piaga che attanaglia il nostro paese e non solo. Secondo i dati Istat, 47mila cittadini non hanno casa e la povertà coinvolge sempre più persone. Altri dati sono arrivati in settimana da un rapporto della Caritas, che evidenzia negli ultimi 3 anni, un aumento degli italiani in condizioni indigenti. Sono soprattutto casalinghe, anziani e pensionati, più italiani che stranieri e purtroppo non è strano notare nelle nostre città delle tristi scene, come per esempio: delle persone che rovistano nei cassonetti del pattume, oppure vedere le lunghe file presso i vari centri d'aiuto. Chi si rivolge alle varie strutture di accoglienza, non è necessariamente un emarginato o un senzatetto; ma aumentano sempre di più coloro che perdono il lavoro e sono perlopiù donne e coniugati con figli; invece per quanto riguarda gli italiani che non hanno dimora, la percentuale è di circa il 40%, in generale uomini con meno di quarantacinque anni.

Tutte queste cifre stridono enormemente con tutto quello che sentiamo ogni giorno; cioè una classe politica "magnamagnara", che arraffa tutto ciò che può e se ne frega se un padre di famiglia non riesce a far mangiare i propri figli, colpa anche di un welfare incapace e di una politica d'austerity non vicina alle persone.

Questa è l'ennesima dimostrazione dell'iniquità dell'attuale sistema che governa l'Italia e il resto del mondo; duro con la maggioranza delle persone e morbido con i potenti e i magnati dell’élite.



Cementificazione selvaggia: sotto silenzio dei media passa la libertà di edificare in zona protetta

Ecomostro - Marina di Alimuri


Articolo da Il FattoQuotidiano.it

Mentre leggo delle tangenti pagate in Lombardia a esponenti Pdl per poter costruire palazzi all’interno di aree verdi (dove non si può), arriva la notizia che il governo Monti ha varato la norma che introduce il silenzio-assenso per le richieste di edificare in aree vincolate. Il tempo di riprendersi, e arriva il giudizio del Consiglio Superiore della Magistratura sul Ddl anticorruzione appena varato dal Senato: “Arretramento significativo, rischio di far lavorare a vuoto il sistema”. Il cerchio si chiude.
Ambiente e legalità sono due facce della stessa medaglia. Nei Paesi dove più bassa è la cultura della legalità diffusa (e dove più deboli sono le leggi in materia), più gravi e frequenti sono le offese e i danni ai beni comuni: territorio, aria, acqua.
Però c’è un problema di fondo. Se, come scriveva Montesquieu, le leggi sono il prodotto (lo “spirito”) della cultura profonda dei popoli che le producono, smettiamola almeno di parlare di “governo tecnico”. Basta con questa neolingua orwelliana, che definisce Clini “Ministro dell’Ambiente” e Passera “Ministro dello Sviluppo”. Il primo difende l’Ilva di Taranto; il secondo prevede libertà di trivellazione nel Mediterraneo come nemmeno ai tempi di Enrico Mattei, alla faccia della green-economy.
Il governo Monti è, anche sotto il profilo ambientale, quanto di più tradizionalmente “politico” le classi dirigenti di questo Paese abbiano saputo esprimere fino ad oggi. Dai suoi indirizzi di politica ambientale, così come nelle scelte di politica economica, emerge una regola brutale: vince il più forte.
Prendiamo il testo del Decreto Legge 5/2012 approvato dal Consiglio dei Ministri. D’ora in avanti, nel caso in cui un privato chieda un permesso di costruire in un’area soggetta a vincolo ambientale paesaggistico o culturale, in base alle nuove regole se entro 45 giorni il Soprintendente non risponde, ciò equivarrà all’espressione di un silenzio-assenso da parte della pubblica amministrazione. Cioè: parere positivo. Libertà di edificare in zona protetta.
Dunque: da un lato, con i famosi tagli lineari, il “governo tecnico” riduce gli organici delle Soprintendenze già ridotti al lumicino; dall’altro, impone a questi striminziti organici tempi e ritmi di produttività che nemmeno in Germania possono permettersi (dove l’attesa media di risposta per una pratica edilizia è di circa 90 giorni), in mancanza dei quali l’impresa costruttrice potrà tranquillamente edificare all’interno di aree tutelate per legge. Davvero: nemmeno Berlusconi era arrivato a tanto.
E quando nel “governo tecnico” il Ministro all’Ambiente (sto sempre usando la neolingua orwelliana) dichiara che “non c’è nessun condono, nessuno sconto, nessun attacco all’ambiente, nessuna porta aperta alla speculazione sui territori protetti e di pregio”, ricorda lo slogan “La libertà è schiavitù” pronunciato dal Ministro della Verità di Oceania.
Un esempio concreto, fra i tanti. A Milano, negli anni Cinquanta, è stato realizzato a cura dell’arch. Piero Bottoni uno dei quartieri sperimentali più studiati dall’urbanistica moderna, presentato al mondo in occasione dell’Ottava Triennale di Milano: il QT8 (Quartiere Triennale Ottava). Arrivano ancora oggi studenti da tutto il mondo per studiarlo. Purtroppo l’abusivismo è sempre in agguato. Tempo fa chiesi alla Soprintendenza milanese di intervenire per porre un vincolo storico o ambientale sull’intero complesso. La risposta fu disarmante: “Siamo d’accordo, però abbiamo due sole persone a disposizione: una è malata grave, l’altra è a casa in attesa di un bimbo: lei ci potrebbe dare una mano a raccogliere la documentazione necessaria per istruire la procedura in tempi rapidi?”. Dedicai un’intera estate a lavorare, gratuitamente, per recuperare date e indicazioni di progetto per ogni singolo edificio. Inviai il materiale alla Soprintendenza: nove mesi dopo, al rientro al lavoro di uno dei due architetti, la pratica iniziò ad essere esaminata.
Qualcuno, cortesemente, potrebbe raccontare questa storia al Ministro della Verità del governo tecnico?


Fonte: IlFattoQuotidiano.it


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Articolo tratto interamente da IlFattoQuotidiano.it


Photo credit cavaliereoscurodelweb caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons




Per quello che vale, non è mai troppo tardi


"Per quello che vale, non è mai troppo tardi, o nel mio caso troppo presto, per essere quello che vuoi essere. Non c'è limite di tempo, comincia quando vuoi, puoi cambiare o rimanere come sei, non esiste una regola in questo. Possiamo vivere ogni cosa al meglio o al peggio, spero che tu viva tutto al meglio, spero che tu possa vedere cose sorprendenti, spero che tu possa avere emozioni sempre nuove, spero che tu possa incontrare gente con punti di vista diversi, spero che tu possa essere orgogliosa della tua vita e se ti accorgi di non esserlo, spero che tu trovi la forza di ricominciare da zero."



Tratto dal film Il curioso caso di Benjamin Button





giovedì 18 ottobre 2012

Citazione del giorno


"Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi."

Ernest Hemingway