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Secondo quanto riportato dai media iraniani,il presidente iraniano Ebrahim Raisi è morto ieri in un incidente in elicottero. Secondo l'agenzia di stampa Reuters, la morte del 63enne è stata confermata anche da un rappresentante del governo iraniano.
Ieri, domenica, Raisi era in elicottero con il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian e altre sette persone di ritorno da una visita al presidente azerbaigiano Ilham Aliyev, con il quale avevano inaugurato una diga. Nel pomeriggio un ministro aveva inizialmente parlato di un “atterraggio duro” effettuato dall'elicottero. Allo stesso tempo, numerose squadre di soccorso stavano cercando i nove occupanti sul presunto luogo dell'incidente vicino alla città di Jolfa, nella regione dell'Azerbaigian orientale, ma la ricerca è stata resa molto più difficile dal maltempo nella regione montuosa. Oltre a Russia, Iraq e Turchia, anche la Commissione europea ha offerto il suo sostegno e ha fornito all’Iran i geodati del servizio di emergenza Copernicus. I media statali iraniani e i rappresentanti del regime hanno successivamente invitato la popolazione a pregare per Raisi.
Sui social network, invece, numerose persone esprimono gioia per la morte del presidente, che sarà in carica dall’agosto 2021. Il suo governo è criticato da anni: in Iran c'è crisi economica e i diritti fondamentali vengono limitati. Nell’autunno del 2022, l’uccisione violenta di una donna da parte della polizia morale iraniana ha scatenato le più grandi proteste da quando è stato istituito l’attuale sistema politico nel 1979. In aprile il paese, che sostiene Hamas, ha fatto notizia anche quando ha avuto uno scambio di colpi con Israele e una guerra tra i due paesi sembrava possibile. Sotto Raisi, l'Iran si è avvicinato alle grandi potenze Russia e Cina, e l'Occidente ha denunciato le violazioni dei diritti umani e il programma nucleare del paese. Anche lo stesso Raisi è stato accusato di crimini contro l'umanità.
Come ha affermato il leader religioso e politico de facto dell’Iran teocratico, l’Ayatollah Ali Khamenei, non dovrebbe esserci “nessuna interruzione degli affari governativi” e la costituzione prevede che il vicepresidente subentri negli affari governativi in caso di morte del presidente.
Tuttavia, mancano vere alternative a Raisi nella carica presidenziale, soprattutto perché tra le vittime figura anche il ministro degli Esteri Amir-Abdollahian, emerso come potenziale successore in seguito al conflitto Israele-Hamas. Entro 50 giorni dovranno essere indette nuove elezioni per la presidenza, che probabilmente si concluderanno con la vittoria di un candidato dello stesso schieramento. Soprattutto, Raisi non è più un candidato importante per succedere ad Ali Khamenei, considerato in cattive condizioni di salute.
Resta da vedere come si svilupperà la politica iraniana dopo l’incidente.
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Fonte: Wikinews
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Articolo tratto interamente da Willkommen bei Wikinews
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