Articolo da Global Voices
Vari partecipanti e più di 20 oratori, si sono riuniti per due
giorni, in occasione del Secondo Congresso Internazionale della Cultura
Libera a Quito, Ecuador, per parlare della libertà della cultura e del
legame di quest’ultima con l’istruzione e le diverse forme di
espressione culturale.
Come
spiegato [es,
come tutti i link a seguire ove non diversamente indicato] nella
lettera pubblicata dall’ Unesco, dalla sua sede di Quito, l’intento di
questo evento organizzato dalla facoltà di scienze sociali (
Flacso), l’
Unesco e dal sito
Radialistas, era
di creare “un luogo di dialogo e una condivisione di esperienze sul
tema dell’accesso universale alla conoscenza, della creazione artistica e
culturale, dell’amministrazione della cultura, l’utilizzo di tecnologie
aperte e gratuite, dell’accesso libero alle pubblicazioni scientifiche,
dell’uso di licenze alternative, dei nuovi modelli d’insegnamento e i
vantaggi per i cittadini”.
Tra gli oratori troviamo:
Cristóbal Cobo, dell’Università di Oxford (Inghilterra);
Jorge Gemetto e
Mariana Fossatti, dal
centro culturale Ártica 2.0 (Uruguay); Jorge David García, dal
Colectivo Ruido 13 (Messico);
Leonardo Foletto, dalla
Casa della Cultura Digitale [pt] (Brasile);
Fernando Ariel López, del
Rete di bibioteche virtuali della facoltà CLACSO (Argentina);
Valeria Betancourt, di
APC (Associazione per il progresso della comunicazione) (Ecuador);
Carlos Correa, da
Creative Commons (Ecuador), e il
Colectivo Hacktivistas (Collettivo attivisti).
Questo é il video promozionale del congresso che
Radialistas ha diffuso su
YouTube.
L’evento si è aperto con altissime aspettative fin
dall'inaugurazione, giovedì 30 maggio 2013. Dopo il discorso ufficiale
di apertura, pronunciato dai rappresentati delle istituzioni
organizzatrici, è stata la volta della prima conferenza: “
L'amministrazione pubblica della cultura nell'era digitale“,
che è stata tenuta da Jorge Gemetto e Mariana Fossatti del centro
culturale Artica 2.0, un’organizzazione uruguaiana che fornisce
strumenti agli attori del settore culturale perchè possano orientarsi e
adattarsi nella nuova cultura digitale.
In
un post, sul sito di Artica, Mariana spiega il proprio contributo :
Hablamos de las prácticas culturales en tiempos
digitales, de diferentes paradigmas de políticas públicas culturales que
entran en tensión y de posibles acciones de gestión pública para
garantizar el acceso a la cultura a través de las nuevas tecnologías.
Abbiamo parlato delle prassi
culturali nell’era digitale, dei diversi paradigmi di politiche
pubbliche nel settore della cultura che sono coinvolti, e delle
possibili iniziative da parte dell’amministrazione pubblica per
garantire l’accesso alla cultura grazie alle nuove tecnologie.
In seguito ci sono stati tre
vertici paralleli: “proprietà intellettuale e cultura gratuita”,
“iniziative culturali e artistiche gratuite” e “Cultura, design, musica e
audiovisivo con software e hardware gratuiti” che hanno visto la
partecipazione di vari oratori in ogni incontro. Dopo la pausa pranzo si
sono svolti altri tre dibattiti, parallelamente : “progetto artistico
in copylef” [it] (o permesso d'autore), “l’arte e il crowdfunding” [it], e “nuovi modelli e abilità negli affari, e il loro legame con la cultura gratuita”.
La prima giornata si è conclusa con la conferenza “
Creazione e diffusione culturale nell'era dei mezzi di comunicazione di massa“,
condotta da Leonardo Foletto, della Casa della Cultura Digitale, in
Brasile. Il tema principale sono stati i progetti e i laboratori
relativi al giornalismo culturale, la cultura digitale, il copyleft,
l'attivismo digitale, i blog e il teatro digitale. In un
intervista pubblicata poi dal quotidiano ecuadoregno El Comercio, Leonardo dichiara :
Hoy, el autor no es más un genio con una gran idea que se queda
sentado solito en su cuarto. Internet nos muestra que las ideas surgen a
partir de otras ideas. El autor de hoy es más un compilador. Los DJ o
los músicos que combinan varias cosas para hacer otras cosas son autores
increíbles porque muestran el proceso por el cual atraviesan. Ahora
Internet muestra ese proceso de creación.
Oggi, gli autori non sono più quei
geni solitari con grandi idee che lavorano chiusi nelle loro stanze.
Internet dimostra che le idee vengono da altre idee. L’autore moderno
potrebbe essere definito un redattore. I dj o i musicisti che uniscono
vari elementi per comporre materiale nuovo sono autori incredibili,
perché mostrano chiaramente il percorso che hanno seguito. Oggi internet
permette di mostrare questo processo creativo.
Il programma completo del primo giorno si trova sulla
pagina web dell’evento, e una selezione di tweet è a disposizione sullo
Storify creato da
Francisca de la Torre.