lunedì 29 giugno 2020

Avviso ai lettori!




Pubblico questo post, per avvisarvi che in questi giorni sono molto impegnato. Mi scuso se non riesco a passare nei vostri blog e per la mancanza di aggiornamenti.

Grazie a tutti, per la vostra attenzione.


giovedì 25 giugno 2020

Proverbio del giorno


Errare è umano, perseverare è diabolico.


Voglio ricordare i profili sociali di questo blog

Queste sono le pagine sociali del blog in diversi servizi web. Trovate Web sul blog ai seguenti link (cliccate su per accedere):











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martedì 23 giugno 2020

I vuoti di oblio non esistono...



"I vuoti di oblio non esistono. Nessuna cosa umana può essere cancellata completamente e al mondo c'è troppa gente perché certi fatti non si risappiano: qualcuno resterà sempre in vita per raccontare. E perciò nulla può mai essere praticamente inutile, almeno non a lunga scadenza."

Hannah Arendt



Cuba

Cuba ¡Está Volao! from Oliver Astrologo on Vimeo.

Photo e video credit Oliver Astrologo caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons 


Botswana

Why I Love Botswana. A country of wild places and amazing wildlife. from Martin Harvey on Vimeo.

Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


lunedì 22 giugno 2020

Citazione del giorno


"La mancanza di rispetto causa altra mancanza di rispetto, la violenza incita altra violenza. Quando i potenti usano la loro posizione per maltrattare gli altri, perdiamo tutti quanti."

Meryl Streep



sabato 20 giugno 2020

Vi consiglio di leggere questo post!


Oggi ricorre la giornata mondiale del rifugiato.





Coronavirus, in Brasile oltre un milione di contagiati


Articolo da Ambientebio 

"Un incubo fuori controllo" viene definita dal Msf la situazione coronavirus in Brasile che registra ormai un numero di contagi pari a 1,01 milioni. Sono 48.427 i decessi e 520.000 le guarigioni.

Si posiziona come secondo Paese per numero di casi , dopo gli Stati Uniti che contano 2,25 milioni di contagiati. Supera anche la Russia con 569.000 contagi e 7.000 decessi, diventando un pericoloso focolaio epidemico.

L’Organizzazione mondiale della sanità ha espresso enorme preoccupazione: le èquipe mediche sono insufficienti e decimate dal virus (muoiono 100 infermieri ogni mese), i tamponi sono troppo pochi e le condizioni igienico sanitarie non sono delle migliori. Basti pensare alle favelas e al degrado in esse presente.

Gli indigeni non hanno accesso alle cure, recente è la notizia della morte di Paulinho Paiakan (65 anni) leader e attivista fin dagli anni ’80 in difesa dell’Amazzonia.

Il coronavirus è arrivato nelle grandi città dalla gente ricca che aveva viaggiato, ma ha condannato le comunità più sfortunate.

Lo Stato piú colpito é San Paolo, regione che conta in numero di abitanti 46 milioni di persone e che ha registrato 153.871 contagiati e 9.862 decessi.

Dietro San Paolo per numero di morti c’é Rio de Janeiro (con 7.672 decessi) la cui capitale omonima ha il 12,7% di mortalità per il coronavirus (quasi il doppio rispetto alla media nazionale del 6,5%).

Bolsonaro: la sua politica incosciente ha messo in pericolo il Brasile

Bolsonaro è stato definito il Trump dei tropici per la sua politica nell’affrontare l’emergenza sanitaria di coronavirus in Brasile.

Da sempre restìo al lockdown, ha fatto sì che il numero di contagi nel proprio Paese aumentasse a dismisura.

La situazione inoltre non è solo preoccupante per le grandi città, ma anche per gli indigeni che vivono nella foresta pluviale dell’Amazzonia.

Inoltre Bolsonaro ha incrementato l’utilizzo negli ospedali di farmaci antimalarici come la clorochina. Farmaci ritenuti in grado di combattere il virus anche dal presidente Donald Trump…efficacia che però non è stata dimostrata da nessuna evidenza scientifica.

“Stiamo perdendo la battaglia contro il virus, questa è la realtà”, ha detto a Reuters Dimas Covas, direttore del centro di emergenza sanitaria di San Paolo.

Continua la lettura su Ambientebio


Fonte: Ambientebio

Autore: V
alentina Paolillo 

  
Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia.


Articolo tratto interamente da Ambientebio 



Ogni libro...



"Ogni libro, ogni volume possiede un’anima, l’anima di chi lo ha scritto e l’anima di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie a esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza."

Carlos Ruiz Zafón


Sarà estate di Emily Dickinson


Sarà estate

Sarà Estate - finalmente.
Signore - con ombrellini -
Signori a zonzo - con Bastoni da passeggio -
E Bambine - con Bambole -
Coloreranno il pallido paesaggio -
Come fossero uno splendente Mazzo di fiori -
Sebbene sommerso, nel Pario -
Il Villaggio giaccia - oggi -

I Lillà - curvati dai molti anni -
Si piegheranno sotto il purpureo peso -
Le Api - non disdegneranno la melodia -
Che i loro Antenati - ronzarono -

La Rosa Selvatica - diventerà rossa nella Terra palustre -
L'Aster - sulla Collina
Il suo perenne aspetto - fisserà -
E si Assicureranno le Genziane - collari di pizzo -

Finché l'Estate ripiegherà il suo miracolo -
Come le Donne - ripiegano - le loro Gonne -
O i Preti - ripongono i Simboli -
Quando il Sacramento - è terminato -

Emily Dickinson


Buon inizio d'estate



"Ci sono estati che ci porteremo addosso per sempre, estati che ricorderemo, estati che sogneremo di vivere ancora."

Frase tratta dal film L'estate addosso


Auguro un buon inizio d'estate a tutti gli amici e lettori di questo blog.


Proverbio del giorno


Una vita senza amore è come un anno senza estate.

Proverbio svedese


Pollice su e giù della settimana


Christian "Cuore d’oro 2020": la Asl ringrazia il bambino che donò le mascherine al "San Pio" tratto da Zonalocale




giovedì 18 giugno 2020

Comunicazione di servizio per i mesi estivi



I mesi estivi portano in dote belle giornate e un po' di caldo, sicuramente c'è molta voglia d'aria aperta e noterete anche molti cali di visite nei blog.

Voglio avvisare gli amici e lettori di questo spazio, che nel periodo estivo possono esserci alcuni giorni di pausa senza comunicazione.

Quindi se noterete la mia assenza per qualche giorno, sarà dovuta alla premessa fatta in questo post.

Auguro a tutti una buona estate.



Terra e mare di Aleksandr Puskin


Terra e mare

Quando sull’azzurro dei mari,
Zèfiro soffia la sua brezza
Sulle vele dei fieri vascelli
E le barche sull’onde accarezza,
Lasciato il peso dei pensieri,
Nell’inerzia io posso annegare –
Dimentico i canti delle muse,
M’è più caro il mormorio del mare.
Ma quando contro la riva l’onde
Schiumose ruggiscono e fremono,
E il tuono rimbomba nel cielo,
E i lampi nel buio balenano,
Allora i più ospitali querceti
Io ai mari preferisco;
La terra mi sembra più fedele,
E il grave pescatore compatisco:
Vive su una fragile imbarcazione,
Trastullo della cieca corrente,
Mentre io nel silenzio sicuro
Ascolto il fruscio d’un torrente.

Aleksandr Puskin


Croazia

The Croatia nature :: Aerial filming from Leo Bartulica :: Unlimited Crew on Vimeo.

Photo e video credit Leo Bartulica :: Unlimited Crew caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


Viaggio in Mongolia

Mongolian Moments - A Mongolia Travel Video from Pete R. on Vimeo.


Photo e video credit Pete R. caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons



mercoledì 17 giugno 2020

Il razzismo è una malattia...




"Il razzismo è una malattia. È un cattivo funzionamento della mente che compromette le relazioni umane, è una malattia psichicamente contagiosa conseguente al fatto che una mente predisposta viene infettata da idee false, patologiche, che producono ostilità verso altri gruppi e verso i loro membri."

Ashley Montagu


martedì 16 giugno 2020

Scegli il tuo film preferito di Alberto Sordi

























Omaggio Alberto Sordi, pubblicando questo sondaggio.

Vi ricordo che si possono esprimere più preferenze e attendo anche i vostri commenti.

Mi raccomando di condividere questo post nei vostri blog/profili sociali e invitare i vostri amici a partecipare nella scelta.     




Promemoria sulla privacy 

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Citazione del giorno


"Nel naufragio di tutto la tenerezza rimane a galla."

Victor Hugo


lunedì 15 giugno 2020

100 anni fa nasceva Alberto Sordi

Articolo da Il Bo Live, il giornale dell'Università di Padova

Uomo dai mille volti, massimo interprete dell’italiano medio, icona della romanità. La memoria di Alberto Sordi è ancora oggi, a cento anni dalla sua nascita, ben viva nella memoria del Belpaese, di quella società italiana di cui l’attore ha rappresentato per decenni, con un’ironia sottile e pungente, i difetti e le miserie ma anche la bellezza.

Da sempre attratto dal palcoscenico, fin da giovanissimo lavora nell’avanspettacolo, frequentando i teatri leggeri di una Roma in guerra. È nello stesso periodo che inizia la propria esperienza dietro le quinte: grazie alla sua calda voce di basso, infatti, nel 1937 diventa doppiatore di Oliver Hardy, dando così voce all’Ollio italiano. Dopo la fine della guerra approda in radio, dove ottiene i primi successi di pubblico: qui è protagonista di numerosi programmi comici, dove prendono forma a livello embrionale alcuni dei personaggi che, in seguito, lo renderanno famoso.

Il debutto cinematografico non è glorioso: il primo film da protagonista (Lo sceicco bianco, 1952), commedia diretta da Federico Fellini, si rivela un parziale fallimento. Il successo giunge con la nascita del personaggio Nando Mericoni, protagonista di Un giorno in pretura (1953), con Peppino de Filippo, e dell’indimenticabile Un americano a Roma (1954): Nando è un giovanotto un po’ svogliato, innamorato di tutto ciò che è americano, la cui parlata romanesca "inglesizzata" diventa ben presto un cult. La comicità di Sordi è già qui molto tagliente: le battute e le scene esilaranti e surreali che si susseguono nel film nascondono, infatti, uno spaccato della società italiana del primo Dopoguerra, abbagliata dal sogno di opulenza americano.

I personaggi satirici, negli anni, si susseguono: sono individui qualunquisti e opportunisti, che cercano di ottenere il massimo con il minimo sforzo, protagonisti di quell’“italietta” di cui Sordi, con i suoi personaggi, offre un’impietosa caricatura. Tra i tanti, ricordiamo ad esempio l’industriale Alberto Nardi che, ne Il vedovo (1959), cerca di arricchirsi alle spalle della moglie ereditiera (Franca Valeri), ma è vinto dalla propria inettitudine; il bel Gastone, in realtà truffatore senza arte né parte (Gastone, 1960); il solerte vigile di provincia Otello, che, ne Il vigile (1960), impara a suon di errori ad obbedire al potere; il memorabile medico Guido Tersilli, che – ne Il medico della mutua (1968) e nel seguito Il prof. Dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue (1969) – rappresenta il culmine dell’italiano piccolo borghese, sempre in cerca di stratagemmi e strade laterali per arricchirsi senza faticare.

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Fonte: Il Bo Live, il giornale dell'Università di Padova

Autore: 
Sofia Belardinelli


Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.


Articolo tratto interamente da 
Il Bo Live, il giornale dell'Università di Padova



Gli infermieri scendono in piazza


Articolo da Nurse24

"Mi impegno a lavorare per dare un adeguamento strutturale e definitivo ai salari che vada oltre l'incentivo ed il riconoscimento di questi tre mesi, e per stabilizzare coloro che sono stati assunti in ragione dell'emergenza Covid-19." È l'impegno preso dal viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, secondo quanto riporta Antonio De Palma, presidente del sindacato Nursing Up, dopo il loro incontro avvenuto presso il ministero.

Un faccia a faccia che potrebbe contribuire a cambiare la futura storia lavorativa degli infermieri italiani. Così Nursing Up definisce in una nota l'incontro avuto dal presidente, Antonio De Palma, con il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, non a caso l'unico medico del Governo Conte - si legge nel comunicato - la persona più adatta oggi a comprendere davvero il difficile momento che la categoria sta vivendo.

Ci siamo incontrati presso il ministero - dice De Palma - posso dire che è stato un colloquio franco, e diretto. È tempo che ci riconoscano, prima possibile, un aumento di stipendio di almeno 500 euro mensili, questo ho sottolineato, perché lo meritiamo. E perché possa rappresentare una svolta concreta per tutto l'impegno e la professionalità che impieghiamo quotidianamente per la salute degli italiani. Di questo abbiamo parlato, cifre alla mano, con correlate proiezioni economiche sulla relativa spesa. Posto ciò, ho chiesto esplicitamente al vice ministro cosa intende fare da qui a breve per un incremento 'reale' e dignitoso degli stipendi degli infermieri.

La sua risposta è stata chiara e la riporto qui di seguito fedelmente: Mi impegno a lavorare per dare un adeguamento strutturale e definitivo ai salari - mi ha detto Sileri - che vada oltre l'incentivo ed il riconoscimento di questi tre mesi, e per stabilizzare coloro che sono stati assunti in ragione dell'emergenza covid-19. Vi informerò ogni settimana su quello che faremo.

Dal canto nostro - aggiunge De Palma - non abbiamo motivi per dubitare dell'impegno assunto da Sileri ma è arrivato il momento che anche lui dimostri con i fatti quanto dice a parole. Non possiamo più stare alle mere promesse, quindi ho confermato senza indugio la manifestazione di Milano del prossimo 4 luglio. Per noi l'aumento richiesto deve essere riconosciuto e ci aspettiamo che il vice ministro ci chiami nei prossimi giorni e che di ci dica, nella concretezza, quale sarà l'aumento che verrà destinato alla categoria degli infermieri italiani.

Continua la lettura su Nurse24


Fonte: Nurse24 


Autore: redazione Nurse24
            


Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.0 Francia.


Articolo tratto interamente da 
Nurse24 




domenica 14 giugno 2020

Vi ricordo l'iniziativa: gli angoli


Voglio ricordare l'iniziativa: gli angoli




Facciamola finita...



Facciamola finita, venite tutti avanti
nuovi protagonisti, politici rampanti,
venite portaborse, ruffiani e mezze calze,
feroci conduttori di trasmissioni false
che avete spesso fatto del qualunquismo un arte,
coraggio liberisti, buttate giù le carte
tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese in questo benedetto,
assurdo bel paese.

Francesco Guccini


La frase è tratta dalla canzone Cirano.


Salina

Salina - Eolian Islands - The Island of Colors from Andrea Di Stefano on Vimeo.

Photo e video credit Andrea Di Stefano caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


Vietnam

Cinematic FPV - Vietnam from Thai Christen on Vimeo.

Photo e video credit Thai Christen caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons


sabato 13 giugno 2020

Cinque domande e cinque risposte



Rispondi alle cinque domande, qui sotto:

  1. Come si chiama il monte più' alto dell'Africa?
  2. Quale film Walt Disney realizzò nel 1937?
  3. Come si chiamava la zingara del "Notre dame de Paris"?
  4. Dove si trova la Sorbona?
  5. Dove sono nati i giochi Olimpici?

Attendo le vostre risposte.



Nuova funzionalità di Twitter contro la disinformazione

Articolo da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

Venerdì 12 giugno 2020

Il colosso del microblogging Twitter ha annunciato di essere al lavoro su una nuova funzionalità, che consiste nel dire ad un utente di leggere l'articolo prima di retwittarlo. La nuova funzione sarà disponibile solo per gli utenti che usano l'app da Android in lingua inglese.

Nella sua dichiarazione, Twitter ha detto che il suo scopo è quello di diminuire la disinformazione e incoraggiare discussioni sensate:


[EN]
« Sharing an article can spark conversation, so you may want to read it before you Tweet it.

To help promote informed discussion, we're testing a new prompt on Android –– when you Retweet an article that you haven't opened on Twitter, we may ask if you'd like to open it first. »
[IT]
« Condividere un articolo può iniziare una conversazione, quindi potresti volerlo leggere prima di twittarlo.

Per aiutare a promuovere una discussione informata, stiamo testando una nuova funzione su Android –– quando retwitti un articolo che non hai aperto su Twitter, potremmo chiederti se desideri aprirlo prima. »

Nell'ultimo periodo Twitter ha fatto il possibile per cercare di evitare disinformazioni sulla propria piattaforma, arrivando a segnalare alcuni tweet del presidente statunitense Donald Trump come fuorvianti. Quello del COVID-19 è stato un periodo di nuove funzionalità per la piattaforma di microblogging: recentemente è stata aggiunta la possibilità di limitare chi può rispondere ad un tweet; diverse settimane fa sono stati aggiunti i fleet, l'alternativa di Twitter alle stories


Fonte: Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto 

Autori: vari

Licenza: Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 2.5 Generic License.

Articolo tratto interamente da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto 



Il gatto e la Luna di William Butler Yeats


Il gatto e la Luna

Il gatto andava qui e là
E la luna girava come trottola,
E il parente più stretto della luna,
Il gatto strisciante, guardò in su.
Il nero Minrialoushe fissava la luna,
Perché, per quanto vagasse e gemesse,
La luce fredda e limpida nel cielo
Turbava il suo sangue animale.
Minnaloushe corre fra l'erba
Alzando le sue zampe delicate.
Vuoi ballare, Minnaloushe, vuoi ballare?
Quando s'incontrano due parenti stretti
Che c'è di meglio che mettersi a ballare?
Forse la luna imparerà,
Stanca delle mode di corte,
Un nuovo passo di danza.
Minnaloushe striscia fra l'erba
Di luogo in luogo illuminato dalla luna,
La sacra luna sul suo capo
È entrata in una nuova fase.
Lo sa Minnaloushe che le sue pupille
Passeranno di mutamento in mutamento,
Che vanno dalla tonda alla lunata,
Dalla lunata alla tonda?
Minnaloushe striscia, fra l'erba
Solo, importante e saggio,
E leva alla luna mutevole
I suoi occhi mutevoli.

William Butler Yeats


venerdì 12 giugno 2020

La deriva fascista americana



Articolo da Il lavoro culturale

È il 2016. In un piccolo villaggio a ventiquattro chilometri e un mondo di distanza dal lusso sbiadito di Sanremo c’è una vetrina vuota, a parte un adesivo con la faccia sorridente di Donald John Trump, presidente eletto degli Stati Uniti d’America. Dentro il negozio c’è una foto di Jean-Marie Le Pen, l’irriducibile politico francese promotore di xenofobia e antisemitismo, e un calendario di Mussolini del 2005. “Make America Great Again”, mi dice in inglese: la sua camicia è aperta e rivela una nuova cicatrice di un’operazione al cuore, mentre nella stanza sul retro una donna con un forte accento dell’Europa orientale sgobba spogliando gli ulivi dai loro frutti. A una mezz’ora da qui, al pub Aquila Nera di Dolceacqua, questo signore è conosciuto come il “Fascista di Bajardo”. Al bar, i clienti discutono i meriti di Mussolini, senza la cui pianificazione urbana queste città non avrebbero strade adeguate, lamentandosi della presenza dei migranti al confine con la Francia e parlando con invidia della forza di un vero leader come Trump, che invece qui manca. Da americano, ero venuto a Dolceacqua per cercare di evitare l’ingresso in carica di un altro Presidente eletto nonostante la sconfitta nel voto popolare. Ma la presenza simbolica di Trump in questi villaggi ha messo in luce un’accoglienza del fascismo che mi ha davvero scioccato. In che modo gli italiani possono ancora sostenere quello che ha portato così tanta distruzione al mondo e a sé stessi?

Forse questo shock rivelava una certa ingenuità non solo verso l’Italia, ma anche verso il mio stesso Paese. Come “comunista” o “terrorista”, la parola “fascista” è spesso usata nella società americana per infondere paura o rabbia in un dibattito, raramente tuttavia con riferimento al contesto storico. Alle elementari, noi americani studiamo spesso le potenze dell’Asse come fonte di male e di odio che si propagano come il fuoco, fino a quando i virtuosi americani non intervengono eroicamente. Troppo raramente, invece, consideriamo le condizioni che hanno portato alla Marcia su Roma e all’occupazione di Addis Abeba, e i fattori culturali che hanno contribuito al consolidamento del potere fascista. All’elezione di Trump nel 2016, molti giovani hanno denunciato che una nuova era del fascismo stava nascendo negli Stati Uniti come se fosse uscita direttamente dai sogni di Trump. La realtà, però, è che anche negli Stati Uniti abbiamo una lunga storia di corteggiamento con fascismo e totalitarismo, benché ben nascosta.

Ci sono promemoria tangibili di questa eredità. Il video della manifestazione nazista a Madison Square Garden nel 1939, intitolata semplicemente e innocentemente “Pro-American Rally”, mostra 20.000 nazisti, o “Friends of New Germany”, che esultano quando un manifestante ebreo, Isadore Greenbaum, viene picchiato da americani vestiti da SS prima di essere salvato dalla polizia. Viene tirato giù dal palco, con i pantaloni alle caviglie. L’anno successivo, un esercito privato di 500.000 veterani disoccupati tenta un colpo di stato fascista contro il governo di Franklin Delano Roosevelt. Questo tentativo, guidato da diversi finanzieri di Wall Street e – si crede – Prescott Bush (padre del Presidente George H.W. Bush). È sventato dallo stesso FDR, ma senza conseguenza alcuna: perso nel tempo.

In entrambi questi casi, il presunto partito fascista è una minoranza che viene fermata dallo Stato. Come noto, questa dinamica è invece invertita nel romanzo Il complotto contro l’America di Philip Roth, dove la minaccia implicita è la soggettività del male, forse più che il nazismo storico. Nel libro, l’amato Charles Lindbergh vince la presidenza non con una piattaforma d’odio, ma di pace: in verità, il suo partito, l’“America First Committee”, era tanto anti-interventista quanto antisemita. Lindbergh non era l’unico sostenitore di questo partito nella realtà: John F. Kennedy, Gerald Ford, l’attrice Lillian Gish e molte altre figure illustri erano membri del più grande movimento contro la guerra del paese. Purtroppo per le loro rispettive eredità, era anche antisemita e filofascista.

Non sarebbe forse corretto dire che il fascismo di per sé propugna opinioni antisemite o teorizza la supremazia bianca, anche se oggi è difficile dirlo con certezza, dopo settantacinque anni di confronti iperbolici che hanno manipolato ampiamente l’ideologia iniziale. Possiamo comunque concordare sul fatto che il fascismo si fonda su una miscela di nazionalismo e totalitarismo: per una cittadinanza americana che sostiene così orgogliosamente il primo dei due termini, ci piace pensare a noi stessi come storicamente antitetici al secondo, una sorta di solitario bastione dell’individualismo in un mondo di comunisti. E in effetti, sebbene possa esitare a definire esplicitamente il fascismo stesso, Hannah Arendt nel suo Le origini del totalitarismo lo delinea come l’assalto dello Stato all’individualismo:

Come la sovranità della nazione fu modellata sul modello della sovranità dell’individuo, così la sovranità dello Stato come stato nazionale era il rappresentante e (nella sua forma totalitaria) il monopolizzatore di entrambi. Lo Stato conquistato dalla nazione divenne l’individuo supremo davanti al quale tutti gli altri individui dovevano inchinarsi.

Ovviamente, il concetto americano di “maverick” (il cane sciolto orgogliosamente individualista e anticonformista) è stato a lungo limitato a un gruppo selezionato di maschi americani bianchi e ricchi. Prima e dopo l’“America First Committee”, da cui Trump sembra aver tratto gran parte della sua campagna, il governo degli Stati Uniti ha terrorizzato apertamente i non americani attraverso programmi politici, interventismo e capitalismo di sfruttamento. Ha terrorizzato apertamente anche gli americani non bianchi, dalla schiavitù alla prigione dei giapponesi-americani nei “campi di reinsediamento del periodo di guerra” tra il 1941 a 1944, alle cosiddette guerre della droga nelle nostre città. Niente di tutto ciò dovrebbe essere nuovo o scioccante per qualsiasi lettore, ma questi fatti meritano di essere ripetuti. 


Continua la lettura su Il lavoro culturale 

Fonte: Il lavoro culturale  


Autore: 


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Articolo tratto interamente da Il lavoro culturale 



C'è negli uomini...



"C'è negli uomini un impulso alla distruzione, alla strage, all'assassinio, alla furia, e fino a quando tutta l'umanità, senza eccezioni, non avrà subíto una grande metamorfosi, la guerra imperverserà: tutto ciò che è stato ricostruito o coltivato sarà distrutto e rovinato di nuovo; e si dovrà ricominciare da capo."


Anna Frank


Pollice su e giù della settimana


Osservato il “quinto” stato della materia in un esperimento record sulla ISS tratto da Fanpage

mercoledì 10 giugno 2020

La sfida musicale: scegli la tua canzone preferita



V'invito a scegliere la vostra canzone preferita tra le cinque del sondaggio, inoltre voglio ricordare a tutti, che si può esprimere una sola preferenza e attendo anche i vostri commenti.

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Solo per oggi gratis su Giveaway of the Day — WinX DVD Ripper Platinum 8.20.2


Oggi il sito Giveaway of the Day offre per ventiquattro ore, un programma per il backup dei DVD.

Vi ricordo di leggere le condizioni e l'uso nel sito, inoltre nel readme scaricato, troverete le spiegazioni per l’attivazione.


Note sul software

Troverete i dettagli delle funzioni a questo indirizzo:

https://www.winxdvd.com/dvd-ripper-platinum/

Sito web: Giveaway of the Day

Pagina download qui





Proverbio del giorno


Aspirando al superfluo, si perde il necessario.

Proverbio persiano


10 giugno 1944 - Seconda guerra mondiale: massacro di Oradour-sur-Glane



Il massacro di Oradour-sur-Glane
fu un crimine di guerra avvenuto il pomeriggio del 10 giugno 1944, durante la seconda guerra mondiale, nel borgo francese di Oradour-sur-Glane, da reparti della 2ª divisione corazzata SS Das Reich, comandata dal Brigadeführer Heinz Lammerding, come rappresaglia per l'uccisione, da parte di alcuni maquisards, dello Sturmbannführer Helmut Kämpfe. Durante l'azione vennero trucidate 642 persone ed il paese fu dato alle fiamme; dopo la fine della guerra questo non fu ricostruito e venne lasciato come museo memoriale all'aperto. 

Il giorno 8 aprile 1944 la 2ª divisione corazzata SS Das Reich, dopo avere prestato servizio in Unione Sovietica, fu dapprima posta in riserva in Galizia, poi fu trasferita in Francia, a Tolosa, con compiti di sorveglianza e di difesa della costa sud del paese, in previsione di un possibile sbarco Alleato; tra il 20 ed il 27 aprile, anche gli 800 superstiti dei 5.000 componenti originari del 4º reggimento panzergrenadier Der Führer, il cosiddetto gruppo Weidinger, dal nome del comandante, l'Obersturmbannfuhrer Otto Weidinger, si riunirono con il resto della divisione che, dopo il trasferimento, fu riarmata e riequipaggiata con l'accorpamento di circa 9.000 rincalzi.

Nel periodo in cui la divisione era di stanza nella zona di Tolosa la resistenza aumentò in modo significativo le proprie azioni contro le forze di occupazione, ed esse crebbero progressivamente con l'approssimarsi del D-Day; una volta iniziata l'invasione, la divisione venne posta in stato di allarme il giorno 7, riuscendo tuttavia a raggiungere la zona di operazioni solo il 23 giugno a causa dei danni prodotti alle linee ferroviarie dai bombardamenti e dalle azioni di sabotaggio dei maquis, uniti agli attacchi che essa subì ad opera degli stessi partigiani.

Durante uno di questi attacchi, avvenuto nelle vicinanze del comune di La Bussière, venne catturato, ed alcuni giorni dopo ucciso, durante il suo tentativo di fuga, il comandante del 3º battaglione, lo Sturmbannführer Helmut Kämpfe[2]; la morte di Kämpfe, scoperta il 9 giugno dagli uomini del 1º battaglione del 4º reggimento panzergrenadier Der Führer, comandato dallo Sturmbannführer Adolf Diekmann, fece immediatamente scattare il meccanismo della rappresaglia. 

Continua la lettura su Wikipedia, l'enciclopedia libera

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martedì 9 giugno 2020

Il silenzio


"V'è un grande aiuto nel silenzio. Il suo tocco ci rinnova la vita… Nel silenzio sentiamo la voce della verità. I templi e i mercati umani echeggiano tutto il giorno e la notte del clamore delle menzogne, delle imposture e delle ciarlatanerie. Ma nel silenzio la falsità non può vivere; nel silenzio non si può far galleggiare la menzogna. La menzogna va sostenuta in aria a forza di fiato: lasciatela cadere nel silenzio ed affonderà…Il silenzio è la sola cosa vera del...la quale ci possiamo impadronire in questo mondo di sogni fugaci. Il tempo è un'ombra che svanirà con il crepuscolo dell'umanità; ma il silenzio è una parte dell'eternità. Tutto quanto è vero e durevole fu insegnato al cuore dell'uomo dal silenzio. Su tutte le nazioni si dovrebbero levare vasti templi dove la gente potesse adorare il silenzio ed ascoltarlo."


Jerome K. Jerome