lunedì 9 settembre 2024

Mattino di Cesare Pavese

 


Mattino

La finestra socchiusa contiene un volto

sopra il campo del mare. I capelli vaghi

accompagnano il tenero ritmo del mare.


Non ci sono ricordi su questo viso.

Solo un’ombra fuggevole, come di nube.

L’ombra è umida e dolce come la sabbia

di una cavità intatta, sotto il crepuscolo.

Non ci sono ricordi. Solo un sussurro

che è la voce del mare fatta ricordo.


Nel crepuscolo l’acqua molle dell’alba

che s’imbeve di luce, rischiara il viso.

Ogni giorno è un miracolo senza tempo,

sotto il sole: una luce salsa l’impregna

e un sapore di frutto marino vivo.


Non esiste ricordo su questo viso.

Non esiste parola che lo contenga

o accomuni alle cose passate. Ieri,

dalla breve finestra è svanito come

svanirà tra un istante, senza tristezza

né parole umane, sul campo del mare.

Cesare Pavese


Tu chiamale se vuoi emozioni...



Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi

Ritrovarsi a volare

E sdraiarsi felice sopra l'erba ad ascoltare

Un sottile dispiacere

E di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire

Dove il sole va a dormire

Domandarsi perché quando cade la tristezza in fondo al cuore

Come la neve non fa rumore

E guidare come un pazzo a fari spenti nella notte per vedere

Se poi è tanto difficile morire

E stringere le mani per fermare qualcosa che è dentro me

Ma nella mente tua non c'è

Capire tu non puoi

Tu chiamale se vuoi emozioni

Tu chiamale se vuoi emozioni 


Tratto dal brano Emozioni di Lucio Battisti



Ventaglio di Stéphane Mallarmè



Ventaglio

Quasi usando per sua parola 
Null'altro che un battito al cielo,
Il futuro verso s'invola
Dall'avorio che in sé lo cela.
Ala piano corra all'orecchio
Questo ventaglio se esso è
Quello per cui qualche specchio
Risplendette dietro di te
Chiaro (dove ritorna a scendere
Inseguita in ogni frammento
Un po' d'invisibile cenere
Unica a rendermi lamento)
Ed appaia uguale domani
Tra quelle tue agili mani.

Stéphane Mallarmè


Noi viviamo una vita folle...


"Noi viviamo una vita folle, contraria ai più semplici ed elementari dettati del buon senso, ma poichè questa vita viene vissuta da tutti o dalla stragrande maggioranza, noi non vediamo più la differenza fra follia e ragione e consideriamo ragionevole la nostra folle vita. È divenuto per me evidente che la maggioranza dell'umanità nel nostro tempo vive una vita in totale opposizione sia alla ragione, che al sentimento, sia all'utilità che al benessere di tutti e si trova probabilmente in uno stato di pazzia, di follia temporanea, ma totale."

Lev Tolstoj


domenica 8 settembre 2024

sabato 7 settembre 2024

Milioni di uomini si muovono sulla terra...

 


"Milioni di uomini si muovono sulla terra, soffrono e se ne vanno senza lasciare traccia, predestinati a non capire mai la verità. Vivono nel pensiero altrui, cercano la parola bella e pronta e l'esempio pronto, s'aggrappano all'idea suggerita. Gridano che hanno dietro a sé le autorità, che l'Europa è per loro. Fischiano coloro che non sono con loro d'accordo e tutti coloro che disprezzano i pensieri servili e che credono sia bene l'indipendenza propria e quella del loro popolo. Ebbene, in realtà queste masse d'uomini che gridano sono predestinate a servire soltanto come mezzo indiretto. Ogni tanto un singolo uomo s'avvicina in qualche modo alla verità o ne ha almeno l'intuizione Sono appunto questi individui unici, che poi tirano tutti gli altri dietro a sé, s'impadroniscono del movimento, fanno nascere l'idea e la lasciano in eredità a queste masse irrequiete di uomini. Tali individui ci sono anche fra noi." 

Fëdor Dostoevskij