mercoledì 31 agosto 2022

L'albatro di Charles Baudelaire


L'Albatro

Spesso per divertirsi, gli uomini d’equipaggio
catturano degli albatri, grandi uccelli dei mari
che seguono indolenti compagni di viaggio,
lo scorrere della nave sugli abissi terribili.


Non appena deposti dai marinai sulle plance,
questi principi dell’aria, maldestri e vergognosi
lasciano cadere le grandi ali bianche
come remi trascinati pietosamente ai fianchi.

Com’è goffo e molle il viaggiatore alato,
Lui, così elegante, com’è comico e brutto!
Uno con la pipa gli stuzzica il becco
l’altro mima zoppicando l’infelice che volava!

Al principe delle nuvole è simile il Poeta
che vive nella tempesta e non si cura dell’arciere;
esiliato sulla terra tra badanai di cacciatori
le sue ali di gigante gl’impediscono di andare

Charles Baudelaire
 

2 commenti:

  1. L'uomo è invidioso dell'eleganza degli animali e della natura. Il poeta non so se è come l'albatro. Da un lato per me non vola elegante ma si fa breccia con forza per denunciare l'orrore ed il fango del mondo in cui anche lui vive, solo che lui sa anche spiccare il volo come l'albatro per ripulirsi dalle scorie che inala e che sporcano le sue ali. Quando viene dileggiato come il grillo parlante di Pinocchio allora in quel caso il poeta è come l'albatro catturato ma deve e può avere la forza di reagire a tale viltà disumana, con la sua penna perchè la penna di un poeta può far male per questo molti poeti e cantautori sono stati repressi dai regimi.

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