domenica 20 aprile 2025
sabato 19 aprile 2025
Ritmi retrò (viaggio nella musica degli anni 70, 80 e 90): Easter di Patti Smith

Angolo curato e gestito da Mary B.
"Easter" di Patti Smith è un brano che esprime appieno il testo e la spiritualità dell'artista, fondendo la musica rock con testi evocativi. Proviene da un album del 1978 che segna un momento fondamentale nella carriera della "sacerdotessa del rock". Il brano è un pezzo potente per le sue emozioni, l'intensità e i temi di rinascita e trasformazione, simboli tipici della Pasqua.
Patti Smith canta, a volte dolcemente, a volte con forza, trasportando l'ascoltatore in un viaggio che sembra al tempo stesso intimo e condiviso. Il brano si sviluppa bene con mix che uniscono chitarre potenti e melodie delicate, creando un'atmosfera che oscilla tra sacro e profano.
L'album "Easter" è famoso per contenere la hit "Because the Night", scritta insieme a Bruce Springsteen, ma la traccia che dà il titolo all'album è una di quelle che personalmente considererei tra le più poeticamente profonde e piene di speranza degli anni '80.
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Photo credit Klaus Hiltscher, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia CommonsIl volto della pace di Paul Éluard
Ho sognato nella mia vita...
"Ho sognato nella mia vita, sogni che son rimasti sempre con me, e che hanno cambiato le mie idee; son passati attraverso il tempo e attraverso di me, come il vino attraverso l’acqua, ed hanno alterato il colore della mia mente."
Emily Brontë
Carpe diem di Walt Whitman
non lasciarla finire senza crescere un po’.
Senza essere stato felice, senza aver nutrito i tuoi sogni.
Non essere sopraffatto dallo scoraggiamento.
Non permettere a nessuno di negarti il diritto di esprimerti, il che è quasi un dovere.
Non abbandonare il tuo entusiasmo per rendere la tua vita straordinaria.
Non mancare di credere che le parole e la poesia possano cambiare il mondo.
Perché qualunque cosa accada, la nostra essenza rimarrà intatta.
Siamo esseri umani pieni di passioni.
La vita è deserto e oasi.
Ci abbatte, ci fa male, ci insegna, ci rende protagonisti della nostra storia.
Anche se il vento soffia contro, il potente lavoro continuo. è possibile cambiare una stanza.
Non smettere mai di sognare, perché solo nei sogni l’uomo può essere libero.
Non cadere per il peggiore degli errori: il silenzio.
La maggior parte delle persone vive in un silenzio terribile. Non rassegnarti e non fuggire.
Valorizza la bellezza delle cose semplici, se riesci a fare belle poesie, su piccole cose.
Non attirare le tue convinzioni.
Tutti abbiamo bisogno di essere accettati, ma non possiamo remare contro noi stessi.
Trasforma la tua vita in un inferno.
Goditi il panico che ti fa avere una vita.
Prova a viverlo intensamente senza mediocrità.
Pensa a te stesso come futuro e affronta il compito con orgoglio e senza paura.
Impara dalle esperienze di coloro che hanno vissuto prima di te e possono insegnarti.
Non permettere che la vita passi senza aver vissuto!
Non vorrei sbagliare
"Non vorrei sbagliare, ma è una caratteristica dei periodi di decadenza il vezzo di abbandonarsi - compiacendosene o deplorandola - all'idea della fine. Ieri abbiamo sentito parlare addirittura della fine della storia. L'altro ieri, di fine della rivoluzione. Da alcuni anni, di fine del mito del progresso. Chi ritiene che sia cominciata l'età post-moderna, proclama la fine della modernità. L'idea della fine della democrazia rientra perfettamente in questo nuovo millenarismo. C'era da aspettarselo. La fine della democrazia è però soltanto una congettura esattamente come quella opposta. Non ho argomenti razionali sufficientemente fondati per difendere la prima ipotesi piuttosto che la seconda. Soltanto, se cerco di seguire non la mia debole facoltà di capire e quella ancor più debole di prevedere, ma la mia forte facoltà di desiderare e, nonostante tutto, di sperare, non ho dubbi sulla risposta."
Norberto Bobbio