mercoledì 31 agosto 2022

Abbiate cura della vostra spensieratezza...



"Abbiate cura della vostra spensieratezza. Perché di pesi sul cuore ne abbiamo tutti. Ma quando c'è una giornata di sole, quando avete un pensiero felice, godetevelo! Essere spensierati, almeno ogni tanto, non significa essere superficiali, ma aver capito l'importanza della vita."

Maria Luna Gitan


Come proteggersi durante una tempesta


Articolo da WikiHow

Il fulmine è un fenomeno che suscita ammirazione e ispirazione ma può essere mortale. Negli ultimi trent'anni, i fulmini hanno ucciso una media di 67 persone all'anno solo negli Stati Uniti. Fortunatamente, la maggior parte dei casi di decesso da fulmine è prevenibile. Segui queste istruzioni e applicale la prossima volta che il cielo si illumina.

Rimanere al Sicuro

Trova subito un riparo. Se ti trovi intrappolato in una tempesta con fulmini, la chiave per minimizzare i pericoli è rimanere all'interno di una struttura che ti protegga. Mentre la maggior parte delle persone cerca un rifugio quando vede avvicinarsi il fulmine, la gente solitamente aspetta troppo tempo. Se riesci a vederlo, il fulmine potrebbe essere vicino abbastanza per colpirti. Non aspettare che si scarichi vicino a te (se non su di te) e corri al riparo. [1]
  • Gli edifici solidi e abitati (quelli che hanno tubature, sistemi elettrici e se possibile parafulmini) sono i migliori.
  • Se non trovi una struttura adeguata, rimani in macchina ma solo se ha tetto e fianchi di lamiera. Se la macchina viene colpita, l'elettricità si scaricherà attorno a te e non su di te. Assicurati che i finestrini siano alzati e le portiere ben chiuse. Attento a non appoggiarti al metallo o il fulmine potrebbe propagarsi attraverso il tuo corpo. Non usare la radio.
  • Evita piccole strutture come i bagni pubblici. Nemmeno quelle tipo capanna o aperte sono l'ideale. Attraggono i fulmini invece di proteggere e sono pericolose.
  • Anche sostare sotto un albero è una pessima scelta. I fulmini colpiscono gli oggetti alti e se l'albero riceve una scarica, potresti essere ferito.
  • Porta dentro gli animali. Cucce per cani e altri animali non sono adatte per proteggerli. Un animale legato ad una staccionata ha più probabilità di essere colpito dai fulmini.
Stai lontano dalle finestre. Tienile chiuse e cerca di rimanere al centro della stanza. Le finestre veicolano il fulmine.

Non toccare nulla di metallico o elettrico. Usare il telefono fisso negli Stati Uniti è una delle maggiori cause di bruciature da fulmine. [2] Il fulmine viaggia attraverso qualsiasi materiale conduttore che veicoli elettricità. Quindi cavi elettrici, del telefono e persino tubi dell'acqua.
  • Non toccare nulla che sia attaccato alla luce. Non togliere le spine dalle prese.
  • Non stenderti sul pavimento o appoggiarti contro le pareti di cemento. La maggior parte infatti ha all'interno fili che possono condurre l'elettricità.
  • Niente bagno né doccia e nemmeno un tuffo in piscina anche se è interna alla casa.
  • Se sei in macchina, cerca di non toccare le parti metallica o i finestrini.

Rimani al coperto. Resta dentro almeno mezz'ora dopo che la tempesta è finita. Non uscire se inizia a piovere. C'è sempre il rischio che qualche fulmine si scateni ancora.

Sopravvivere all'Esterno

Limita i rischi. Se non riesci proprio a raggiungere un riparo durante una tempesta con fulmini, fa tutto ciò che puoi per minimizzare i rischi.
  • Stai più in basso che puoi. I fulmini colpiscono ciò che è alto o in alto. Quindi tu rimani in basso.
  • Evita spazi ampi dove tutto è più piccolo di te come ad esempio un campo da golf o da calcio.
  • Tieniti lontano da oggetti isolati come alberi e pali della luce.
  • Stai lontano dai veicoli non protetti come le cart da golf e le aree pic-nic. Evita strutture metalliche come ad esempio gli spalti.
Esci dall'acqua. Se stai pescando o nuotando esci immediatamente dall'acqua e allontanati dal mare-lago-fiume. L'acqua è estremamente pericolosa in questi casi. 

Attento alla distanza. Se sei con altre persone, mantieni una distanza di 1-2 metri da ciascuno. Ridurrai il rischio di venire colpito di rimbalzo.
  • Dopo ogni fulmine nelle vicinanze, fai una conta dei presenti. In questo modo saprai se qualcuno è stato colpito e potrai assicurargli un soccorso veloce.
Togli lo zaino. Se stai facendo campeggio con un zaino che ha inserti di metallo, rimuovilo appena vedi un fulmine. Lascialo ad almeno 200 mt. di distanza. [4]

Assumi la posizione “antifulmine”. Mettiti giù raccogliendo i piedi, con la testa sul petto e contro le ginocchia e le mani a coprire le orecchie o piatte sulle ginocchia. NON sdraiarti a terra perché diventeresti un bersaglio facile per il fulmine.
  • Questa posizione è difficile da mantenere e non è una garanzia di sicurezza. Però, evita che il fulmine colpisca i tuoi organi vitali. In questo caso, se venissi colpito riusciresti a sopportarlo.
  • Cerca di rimanere sui piedi per limitare il contatto con il pavimento. Tenendo i piedi a contatto, se il fulmine ti colpisse potrebbe spostarsi facilmente da un lato all'altro del corpo ma gli organi vitali non sarebbero toccati.
  • Copriti le orecchie e chiudi gli occhi per proteggerti dal lampo.

Stai in allerta. Se il fulmine sta per scaricarsi dove sei tu o vicino a te, i capelli possono elettrificarsi, alzandosi o puoi sentire la pelle d'oca. Gli oggetti di metallo leggero possono vibrare e puoi percepire un suono come un crepitio. Se trovi qualcuno di questi segnali, il fulmine sta per scaricarsi. 

Indossa stivali di gomma. Sono fatti con una mescola che non conduce l'elettricità.
  
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Il Premio Lifetime Organizational War Abolisher 2022 sarà assegnato al Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali (CALP) e all’Unione Sindacale di Base



Articolo da Centro Studi Sereno Regis

L’organizzazione World BEYOND War ha assegnato il premio Lifetime Organizational War Abolisher 2022 al Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali (CALP) di Genova e all’Unione Sindacale di Base (USB) in riconoscimento della loro lotta contro il passaggio e il commercio di armi attraverso lo scalo genovese.

Nel 2019 il CALP contribuisce a impedire il caricamento sul cargo Bahri Yanbu di materiale per l’esercito saudita, impegnato nel catastrofico bombardamento della popolazione civile in Yemen, azione che riceve il sostegno di Papa Francesco. Successivamente, nel maggio 2021 CALP e USB collaborano per fermare un carico di missilistica in partenza dal porto di Livorno e diretto verso Israele. Nel 2022 CALP e USB manifestano per bloccare un altro carico per l’Arabia Saudita da Genova e collaborano per sospendere una consegna di armi camuffate da aiuti umanitari in partenza dall’aeroporto di Pisa e dirette in Ucraina.

Il CALP, composto da una ventina di delegati USB, nasce nel 2011. Immediatamente solidarizza con i lavoratori a basso potere contrattuale e con i movimenti antifascisti. I membri del CALP si oppongono al traffico di armi sia come scelta etica, sia in rispetto alla Legge 185 del 1990, sia per i rischi per i lavoratori e per la popolazione dovuti alla movimentazione di esplosivi in un porto all’interno di un contesto urbano densamente abitato. Da febbraio 2021 cinque attivisti del CALP sono indagati dalla Procura di Genova per le loro proteste antimilitariste. Per questo vengono ricevuti da Papa Francesco.

La consegna

Il premio sarà consegnato durante una cerimonia aperta al pubblico che verrà trasmessa online il 5 settembre alle ore 20 italiane. Contestualmente si consegneranno altri tre premi assegnati rispettivamente al Whidbey Environmental Action Network (WEAN), al regista neozelandese William Watson e al deputato laburista Jeremy Corbyn. Per il Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali parteciperà alla cerimonia il portavoce José Nivoi.




Articolo tratto interamente da 
Centro Studi Sereno Regis 


È morto ieri sera all’età di 91 anni Michail Gorbaciov

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Articolo da Il Manifesto

È morto ieri sera all’età di 91 anni Michail Gorbaciov, l’ultimo leader dell’Unione sovietica. E sicuramente l’unico e l’ultimo ad avere tentato in extremis di riformare quel sistema ma con una apertura che per la portata delle proposte e dell’iniziativa, avrebbe spiazzato l’Occidente, così tanto che i leader occidentali sarebbero diventati incredibilmente suoi presunti fan. In realtà Gorbaciov, che pure era stato sponsorizzato come segretario nel 1985 da Andropov e dall’apparato del partito, voleva ancora salvare l’idea di trasformazione socialista ma coniugandola alla democrazia, voleva la glasnost e la perestrojka, una ventata di verità, apertura, libertà e trasparenza per modificare dall’interno un regime di chiusura, omertà e potentati. Intanto mettendo subito in discussione il ruolo del partito e della stessa figura del segretario che non sarebbe dovuta essere più centrale rispetto alla società. Quasi ad imitazione della Primavera di Parga voluta da Dubcek nel 1968 e repressa dai carri armati del Patto di Varsavia. Gorbaciov propose per questo il Congresso dei deputati del popolo, un organismo di nuova rappresentatività della società civile sovietica, riattivando una memoria critica – furono gli anni della nascita di Memorial – sostanzialmente antistalinista (fu riabilitato Bucharin).

Su terreno internazionale avviò il ritiro dell’Armata rossa dall’Afghanistan, dall’avventura disastrosa voluta da Brezhnev nel 1979 che fini dieci anni dopo nel 1989, e pose fine alla dottrina Brezhnev che prevedeva l’ingerenza armata dell’Urss nei Pesi satelliti; di fronte al persistere dei blocchi militari in Europa, c’era ancora il patto di Varsavia – chiuderà i battenti nel 1995 – e l’Alleanza atlantica che c’è ancora, avanzò la proposta di una “Casa comune europea dall’Atlantico agli Urali” in una prospettiva di pace e di integrazione di popoli e sistemi; aprì lo spiraglio dell’unificazione della Germania, terribile e difficile per un Paese massacrato dalla furia nazista nella Seconda guerra mondiale, consapevole che il Muro di Berlino non poteva durare e infatti crollò nel 1989, ma avendo l’assicurazione americana e atlantica che la Nato mai si sarebbe allargata a est; trattò veramente con il presidente Usa Ronald Reagan l’eliminazione totale delle armi strategiche nucleari.

Col senno di poi tanti detrattori, interni ed esterni della sua politica, dichiarano ora che questa mastodontica trasformazione gorbacioviana era una pia illusione perché fallì. Perché Gorbaciov fallì, abbandonato da tutti. L’Urss con l’avvio della decentralizzare del potere, precipitò nella faglia dei nuovi nazionalismi, l’un contrapposto all’altro; Gorbaciov venne destituito nell’agosto del  1991 da un avventato golpe fallimentare dei duri del regime e, peggio, venne “salvato” dal suo peggior nemico, Boris Eltsin. Fu l’inizio della fine dell’Urss e di Gorbaciov, a fine 1991 venne ammainata la bandiera rossa dal Cremlino. Eltsin rilanciò la mai tramontata centralità nazionalista della Russia dentro l’Unione sovietica morente insieme alla sua personale. Un processo farsa di sostituzione, fortemente sponsorizzato dall’Occidente, che nel 1993 lo avrebbe portato a bombardare il parlamento russo voluto da Gorbaciov e ad avviare a fine anni Novanta alla presidenza e alla leadership del Paese l’ex agente del Kgb, Vladimir Putin.

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Fonte: Il Manifesto

Autore: 
Tommaso Di Francesco

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Articolo tratto interamente da Il Manifesto



31 agosto 1943 – Bombardamento alleato su Pisa, provocando dai 900 ai 2.000 morti e 2.500 case distrutte

Pisa Stazione1943


Articolo da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Il bombardamento di Pisa avvenne il 31 agosto 1943 durante la seconda guerra mondiale: la città di Pisa fu bombardata da velivoli Boeing B-17 della United States Army Air Forces, riportando gravi danni al centro abitato e alle infrastrutture ferroviarie nonché un numero di morti tra la popolazione civile stimato tra 982 e 2.500 vittime.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, a partire dal 15 maggio 1943, gli Stati Uniti iniziarono a bombardare alcune città italiane con lo scopo di colpire zone strategiche per indebolire il nemico e terrorizzare la popolazione, per indurre il paese alla resa.

La prima città bombardata fu Civitavecchia; dopo quattordici giorni seguì Livorno, il primo giugno Foggia, Augusta, Pantelleria e Cagliari, il 19 luglio toccò a Roma ed il 24 luglio fu la volta di Bologna.

Il 25 luglio 1943, il Gran Consiglio del Fascismo dichiarò la sua sfiducia a Mussolini, il regime cadde e il governo fu affidato a Pietro Badoglio che avviò subito delle trattative con gli Stati Uniti per arrivare a un armistizio firmato poi il 2 settembre 1943. Il 31 agosto 1943, alle ore 13:01, però, gli Alleati bombardarono la città di Pisa.

La scelta di colpire Pisa ha delle ragioni non ancora del tutto chiare, dal momento che erano già in corso i contatti per l'armistizio arrivato pochi giorni dopo.

Pisa era una città molto importante dal momento che era direttamente collegata al mare dal Canale dei Navicelli che univa l'Arno con la parte sud della città e proseguiva fino al porto di Livorno. Inoltre nella zona industriale di Porta a Mare era concentrata la produzione bellica e nella zona di San Giusto l'aeroporto costituiva un ottimo punto di appoggio per l'aviazione militare italiana. Pisa era anche uno snodo ferroviario di primaria importanza grazie all'intersezione tra la linea Torino-Genova-Roma-Napoli e la Pisa-Firenze, e quindi era un crocevia di uomini, truppe e materiali bellici.

La tecnica utilizzata per bombardare Pisa e le altre città italiane fu quella del bombardamento a tappeto, un tipo di bombardamento messo in pratica su volere di Arthur Harris, comandante dei bombardieri della Royal Air Force.

Per questa operazione furono impiegati i velivoli Boeing B-17, i cosiddetti Flying Fortress, quadrimotori in alluminio dal peso a vuoto di 14 tonnellate che potevano divenire, a pieno carico, 27 tonnellate. 

Nell'estate del 1943 la popolazione pisana non era sufficientemente protetta dal momento che la città contava ancora 40.000 abitanti nella zona urbana. Questo perché il Ministero degli Interni si attivò per la protezione delle città italiane e della città di Pisa solamente alla fine del 1942, quando l'Italia aveva già subito quasi 150 allarmi antiaerei.

Una lettera inviata all'UNPA dal Prefetto di Pisa ordinava di organizzare con la massima urgenza ricoveri antiaerei secondo alcuni requisiti, ma molte precauzioni prescritte non furono rispettate. Nei primi mesi del 1943, Pisa disponeva complessivamente di 6656 posti di rifugio, una cifra che copriva solo il 17% della popolazione e pochi mesi dopo la cifra arrivò al 25%. Quando Pisa fu bombardata, c’erano posti di ricovero disponibili solamente per un quarto della popolazione. 

La mattina del 31 agosto 1943, 152 apparecchi statunitensi decollarono dalle basi in Tunisia alla volta di Pisa. Intorno alle ore 12:00 iniziarono a suonare le sirene dell'Unione nazionale protezione antiaerea ma molti cittadini, che si trovavano a pranzo, pensarono all'ennesimo falso allarme.

Alle ore 13:01, il primo gruppo di bombardieri detto Flight Leader giunse in prossimità della città ed iniziò a sganciare le prime bombe sulla centrale elettrica di Porta a Mare. Sulla fabbrica della Saint Gobain caddero 367 bombe che provocarono 56 morti tra gli operai, quasi tutti rimasti uccisi durante la pausa pranzo.

Le batterie tedesche da 88 e quelle italiane da 90 replicarono all'attacco abbattendo 4 velivoli, mentre dal campo di Arena Metato si alzò la caccia italiana con alcuni Macchi M.C.200, impotenti di fronte alle fortezze volanti. Anche la Milizia per la difesa antiaerea territoriale iniziò a sparare in direzione degli aerei ma invano, poiché le bombe venivano sganciate da un'altezza di 9000 mt. 

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Photo credit G. Cerri, Attribution, via Wikimedia Commons


Un metodo speciale



 "Dare in modo completo la cultura moderna è diventata una cosa impossibile: sorge così la necessità di un metodo speciale grazie al quale tutti i fattori della cultura possono essere presentati ad un bambino; non in un programma che gli venga imposto, con esattezza di particolari, ma diffondendo il massimo numero di germi di interesse. Essi saranno appena recepiti dalla mente, ma potranno germogliare più tardi, man mano che la volontà si precisa, e così egli potrà divenire un individuo adatto a questa nostra epoca in espansione."

Maria Montessori



L'albatro di Charles Baudelaire


L'Albatro

Spesso per divertirsi, gli uomini d’equipaggio
catturano degli albatri, grandi uccelli dei mari
che seguono indolenti compagni di viaggio,
lo scorrere della nave sugli abissi terribili.


Non appena deposti dai marinai sulle plance,
questi principi dell’aria, maldestri e vergognosi
lasciano cadere le grandi ali bianche
come remi trascinati pietosamente ai fianchi.

Com’è goffo e molle il viaggiatore alato,
Lui, così elegante, com’è comico e brutto!
Uno con la pipa gli stuzzica il becco
l’altro mima zoppicando l’infelice che volava!

Al principe delle nuvole è simile il Poeta
che vive nella tempesta e non si cura dell’arciere;
esiliato sulla terra tra badanai di cacciatori
le sue ali di gigante gl’impediscono di andare

Charles Baudelaire
 

martedì 30 agosto 2022

Basta indifferenza: uniti contro il razzismo!





Tu di che razza sei? Umana o disumana?

Uniamoci contro il razzismo!


Se anche tu la pensi come me, condividi questo post e fermiamo questa spirale d'odio che gira.


Fridays for future: picco del gas colpa di scelte sbagliate



Comunicato da Fridays for future

Il prezzo del gas in Europa continua ad aumentare da alcuni mesi e negli ultimi giorni ha registrato il suo picco, superando i 300 euro a megawattora.

All’improvviso tutti i partiti politici si sono lanciati in appelli spassionati per trovare una soluzione a questo fenomeno, come se esso fosse straordinario e inaspettato.

Queste reazioni lasciano perplessi se si considera che la situazione corrente è una conseguenza diretta delle scelte politiche operate dal governo italiano negli scorsi mesi – a cui hanno contribuito molti dei principali partiti.

I nostri politici, infatti, per risolvere il problema della dipendenza dalla Russia hanno scelto di ignorare le raccomandazioni degli esperti, che consigliavano un massiccio investimento nelle fonti di energia rinnovabile, nell’efficientamento energetico delle case, nella sostituzione delle caldaie a gas con più efficienti pompe di calore elettriche, e una serie di politiche volte al risparmio energetico. Queste misure, aumentando la quota di energia rinnovabile, prodotta a basso costo, e riducendo i consumi delle abitazioni, avrebbero chiaramente abbassato il costo delle bollette per le famiglie, promuovendo al tempo stesso la transizione ecologica.

Al contrario, il governo ha deciso di mantenere invariata la nostra dipendenza dal gas fossile, trovando semplicemente dei fornitori diversi per approvvigionarsene. I partiti del governo Draghi erano ben consapevoli che questa scelta non avrebbe abbassato i prezzi delle bollette né avrebbe abbassato la variabilità del prezzo dell’energia in Italia, in quanto il gas fossile è notoriamente una fonte dal prezzo volatile. Quegli stessi partiti, ora, sembrano cadere dalle nuvole.

Adesso che lo scotto di aver basato la nostra economia su questa instabile fonte fossile è diventato evidente, tutti invocano interventi immediati, senza però andare alla radice del problema: un sistema produttivo e industriale basato sulle fonti fossili non è più sostenibile, né dal punto di vista climatico, né da quello economico e sociale. 

E mentre le cittadine e i cittadini italiani faticano a pagare per i loro bisogni energetici primari, la speculazione non si ferma. L’Italia continua tuttora ad esportare gas naturale, e la principale azienda italiana del settore, Eni, ha registrato un aumento degli utili del 700% nel primo semestre del 2022. Soldi che sono stati ottenuti speculando sugli effetti di una guerra sanguinosa alle spalle delle famiglie in difficoltà, e che da soli potrebbero coprire ingenti aiuti economici ed investimenti in fonti di energia rinnovabile.

Fridays For Future Italia

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Citazione del giorno


 "La verità è rivoluzionaria."

Franco Basaglia



Entra in vigore la legge ucraina contro i lavoratori



Articolo da openDemocracy

Questo articolo è stato tradotto automaticamente. La traduzione rende il senso dell’articolo, tuttavia consigliamo di leggere il testo originale su openDemocracy

Il 17 agosto, il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelenskyi ha ratificato la legge 5371, che rimuove i diritti per i lavoratori delle piccole e medie imprese. Sarà in vigore finché il Paese sarà sotto la legge marziale – una qualifica aggiunta all'ultimo minuto, sotto la pressione dei sindacati.

Con la nuova legge, le persone che lavorano per aziende con un massimo di 250 dipendenti saranno ora coperte da contratti che negoziano come individui con i loro capi, piuttosto che dal codice del lavoro nazionale.

In pratica, ciò significa che circa il 70% dei lavoratori in Ucraina è stato privato di molte tutele lavorative. I contratti collettivi negoziati dai sindacati, ad esempio per lo stipendio o le ferie, non si applicano più. La legge rimuove anche l'autorità legale dei sindacati di porre il veto sui licenziamenti dal posto di lavoro.

Il governo ucraino ha affermato che sta cercando di alleviare le difficoltà incontrate dalle aziende in tempo di guerra. Tuttavia, ha prima cercato di introdurre la nuova legge nel 2021.

Il partito ucraino Servo del popolo ha affermato che "l'estrema sovra regolamentazione dell'occupazione contraddice i principi dell'autoregolamentazione del mercato [e] la moderna gestione del personale".

La politica è contrastata dalla Federazione dei sindacati ucraini ed è stata criticata da un progetto congiunto dell'Unione europea e dell'Organizzazione internazionale del lavoro. Alcuni dei suoi critici sostengono che il governo stia usando l'invasione russa come scusa per spingere verso la deregolamentazione e la revoca del sostegno sociale.

A luglio, Nataliia Lomonosova del think tank ucraino Cedos ha detto a openDemocracy che questi erano obiettivi politici a lungo termine del governo di Zelenskyi, probabilmente volti ad attrarre investimenti esteri.

La legge 5371 non è un provvedimento isolato. A luglio sono state approvate altre due leggi: una consente ai datori di lavoro di smettere di pagare i lavoratori chiamati a combattere, mentre l'altra legalizza i contratti a zero ore . Quest'ultimo rimarrà in vigore anche quando la legge marziale verrà revocata.

Un altro progetto di legge propone una revisione drastica dello stesso codice del lavoro ucraino. Ciò introdurrebbe una giornata lavorativa massima di 12 ore e consentirebbe ai datori di lavoro di licenziare i lavoratori senza giustificazione.

La Federazione dei sindacati ucraini lancia un ricorso alla legge 5371 presso la corte costituzionale del paese e fa appello all'ILO e ad altri organismi internazionali. Sostengono che la legge marziale ha impedito loro di indire proteste e scioperi per opporsi alla legislazione.

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Fonte: openDemocracy

Autore: oDR Team

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Articolo tratto interamente da openDemocracy


Regno Unito: il movimento "Non pagare" cresce di fronte all'aumento delle tariffe di luce e gas

Don't Pay


Articolo da Rebelión

Questo articolo è stato tradotto automaticamente. La traduzione rende il senso dell’articolo, tuttavia consigliamo di leggere il testo originale su Rebelión

I promotori del movimento hanno avvertito che a causa dell'aumento delle tariffe "milioni di persone saranno costrette a scegliere tra riscaldarsi e mangiare".

Un gruppo di attivisti, promotori del Movimento "Don't Pay" (Do not pay) ha avvertito questo lunedì che  oltre 110mila britannici hanno aderito alla campagna per non pagare le bollette di gas ed elettricità dal prossimo ottobre per protestare contro l'eccessivo aumento delle tariffe , che dovrebbero aumentare nuovamente nel  Regno Unito  a partire da tale data.

Il movimento "Don't Pay", lanciato a giugno di quest'anno, cerca di convincere milioni di britannici a unirsi al boicottaggio e annullare i loro pagamenti e debiti con le compagnie energetiche dal 1 ottobre. Le famiglie britanniche ricevono bollette energetiche sempre crescenti, mentre allo stesso tempo le compagnie energetiche realizzano profitti esorbitanti.

Quest'anno società energetiche come BP, Shell e Centrica hanno registrato profitti record in mezzo all'aumento del costo del petrolio e del gas mentre l'inflazione nel Regno Unito continua a peggiorare. Il gruppo che promuove il boicottaggio ha affermato che i cittadini di tutto il paese si stanno unendo alla campagna perché non vogliono o non possono più pagare le compagnie energetiche.

Gli attivisti ritengono che il boicottaggio possa essere paragonato alla protesta avvenuta alla fine degli anni '80 e '90, quando più di 17 milioni di persone si rifiutarono di pagare una tassa popolarmente nota come tassa elettorale, che contribuì a far cadere il governo di  Margaret Thatcher.

“Milioni di persone saranno costrette a scegliere tra scaldarsi e mangiare. Una famiglia su tre sarà costretta alla povertà energetica questo inverno. Sono oltre 8 milioni di famiglie", hanno affermato gli attivisti sul sito Web https://dontpay.uk/.

“In poche settimane siamo riusciti a convincere 100.000 persone in tutto il paese a impegnarsi a non pagare a partire dal 1 ottobre, perché non possiamo continuare a tollerare l'aggressiva escalation dei prezzi che abbiamo visto dalle compagnie energetiche negli ultimi 12 anni .anni, e soprattutto negli ultimi due",  ha detto a Sky News l' attivista di "Don't Pay"  Jake Cable .

Cable ha sottolineato che più e più volte sono stati esortati a risparmiare, ma ha raggiunto un punto in cui le persone non possono pagare e non migliorerà fino a quando tutti non si riuniranno e chiederanno fatture ragionevoli.

Secondo un rapporto Citigroup pubblicato oggi sul  Financial Times , il prezzo massimo dell'energia aumenterà da £ 1.971 ($ 2.322,72) a £ 4.567 ($ 5.381,98) a gennaio e £ 5.816 ad aprile ($ 6.853). $ 0,87).

È probabile che la bolletta media per il solo gennaio 2023 raggiunga £ 500 ($ 589), il che significa che il costo del riscaldamento e dell'elettricità per una casa sarà più che triplicato dallo scorso inverno.

La banca d'investimento prevede inoltre che l'inflazione nel Regno Unito si stia dirigendo verso il 18% su base annua sui prezzi dell'energia. L'inflazione è salita al massimo degli ultimi 40 anni del 10,1% a luglio con i prezzi dei generi alimentari al 12,7%.

A sua volta, la fiducia dei consumatori del Regno Unito ha toccato un altro minimo storico, riflettendo l'aspettativa dei consumatori che le loro finanze peggioreranno nel prossimo anno. Il tasso di interesse pagato dal governo britannico per prendere in prestito due anni è aumentato dal 2,0% al 2,5% la scorsa settimana.

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Fonte: Rebelión

Autore: redazione Rebelión

Articolo tratto interamente da Rebelión

Photo credit Steve Eason caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons


I miei sogni...



 "I miei sogni furono solo miei. Non ho mai dato la colpa a nessuno per essi. Sono stati il mio rifugio quando ero perduta, e il mio piacere più caro quando ero libera".

 Mary Shelley



La NOAA prevede ancora una stagione degli uragani atlantici superiore al normale

91L 2022-08-29 1320Z

Articolo da Wikinotícias

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Le condizioni atmosferiche e oceaniche favoriscono ancora una stagione degli uragani atlantici del 2022 al di sopra del normale, secondo l'aggiornamento annuale di metà stagione della NOAA pubblicato all'inizio di agosto dal Climate Prediction Center, una divisione del National Weather Service.

"Esorto tutti a rimanere vigili mentre entriamo nei mesi di punta della stagione degli uragani", ha affermato il segretario al Commercio Gina Raimondo. "Gli esperti della NOAA continueranno a fornire i dati e i servizi necessari per aiutare le comunità a diventare resilienti agli uragani e preparare il clima per il resto della stagione degli uragani e oltre".

I meteorologi NOAA hanno leggermente abbassato la probabilità di una stagione degli uragani atlantici superiore al normale al 60% (a maggio la previsione era del 65%). La probabilità di un'attività quasi normale è aumentata al 30% e le probabilità sono rimaste al 10% per una stagione al di sotto della norma.

L'aggiornamento della NOAA per le prospettive del 2022 - che copre l'intera stagione degli uragani di sei mesi terminata il 30 novembre - prevedeva ancora da 14 a 20 tempeste nominate (venti di 39 mph o superiori), di cui da 6 a 10 potrebbero diventare uragani (venti di 74 mph o più). Di questi, 3-5 possono diventare grandi uragani (venti di 111 mph o più). NOAA fornisce questi dati con una confidenza del 70%.

Ci sono diverse condizioni atmosferiche e oceaniche che favoriscono ancora una stagione attiva degli uragani. Ciò include le condizioni di La Niña, che dovrebbero durare per il resto del 2022 e potrebbero consentire alle attuali condizioni dell'era ad alta attività di dominare o migliorare leggermente l'attività degli uragani. Oltre a La Niña in corso, alisei tropicali più deboli, un monsone dell'Africa occidentale attivo e temperature della superficie del mare Atlantico probabilmente superiori al normale hanno posto le basi per una stagione attiva degli uragani e riflettono l'era di alta attività in corso per gli uragani atlantici.

Agosto potrebbe chiudersi con un record

I meteorologi di tutto il mondo osservano il Nord Atlantico con un occhio ad alcune aree di disturbo che si stanno sviluppando e che potrebbero essere nominate nei prossimi giorni se i loro venti ciclonici sostenuti raggiungessero i 65 km/h. Se nessuno di questi sistemi viene nominato entro il 31, sarà la prima volta in 25 anni che nessun ciclone tropicale viene nominato nell'Oceano Atlantico settentrionale ad agosto. "Solo altre due stazioni dall'inizio delle registrazioni nel 1960 hanno avuto agosto senza tempeste tropicali o uragani nell'Oceano Atlantico: 1961 e 1997", riferisce Accu Weather.

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Fonte: Wikinotícias


Autori: vari

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Wikinotícias

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lunedì 29 agosto 2022

L'Italia sta marcendo


"L'Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo. Essere laici, liberali, non significa nulla, quando manca quella forza morale che riesca a vincere la tentazione di essere partecipi a un mondo che apparentemente funziona, con le sue leggi allettanti e crudeli. Non occorre essere forti per affrontare il fascismo nelle sue forme pazzesche e ridicole: occorre essere fortissimi per affrontare il fascismo come normalità, come codificazione, direi allegra, mondana, socialmente eletta, del fondo brutalmente egoista di una società."

Pier Paolo Pasolini


Riflessioni sul tempo



Articolo da La chiave di Sophia

«La vita fugge e non s’arresta un’ora» recita un famoso sonetto del Canzoniere del poeta Petrarca. Niente di più vero! Ogni giorno facciamo i conti con la consapevolezza che il tempo a nostra disposizione trascorre velocemente e verso l’inevitabile fine. Ciò nonostante, quante volte, non curanti, lasciamo che passi, cullati dall’illusione di poter recuperare le occasioni perdute? Così rimandiamo a un domani, vicino o lontano, quello che potremmo fare oggi, mettiamo in stand by la nostra vita, senza poi realizzare le nostre “buone” intenzioni.

Ci capita, poi, di consolidare l’abitudine a procrastinare perché tacitamente ci convinciamo che non siamo noi ad appartenere al tempo, ma che sia il tempo ad appartenerci, come se fosse una proprietà che ci è stata consegnata al momento della nascita per poterne disporre a nostro piacere.

Ecco, allora, il dilemma: siamo effettivamente noi che disponiamo del tempo o è il tempo che dispone di noi?
Certamente non abbiamo potuto decidere quando nascere e dare inizio al nostro tempo, né tanto meno possiamo prevedere il termine della nostra vita; tuttavia è vero che siamo noi a disporre del tempo: ce ne serviamo per quantificare lo scorrere dei giorni, dei mesi, delle stagioni e la quotidianità della nostra esistenza, per soddisfare il nostro bisogno di porre ordine ai fatti che ci vedono personalmente coinvolti o che avvengono al di fuori di noi.

È stato il filosofo Aristotele, nel libro IV della Fisica, a definire il tempo come «la misura di ciò che muta, secondo l’ordine del prima e del poi», evidenziando che il tempo ci serve per ordinare e quantificare ciò che accade. Ed è evidente che questa capacità di misurare secondo l’ordine del prima e del poi non è qualcosa che risieda nel tempo, bensì è un’attività specificatamente umana.

Il tempo non sarebbe se non ci fosse l’uomo a concepirlo. Lo aveva ben compreso Sant’Agostino che nelle Confessioni, riflettendo sul tempo passato, futuro e presente, giunge a costatarne l’inconsistenza, notando che «il primo non è più, il secondo non è ancora» e che il terzo, il presente, è un attimo che velocemente trapassa nel passato. Difatti il tempo si annullerebbe, passerebbe senza lasciare traccia se l’uomo non lo trattenesse nella sua anima e nel suo pensiero, custodendo la memoria delle azioni compiute nel passato; attendendo la concretizzazione di progetti e speranze nel futuro; prestando, infine, attenzione ai fatti che accadono hic et nunc, nel presente.

Facciamo ora un’altra riflessione. Il tempo ci consente di quantificare, secondo parametri oggettivi, la durata dell’anno solare o i cicli delle stagioni, di definire in date fisse e inequivocabili ricorrenze e festività, di scandire lo scorrere delle giornate secondo tabelle orarie che sappiamo essere valide allo stesso modo per tutti. È però innegabile che nel dato oggettivo del tempo vada contemplato sempre anche un aspetto soggettivo. Il tempo esteriore dell’orologio, pur rappresentando per tutti la medesima quantità, interiormente può essere percepito in maniera totalmente diversa da soggetto a soggetto, a seconda della situazione emotiva che si prova in quel momento: così gli stessi cinque minuti per alcuni possono essere fonte di dolore e sembrare infiniti, per altri invece possono trascorrere gioiosamente e dare l’impressione che passino in un baleno. Il tempo possiede un indiscutibile valore e significato privato e personale, che riguarda esclusivamente chi lo vive.

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Fonte: 
La chiave di Sophia

Autore: 
Maria Buonadonna


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Articolo tratto interamente da La chiave di Sophia


Proverbio del giorno


 Chi rimane in umile stato, non ha da temer caduta.


Le inondazioni devastano il Pakistan e provocano più di 1.000 morti



Articolo da Wikinotícias

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"Le inondazioni hanno devastato il Pakistan. Più di 1.000 vite sono state perse e miliardi di dollari in infrastrutture danneggiate", ha riportato oggi su Twitter il governo pakistano, chiedendo "aiuti internazionali". Più di 3 milioni di persone sono senza casa e più di 500.000 case sono state danneggiate o distrutte, ha riferito Relief, il servizio di informazione delle Nazioni Unite.

Membri di organizzazioni come la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa hanno annunciato, anche su Twitter, che stanno lavorando "24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana" nelle zone più colpite per aiutare le persone colpite da ciò che Olivier Ray, presidente della Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha definito "alluvioni catastrofiche".

I monsoni, la stagione delle piogge annuale, sono particolarmente forti quest'anno nell'Asia meridionale, provocando il caos anche in Bangladesh, India e Nepal.

Il peggio può ancora venire

Il presidente della Mezzaluna Rossa pakistana Abrar ul Haq ha detto ieri a Relief che il peggio potrebbe ancora venire, poiché le inondazioni sporche possono causare malattie. "Temiamo che il peggio debba ancora venire, poiché questo tipo di acqua potrebbe significare che il rischio di malattie incombe sulla testa della nostra gente", ha detto a Relief.

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Fonte: Wikinotícias


Autori: vari

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Articolo tratto interamente da 
Wikinotícias