venerdì 31 maggio 2024

La sfida musicale: scegli la tua canzone preferita



V'invito a scegliere la vostra canzone preferita tra le cinque del sondaggio, inoltre voglio ricordare a tutti, che si può esprimere una sola preferenza e attendo anche i vostri commenti.

Mi raccomando di condividere questo post nei vostri blog/profili sociali e invitare i vostri amici a partecipare nella scelta. 




Promemoria sulla privacy 

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Ogni libro...



"Ogni libro possiede un'anima. 

L'anima di chi lo ha scritto 

e di coloro che lo hanno letto, 

di chi ha vissuto 

e di chi ha sognato grazie ad esso."

Carlos Ruiz Zafón



Il tempo intanto correva...



"Il tempo intanto correva, il suo battito silenzioso scandisce sempre più precipitoso la vita, non ci si può fermare neanche un attimo, neppure per un'occhiata indietro. "Ferma, ferma!" si vorrebbe gridare, ma si capisce ch'è inutile. Tutto quanto fugge via, gli uomini, le stagioni, le nubi; e non serve aggrapparsi alle pietre, resistere in cima a qualche scoglio, le dita stanche si aprono, le braccia si afflosciano inerti, si è trascinati ancora nel fiume, che pare lento ma non si ferma mai."

Dino Buzzati


Immagina...




Immagina un mondo senza possessi
mi chiedo se ci riesci
senza necessità di avidità o fame
La fratellanza tra gli uomini
Immagina tutta le gente
condividere il mondo intero…
Puoi dire che sono un sognatore
ma non sono il solo
Spero che ti unirai anche tu un giorno
e che il mondo diventi uno.

John Lennon


Dalle inondazioni al caldo brutale, le condizioni meteorologiche estreme sembrano essere quasi ovunque



Articolo da Wikinotícias

Questo articolo è stato tradotto automaticamente. La traduzione rende il senso dell’articolo, tuttavia consigliamo di leggere il testo originale su Wikinotícias

In un mondo sempre più abituato a sbalzi meteorologici estremi, le ultime settimane sembrano aver portato questi estremi ambientali a un nuovo livello e alcuni esperti affermano di non ricordare un momento in cui il tempo è stato così instabile in gran parte del mondo, a allo stesso tempo.

In Brasile, inondazioni e frane hanno ucciso decine di persone nel Rio Grande do Sul e paralizzato Porto Alegre, una città di circa 4 milioni di abitanti. Le inondazioni hanno devastato anche Houston e gli Stati Uniti nel loro insieme hanno appena registrato il secondo maggior numero di tornado nel mese di aprile.

In India, durante le elezioni nazionali, elettori e politici si trovano ad affrontare un'ondata di caldo che ha visto il termometro raggiungere i 52ºC a Delhi. Inoltre, una brutale ondata di caldo ha causato la chiusura delle scuole nelle Filippine, ucciso persone in Tailandia e superato i record di temperatura in Indonesia, Malesia, Maldive e Myanmar. Temperature record, soprattutto notturne, hanno colpito anche molte parti dell’Africa.

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Fonte: Wikinotícias

Autori: vari

Licenza: Creative Commons License
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Articolo tratto interamente da 
Wikinotícias


Trump è condannato per frode fiscale



Articolo da Wikinotícias

Questo articolo è stato tradotto automaticamente. La traduzione rende il senso dell’articolo, tuttavia consigliamo di leggere il testo originale su Wikinotícias

L'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato giudicato oggi "colpevole" di un caso di frode fiscale che ha coinvolto l'ex attrice porno Stormy Daniels e rischia ora di finire in prigione, a soli sei mesi dalle prossime elezioni. Secondo l'attrice stessa e i testimoni, ha pagato per farla tacere su una relazione extraconiugale che temeva che, se resa pubblica, avrebbe potuto influenzare l'esito delle elezioni del 2016, quando alle urne aveva affrontato la democratica Hillary Clinton.

Tra i testimoni chiave, oltre a Daniels, c'era il suo ex avvocato Michael Cohen, che dichiarò in tribunale di aver pagato 130.000 dollari a Stormy Daniels pochi giorni prima delle elezioni. Cohen ha spiegato di aver effettuato i pagamenti e che Trump in seguito gli ha rimborsato i soldi mascherati da commissioni.

L'ex presidente americano ha affrontato 34 accuse di falsificazione di documenti aziendali in un tribunale di New York ed è stato condannato all'unanimità dalla giuria per tutte. Si è dichiarato "non colpevole".

La sentenza, che potrebbe includere pene detentive a tempo indeterminato, sarà annunciata nei prossimi giorni dal giudice competente, Juan Merchan.

Condannato il primo ex presidente americano

"Il caso segna il primo processo penale contro un presidente degli Stati Uniti e Trump è il primo presidente nella storia del paese ad essere condannato per un crimine", ha scritto la CNN. Il portale g1 sottolinea inoltre che "è la prima volta nella storia che un ex presidente americano viene dichiarato colpevole in un procedimento penale".

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Fonte: Wikinotícias

Autori: vari

Licenza: Creative Commons License
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Articolo tratto interamente da 
Wikinotícias


Credo che negli ultimi periodi...

Diálogos Globales, Migrantes y Refugiados (Domenico Lucano) (cropped)


"Credo che negli ultimi periodi della nostra vita stiamo assistendo a una degenerazione delle coscienze collettive verso una deriva antiumana. È come se stessimo sprofondando oltre il baratro della barbarie, un abbrutimento interiore che fa smarrire la dimensione umana. È il delirio della paura, un disturbo del comportamento. La soluzione potrebbe essere nella "rivoluzione della normalità", la stessa ricerca di pace e convivenza che abbiamo messo in atto a Riace."

Domenico "Mimmo" Lucano


Photo credit Secretaría de Cultura de la Nación, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons


Io canto l’Individuo di Walt Whitman



Io canto l’Individuo

Io canto l'individuo, la singola persona,
Al tempo stesso canto la Democrazia, la massa.

L'organismo, da capo a piedi, canto,
La semplice fisionomia, il cervello da soli non sono degni
della Musa: la Forma integrale ne è ben più degna,
E la Femmina canto parimenti che il Maschio.

Canto la vita immensa in passione, pulsazioni e forza,
Lieto, per le più libere azioni che sotto leggi divine si attuano,
Canto l'Uomo Moderno.
 
Walt Whitman


Dipinto del giorno


 Allegoria della Bontà di Jacopo Tintoretto 


Pollice su e giù della settimana











 

giovedì 30 maggio 2024

Un’immagine di sostegno alla Palestina è la storia più condivisa su Instagram



Articolo da ANRed

Questo articolo è stato tradotto automaticamente. La traduzione rende il senso dell’articolo, tuttavia consigliamo di leggere il testo originale su ANRed

L'immagine ritoccata con lo slogan "Tutti gli occhi su Rafah" è, con più di 45 milioni di post, l'immagine più condivisa come storia sul social network Instagram. Questo movimento, al quale hanno aderito personalità di ogni genere, si unisce alle proteste di tutto il mondo a sostegno della Palestina. 

Lunedì scorso, disobbedendo alle richieste della Corte internazionale di giustizia, un bombardamento israeliano contro i rifugiati ha provocato almeno 45 morti (la maggior parte dei quali donne e bambini), e da allora gli attacchi contro questa città non sono cessati. I video di un campo in fiamme, con urla e grida in sottofondo, oltre ad altre immagini difficili da diffondere a causa della loro sensibilità, circolano lunedì mattina presto sui social network.

Questi recenti attentati sono avvenuti ad al-Mawasi, una zona umanitaria a ovest di Rafah, dove erano state montate delle tende per ospitare i palestinesi sfollati in un’area precedentemente ritenuta sicura, ma successivamente invasa. Non è la prima volta che accade, ma le immagini sono sempre più crudeli.

Alle proteste nelle università e nei centri urbani di tutto il mondo si è aggiunta una campagna virale sui social network con lo slogan “Tutti gli occhi su Rafah . Con questo messaggio gli utenti cercano di manifestare il loro sostegno alle vittime del conflitto di Rafah, denunciano quello che molti hanno definito un “massacro” e chiedono un cessate il fuoco immediato a Gaza. Da David Beckham, all'attore di Breaking Bad Aaron Paul, ad Annie Lennox o Dua Lipa, numerose celebrità hanno condiviso le loro preoccupazioni riguardo a questo massacro, in alcuni casi utilizzando questa immagine, rendendola la foto più condivisa.

Il fenomeno ha generato un impatto che, attraverso la viralizzazione e la registrazione sui social network, è riuscito a installare la notizia nei media che non riportavano i massacri di Gaza.

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Fonte: ANRed

Autore: ANRed

Articolo tratto interamente da ANRed - Agencia de Noticias RedAcción

Note sull'autore dell'immagine:

L'immagine virale "All eyes on Rafah" non ha un singolo autore definitivo. È stata creata usando l'intelligenza artificiale dal fotografo malese Chaa, conosciuto su Instagram come "@iammgine".


La coscienza



"La coscienza è un veleno, un mezzo di autoavvelenamento per il soggetto che la applica a sé stesso. La coscienza è luce, proiettata al di fuori e che illumina la strada a noi, perché non si inciampi. La coscienza sono i fari accesi davanti a una locomotiva che corre. Rivolgete la loro luce all'interno e succederà una catastrofe."

Boris Pasternak


Italia: la povertà è ai massimi storici



Articolo da  Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile - ASviS

La povertà è ai massimi storici, l’occupazione subisce cambiamenti strutturali e il divario generazionale aumenta, anche se il Pil è tornato ai livelli del 2007. La fotografia del Paese dal Rapporto annuale Istat 2024.

Negli ultimi tre anni, l'economia italiana ha superato la crescita media dell'Ue27, registrando un aumento del Pil dello 0,9% nel 2023. Tuttavia, l'aumento dei prezzi, l’inflazione e il lavoro a basso reddito hanno portato la povertà a “livelli mai toccati in precedenza, per un totale di 2 milioni 235mila famiglie e di 5 milioni 752mila individui in povertà”. È quanto si legge nell’ultimo rapporto Istat, pubblicato lo scorso 15 maggio, dal titolo “Rapporto annuale 2024 – La situazione del Paese”, che traccia un bilancio degli effetti dell’emergenza sanitaria sulla società e sull’economia nel momento del suo superamento.

Il Rapporto, articolato in quattro capitoli, esamina la complessità del presente e i futuri scenari, identificando punti di forza e criticità per guidare le politiche di sviluppo. Analizza le dinamiche economiche e la competitività dell’Italia nel contesto internazionale, oltre all'evoluzione dell'occupazione e delle caratteristiche qualitative degli attori economici. Valuta, inoltre, le condizioni e la qualità della vita, confrontando le generazioni attuali con quelle passate e collegando le dinamiche demografiche e insediative con condizioni sociali, accesso ai servizi, occupazione, povertà educativa e attività economica.

Nel 2023 il Pil reale italiano è tornato ai livelli del 2007 e si prevede per il 2025 un aumento dell’1,2%. Le esportazioni di beni sono rimaste stabili, mentre le importazioni sono diminuite del 10,4%, portando il saldo commerciale italiano a un risultato positivo di 34,5 miliardi di euro.

Tuttavia, l'aumento e poi il calo dei prezzi dell'energia ha accelerato l'inflazione, seguita da una rapida disinflazione. Fino a ottobre 2023, le retribuzioni contrattuali non sono riuscite a tenere il passo, colpendo soprattutto le famiglie a basso reddito e riducendone il potere d'acquisto.

Negli ultimi decenni, poi, l'occupazione in Italia ha subito significativi cambiamenti strutturali. È aumentato il lavoro part-time, l'occupazione femminile e quella delle persone anziane, mentre è diminuita l'occupazione giovanile. La forza lavoro è diventata più istruita e c'è stata una ricomposizione verso le attività terziarie, ma la quota di lavoratori con basse retribuzioni rimane ampia, coinvolgendo soprattutto donne, giovani e stranieri. Nel 2022, si legge nel Rapporto, poco meno del 30% dei dipendenti (4,4 milioni, +466mila rispetto al 2015, ma con una riduzione in termini relativi di un punto percentuale) aveva una bassa retribuzione annuale.

Ancora, il divario economico tra le generazioni in Italia è aumentato, penalizzando maggiormente i giovani. L'inflazione recente ha ridotto le spese delle famiglie e ampliato le disuguaglianze economiche, portando la povertà assoluta al 9,8% nel 2023, colpendo soprattutto i lavoratori e i loro figli. Il reddito da lavoro ha perso efficacia nel proteggere dal disagio economico e gli indicatori di povertà sono peggiorati a livello territoriale. Tuttavia, stili di vita più sani hanno migliorato la qualità della vita, specialmente nelle età avanzate. La diffusione delle tecnologie digitali ha cambiato le abitudini quotidiane, anche se permangono disuguaglianze nell'accesso e nelle competenze.

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Fonte: Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile - ASviS 


Autore: 
Sofia Petrarca

Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.


Articolo tratto interamente da Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile - ASviS 


90 anni di Paperino



Articolo da Funweek

Panini Comics festeggia i 90 anni di Paperino con una serie di novità e appuntamenti durante il mese di giugno. Ecco gli eventi e i titoli da non perdere.

E sono 90! Paperino compie, infatti, 90 anni e per festeggiare questo importante anniversario, Panini Comics annuncia tante novità per tutto il mese di giugno. Era, infatti, il 9 giugno 1934 quando Paperino esordiva nel cortometraggio La gallinella saggia (The Wise Little Hen). Da subito si mostrava come un tipo pigro, interessato principalmente a oziare e a spassarsela tra balli e canti.

La sua prima avventura vera e propria fu, poi, in Topolino e il mistero dei cappotti (The Case of the Vanishing Coats), di Ted Osborne e Floyd Gottfredson, pubblicata sui quotidiani americani dal 17 febbraio al 24 marzo 1935. Da lì in poi, Paperino riuscì a conquistare i lettori ottenendo uno spazio via via maggiore e una striscia dedicata nel 1938. Al Taliaferro e Bob Karp cominciarono quindi ad ampliare il mondo di Paperino con la nascita di Qui, Quo e Qua, Ciccio, Paperina, il sanbernardo Bolivar e Nonna Papera. Prime spalle di quella che qualche anno dopo sarebbe diventata Paperopoli.

Veniamo ai giorni nostri. La festa inizia il 30 maggio con Paperino 528 – in edicola, fumetteria e su Panini.it – che celebra il Papero con curiosità, approfondimenti storici e otto storie dedicate all’iconico personaggio. Tra queste, l’inedita Che ci vuole?, scritta da Alberto Savini per i disegni di Libero Ermetti. Oltre alla copertina regular di Alessio Coppola, il numero è disponibile anche nella variant disegnata da Andrea Maccarini e colorata da Martina Naldi.

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Fonte: Funweek



Articolo tratto interamente da Funweek


Quelli che non volevano sapere...


"Le suggerì, inoltre, di scrivere una testimonianza che un giorno potesse servire per portare alla luce il terribile segreto che stava vivendo, affinché il mondo venisse al corrente dell'orrore che avveniva parallelamente all'esistenza pacifica e ordinata di quelli che non volevano sapere, di quelli che non potevano restare ancorati all'illusione di una vita normale, di quelli che non potevano negare, di quelli che stavano a galla sopra un mare di gemiti, ignorando, contro ogni evidenza, che a pochi isolati dal loro mondo felice c'erano gli altri, quelli che sopravvivono o muoiono dalla parte buia."

Isabel Allende


Tratto da La casa degli spiriti di Isabel Allende


Milano, flash mob per il cessate il fuoco

L'evento, organizzato da un gruppo di attivisti per la pace, si è svolto alle Colonne di San Lorenzo, un popolare luogo di ritrovo nel centro della città.

Al suono di una sirena che simulava un bombardamento, i partecipanti si sono sdraiati a terra, tenendo in mano dei cartelli con la scritta "Cessate il fuoco".

Si sono poi rialzati e, formando una grande scritta umana, hanno gridato slogan come "Basta guerre!" e "Basta ingiustizie!"


Video credit Andrea De Lotto caricato su YouTube


L'Assemblea generale Onu ha proclamato l'11 luglio Giornata internazionale di riflessione del genocidio di Srebrenica



Articolo da East Journal

L’Assemblea generale ONU ha votato la risoluzione che istituisce l’11 Luglio come “giornata internazionale della memoria del genocidio di Srebrenica”. 84 i voti favorevoli, 19 contrari tra cui Serbia, Ungheria, Russia e Cina. Gli altri paesi balcanici hanno tutti votato a favore.

La risoluzione proposta da Germania e Rwanda tesa ad istituire per l’11 Luglio laGiornata internazionale della memoria del genocidio di Srebrenica è stata approvata giovedì 23 maggio dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con 84 si, 19 contrari e 68 astensioni. Tra i paesi dell’Unione Europea ha votato contro solo l’Ungheria mentre Grecia, Slovacchia e Cipro si sono astenute. Tra i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza si sono opposti Russia e Cina. I paesi balcanici ad esclusione della Serbia hanno tutti votato a favore.

L’11 luglio 1995 nella cittadina bosniaca di Srebrenica nel giro di qualche ora furono uccisi dalle forze paramilitari serbe più di 8000 uomini e ragazzi bosgnacchi. Due diversi tribunali internazionali  – il Tribunale Internazionale per l’ex Jugoslavia nel 2004  e la Corte Internazionale di Giustizia nel 2007   – hanno qualificato tale massacro come atto di genocidio.

La risoluzione e gli obbiettivi preposti

L’iniziativa in seno all’ONU è stata appoggiata anche da molte associazioni legate alla memoria dei fatti di Srebrenica e si propone l’obbiettivo di chiudere un triste capitolo di storia e fare un passo avanti nel complesso processo di riconciliazione in Bosnia Erzegovina.

Il testo “condanna senza riserve” qualsiasi negazionismo del genocidio di Srebrenica come evento storico così come le azioni che glorificano coloro che sono stati condannati per crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio dai tribunali internazionali. L’Assemblea Generale, su proposta del Montenegro, ha anche specificato nel testo che “la responsabilità penale per il crimine di genocidio è individuale e non può essere attribuita a nessun gruppo o comunità”.

Dodik e Vučić contrari, nuove minacce di “separazione pacifica”

La proposta ha creato notevoli tensioni politiche. Il presidente della Serbia Aleksandar Vučić e quello della Republika Srpska, l’entità della Bosnia a maggioranza serbo-bosniaca, Milorad Dodik, hanno criticato l’iniziativa e fino a poche ore prima del voto hanno cercato alleati disposti a votare contro. Lo stesso giorno, Dodik ha tenuto una simbolica riunione di governo proprio a Srebrenica, dove secondo lui nel luglio del ’95 fu commesso sì un crimine, ma non un genocidio.

Nella riunione di governo dell’entità, il presidente serbo-bosniaco ha anche annunciato un piano per una “separazione pacifica” dalla Bosnia-Erzegovina “dominata dai bosniaci e dai croati”. Non è la prima volta che Dodik minaccia una secessione, tema a lui molto caro, e l’approvazione di questa risoluzione potrebbe essere l’ennesima scusa per provare a forzare.

Il presidente della Serbia Vučić, che si è detto da fin subito contrario all’ iniziativa, ha più volte affermato che essa additerebbe i serbi come “popolo genocida” e sarebbe “altamente politicizzata”. Secondo il presidente inoltre tale risoluzione rischia anche di aprire un vaso di Pandora con “dozzine di risoluzioni di questo tipo sulla questione del genocidio”. 

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Licenza: Licenza Creative Commons

Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.


Articolo tratto interamente da East Journal


L'ultimo discorso di Giacomo Matteotti



Presidente.1 Ha chiesto di parlare l’onorevole Matteotti. Ne ha facoltà2.

Giacomo Matteotti. Noi abbiamo avuto da parte della Giunta delle elezioni la proposta di convalida di numerosi colleghi. Nessuno certamente, degli appartenenti a questa Assemblea, all’infuori credo dei componenti la Giunta delle elezioni, saprebbe ridire l’elenco dei nomi letti per la convalida, nessuno, né della Camera né delle tribune della stampa. (Vive interruzioni alla destra e al centro)

Dario Lupi.3 È passato il tempo in cui si parlava per le tribune!

Giacomo Matteotti. Certo la pubblicità è per voi un’istituzione dello stupidissimo secolo XIX. (Vivi rumori. Interruzioni alla destra e al centro) Comunque, dicevo, in questo momento non esiste da parte dell’Assemblea una conoscenza esatta dell’oggetto sul quale si delibera. Soltanto per quei pochissimi nomi che abbiamo potuto afferrare alla lettura, possiamo immaginare che essi rappresentino una parte della maggioranza. Ora, contro la loro convalida noi presentiamo questa pura e semplice eccezione: cioè, che la lista di maggioranza governativa, la quale nominalmente ha ottenuto una votazione di quattro milioni e tanti voti... (Interruzioni).

Voci al centro: "Ed anche più!"

Giacomo Matteotti. ... cotesta lista non li ha ottenuti, di fatto e liberamente, ed è dubitabile quindi se essa abbia ottenuto quel tanto di percentuale che è necessario (Interruzioni. Proteste) per conquistare, anche secondo la vostra legge, i due terzi dei posti che le sono stati attribuiti! Potrebbe darsi che i nomi letti dal Presidente: siano di quei capilista che resterebbero eletti anche se, invece del premio di maggioranza, si applicasse la proporzionale pura in ogni circoscrizione. Ma poiché nessuno ha udito i nomi, e non è stata premessa nessuna affermazione generica di tale specie, probabilmente tali tutti non sono, e quindi contestiamo in questo luogo e in tronco la validità della elezione della maggioranza (Rumori vivissimi). Vorrei pregare almeno i colleghi, sulla elezione dei quali oggi si giudica, di astenersi per lo meno dai rumori, se non dal voto. (Vivi commenti - Proteste - Interruzioni alla destra e al centro)

Maurizio Maraviglia.4 In contestazione non c’è nessuno, diversamente si asterrebbe!

Giacomo Matteotti. Noi contestiamo....

Maurizio Maraviglia. Allora contestate voi!

Giacomo Matteotti. Certo sarebbe Maraviglia se contestasse lei! L’elezione, secondo noi, è essenzialmente non valida, e aggiungiamo che non è valida in tutte le circoscrizioni. In primo luogo abbiamo la dichiarazione fatta esplicitamente dal governo, ripetuta da tutti gli organi della stampa ufficiale, ripetuta dagli oratori fascisti in tutti i comizi, che le elezioni non avevano che un valore assai relativo, in quanto che il Governo non si sentiva soggetto al responso elettorale, ma che in ogni caso - come ha dichiarato replicatamente - avrebbe mantenuto il potere con la forza, anche se... (Vivaci interruzioni a destra e al centro. Movimenti dell’onorevole Presidente del Consiglio)

Voci a destra: "Sì, sì! Noi abbiamo fatto la guerra!" (Applausi alla destra e al centro).

Giacomo Matteotti. Codesti vostri applausi sono la conferma precisa della fondatezza dei mio ragionamento. Per vostra stessa conferma dunque nessun elettore italiano si è trovato libero di decidere con la sua volontà... (Rumori, proteste e interruzioni a destra) Nessun elettore si è trovato libero di fronte a questo quesito...

Maurizio Maraviglia. Hanno votato otto milioni di italiani!

Giacomo Matteotti. ... se cioè egli approvava o non approvava la politica o, per meglio dire, il regime del Governo fascista. Nessuno si è trovato libero, perché ciascun cittadino sapeva a priori che, se anche avesse osato affermare a maggioranza il contrario, c’era una forza a disposizione del Governo che avrebbe annullato il suo voto e il suo responso. (Rumori e interruzioni a destra)

Una voce a destra: "E i due milioni di voti che hanno preso le minoranze?"

Roberto Farinacci.5 Potevate fare la rivoluzione!

Maurizio Maraviglia. Sarebbero stati due milioni di eroi!

Giacomo Matteotti. A rinforzare tale proposito del Governo, esiste una milizia armata... (Applausi vivissimi e prolungati a destra e grida di "Viva la milizia")

Voci a destra: "Vi scotta la milizia!"

Giacomo Matteotti. ... esiste una milizia armata... (Interruzioni a destra, rumori prolungati)

Voci: "Basta! Basta!"

Presidente. Onorevole Matteotti, si attenga all’argomento.

Giacomo Matteotti. Onorevole Presidente, forse ella non m’intende; ma io parlo di elezioni. Esiste una milizia armata... (Interruzioni a destra) la quale ha questo fondamentale e dichiarato scopo: di sostenere un determinato Capo del Governo bene indicato e nominato nel Capo del fascismo e non, a differenza dell’Esercito, il Capo dello Stato. (Interruzioni e rumori a destra)

Voci: a destra: "E le guardie rosse?"

Giacomo Matteotti. Vi è una milizia armata, composta di cittadini di un solo Partito, la quale ha il compito dichiarato di sostenere un determinato Governo con la forza, anche se ad esso il consenso mancasse. (Commenti) In aggiunta e in particolare... (Interruzioni) mentre per la legge elettorale la milizia avrebbe dovuto astenersi, essendo in funzione o quando era in funzione, e mentre di fatto in tutta l’Italia specialmente rurale abbiamo constatato in quei giorni la presenza di militi nazionali in gran numero... (Interruzioni, rumori)

Roberto Farinacci. Erano i balilla!

Giacomo Matteotti. È vero, on. Farinacci, in molti luoghi hanno votato anche i balilla! (Approvazioni all’estrema sinistra, rumori a destra e al centro)

Voce al centro: "Hanno votato i disertori per voi!"

Enrico Gonzales.6 Spirito denaturato e rettificato!

Giacomo Matteotti. Dicevo dunque che, mentre abbiamo visto numerosi di questi militi in ogni città e più ancora nelle campagne (Interruzioni), gli elenchi degli obbligati alla astensione, depositati presso i Comuni, erano ridicolmente ridotti a tre o quattro persone per ogni città, per dare l’illusione dell’osservanza di una legge apertamente violata, conforme lo stesso pensiero espresso dal Presidente del Consiglio che affidava ai militi fascisti la custodia delle cabine. (Rumori) A parte questo argomento del proposito del Governo di reggersi anche con la forza contro il consenso e del fatto di una milizia a disposizione di un partito che impedisce all’inizio e fondamentalmente la libera espressione della sovranità popolare ed elettorale e che invalida in blocco l’ultima elezione in Italia, c’è poi una serie di fatti che successivamente ha viziate e annullate tutte le singole manifestazioni elettorali. (Interruzioni, commenti)

Voci: a destra: "Perché avete paura! Perché scappate!"

Giacomo Matteotti. Forse al Messico si usano fare le elezioni non con le schede, ma col coraggio di fronte alle rivoltelle. (Vivi rumori. Interruzioni, approvazioni all’estrema sinistra) E chiedo scusa al Messico, se non è vero! (Rumori prolungati) I fatti cui accenno si possono riassumere secondo i diversi momenti delle elezioni. La legge elettorale chiede... (Interruzioni, rumori)

Paolo Greco. È ora di finirla! Voi svalorizzate il Parlamento!

Giacomo Matteotti. E allora sciogliete il Parlamento.

Paolo Greco. Voi non rispettate la maggioranza e non avete diritto di essere rispettati.

Giacomo Matteotti. Ciascun partito doveva, secondo la legge elettorale, presentare la propria lista di candidati... (Vivi rumori)

Maurizio Maraviglia. Ma parli sulla proposta dell’onorevole Presutti.

Giacomo Matteotti. Richiami dunque lei all’ordine il Presidente! La presentazione delle liste - dicevo - deve avvenire in ogni circoscrizione mediante un documento notarile a cui vanno apposte dalle trecento alle cinquecento firme. Ebbene, onorevoli colleghi, in sei circoscrizioni su quindici le operazioni notarili che si compiono privatamente nello studio di un notaio, fuori della vista pubblica e di quelle che voi chiamate "provocazioni", sono state impedite con violenza. (Rumori vivissimi)

Giuseppe Bastianini. Questo lo dice lei!

Voci dalla destra: "Non è vero, non è vero."

Giacomo Matteotti. Volete i singoli fatti? Eccoli: ad Iglesias il collega Corsi stava raccogliendo le trecento firme e la sua casa è stata circondata... (Rumori)

Maurizio Maraviglia. Non è vero. Lo inventa lei in questo momento.

Roberto Farinacci. Va a finire che faremo sul serio quello che non abbiamo fatto!

Giacomo Matteotti. Fareste il vostro mestiere!

Emilio Lussu. È la verità, è la verità!...

Giacomo Matteotti. A Melfi... (Rumori vivissimi - Interruzioni) a Melfi è stata impedita la raccolta delle firme con la violenza (Rumori). In Puglia fu bastonato perfino un notaio (Rumori vivissimi)

Gino Aldi-Mai. Ma questo nei ricorsi non c’è! In nessuno dei ricorsi! Ho visto gli atti delle Puglie e in nessun ricorso è accennato il fatto di cui parla l’on. Matteotti.

Roberto Farinacci. Vi faremo cambiare sistema! E dire che sono quelli che vogliono la normalizzazione!

Giacomo Matteotti. A Genova (Rumori vivissimi) i fogli con le firme già raccolte furono portati via dal tavolo su cui erano stati firmati

Voci: "Perché erano falsi."

Giacomo Matteotti. Se erano falsi, dovevate denunciarli ai magistrati!

Roberto Farinacci. Perché non ha fatto i reclami alla Giunta delle elezioni?

Giacomo Matteotti. Ci sono.

Una voce dal banco delle commissioni: "No, non ci sono, li inventa lei."

Presidente. La Giunta delle elezioni dovrebbe dare esempio di compostezza! I componenti della Giunta delle elezioni parleranno dopo. Onorevole Matteotti, continui.

Giacomo Matteotti. Io espongo fatti che non dovrebbero provocare rumori. I fatti o sono veri o li dimostrate falsi. Non c’è offesa, non c’è ingiuria per nessuno in ciò che dico: c’è una descrizione di fatti.

Attilio Teruzzi. Che non esistono!

Giacomo Matteotti. Da parte degli onorevoli componenti della Giunta delle elezioni si protesta che alcuni di questi fatti non sono dedotti o documentati presso la Giunta delle elezioni. Ma voi sapete benissimo come una situazione e un regime di violenza non solo determinino i fatti stessi, ma impediscano spesse volte la denuncia e il reclamo formale. Voi sapete che persone, le quali hanno dato il loro nome per attestare sopra un giornale o in un documento che un fatto era avvenuto, sono state immediatamente percosse e messe quindi nella impossibilità di confermare il fatto stesso. Già nelle elezioni del 1921, quando ottenni da questa Camera l’annullamento per violenze di una prima elezione fascista, molti di coloro che attestarono i fatti davanti alla Giunta delle elezioni, furono chiamati alla sede fascista, furono loro mostrate le copie degli atti esistenti presso la Giunta delle elezioni illecitamente comunicate, facendo ad essi un vero e proprio processo privato perché avevano attestato il vero o firmato i documenti! In seguito al processo fascista essi furono boicottati dal lavoro o percossi. (Rumori, interruzioni)

Voci: a destra: "Lo provi."

Giacomo Matteotti. La stessa Giunta delle elezioni ricevette allora le prove del fatto. Ed è per questo, onorevoli colleghi, che noi spesso siamo costretti a portare in questa Camera l’eco di quelle proteste che altrimenti nel Paese non possono avere alcun’altra voce ed espressione. (Applausi all’estrema sinistra) In sei circoscrizioni, abbiamo detto, le formalità notarili furono impedite colla violenza, e per arrivare in tempo si dovette supplire malamente e come si poté con nuove firme in altre provincie. A Reggio Calabria, per esempio, abbiamo dovuto provvedere con nuove firme per supplire quelle che in Basilicata erano state impedite.

Una voce al banco della giunta: "Dove furono impedite?"

Giacomo Matteotti. A Melfi, a Iglesias, in Puglia... devo ripetere? (Interruzioni, rumori) Presupposto essenziale di ogni elezione è che i candidati, cioè coloro che domandano al suffragio elettorale il voto, possano esporre, in contraddittorio con il programma del Governo, in pubblici comizi o anche in privati locali, le loro opinioni. In Italia, nella massima parte dei luoghi, anzi quasi da per tutto, questo non fu possibile.

Una voce: "Non è vero! Parli l’onorevole Mazzoni!" (Rumori)