venerdì 26 agosto 2022

Goletta Verde boccia le acque italiane



Articolo da  Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile - ASviS

Quasi un punto su tre, precisamente il 32% dei campioni prelevati nelle acque dei mari e laghi italiani, è risultato oltre i limiti di legge: questo il bilancio complessivo delle campagne Goletta Verde e Goletta dei Laghi. 25/8/22

“Tra mala depurazione e scarichi abusivi, il nostro Paese rimane un malato cronico”. Sono queste le parole con cui Legambiente ha riassunto, in un comunicato stampa diffuso il 12 agosto, il bilancio delle campagne itineranti Goletta Verde e Goletta dei Laghi 2022, realizzate con le partnership principali di Conou, Novamont, Anev e Renexia, la partnership di Aipe e la media partnership di Nuova Ecologia.

Il monitoraggio. Il rilevamento scientifico, quest’anno, ha interessato 18 regioni e 37 laghi italiani. Come di consueto, è stata indagata la concentrazione nelle acque di parametri di tipo microbiologico, quali Enterococchi intestinali ed Escherichia coli. Vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010); “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo. Dal 20 giugno al 1° agosto, sono stati prelevati e analizzati 387 campioni d’acqua, di cui 124 sono risultati oltre i limiti di legge.

Quasi un punto su tre, il 32% dei campioni prelevati nelle acque costiere e lacustri del Belpaese, è risultato oltre i limiti di legge.

Goletta Verde. Sono stati rilevati valori oltre i limiti di legge per il 31% (83 su 261) dei punti campionati nei mari italiani. In media, un punto inquinato ogni 91 km di costa. La media si alza per i prelievi presso le foci campionate: il 55% supera i limiti, di cui il 42% li supera del doppio (fortemente inquinate). Questi risultati dimostrano come la cattiva o assente depurazione sia la principale minaccia per la salute dei nostri mari.

Goletta dei Laghi. Sono stati rilevati valori oltre i limiti di legge per le acque lacustri per il 33% dei punti campionati, ossia 42 su 126 prelievi eseguiti in 37 laghi e distribuiti in 11 diverse regioni italiane. Anche in questo caso la media si alza per i prelievi presso foci, canali e punti critici: il 53% supera i limiti consentiti per le acque superficiali e interne (32 punti campionati su 60). Si dimostrano dunque maggiormente compromessi i corsi d’acqua che subiscono la recezione di scarichi abusivi non collettati o non depurati, provenienti da impianti inadeguati o guasti.

Carenze italiane e nuove direttive. I risultati delle due campagne confermano il deficit impiantistico e della rete fognaria e puntano i riflettori sull’annoso problema della depurazione nazionale.

A oggi sono attive quattro procedure d’infrazione comunitarie assegnate all’Italia per inadempienza alla Direttiva sulle acque reflue, due delle quali già sfociate in condanna. Per i lavori di adeguamento 2018-2024 saranno necessari ancora circa 500 milioni di euro. Cifra stimata non dissimile dalla quota di finanziamenti introdotta con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che ammonta a 600 milioni di euro, per rendere più efficace la depurazione delle acque reflue scaricate nel mare e nelle acque interne (2021-2026).

Mentre l’Italia rincorre le norme sulla depurazione, la Ue sta già ragionando su un aggiornamento della Direttiva sulle acque reflue, mai revisionata dalla sua introduzione di 30 anni fa, per affrontare le tematiche delle acque non trattate, delle sostanze pericolose e adattare le misure al cambiamento climatico.

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Fonte: Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile - ASviS 


Autore: 
Monica Sozzi

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Articolo tratto interamente da Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile - ASviS 


1 commento:

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