venerdì 26 ottobre 2012
Anche i blog avranno l’obbligo di rettifica
Articolo da Il FattoQuotidiano.it
Anche i blogger obbligati a rettificare entro 48 ore, a pena di vedersi condannati a pagare fino a 25 mila euro qualora non arrivino in tempo al mouse. E’ questo il contenuto – o, almeno, una facile e verosimile interpretazione – di un emendamento a firma del Sen. Mugnai [Pdl] e di altri, approvato oggi, dall’assemblea di Palazzo Madama, attraverso il quale si è esteso a tutti i “prodotti editoriali diffusi per via telematica, con periodicità regolare e contraddistinti da una testata” l’obbligo di rettifica previsto dalla legge sulla stampa.
Prevedere l’estensione dell’applicabilità della disciplina sulla stampa a tutti i prodotti editoriali online, purché diffusi con periodicità regolare e contraddistinti da una testata è esattamente il contrario di quanto di recente affermato dalla cassazione e, ancor più di recente dallo stesso Parlamento che ha previsto che le disposizioni sulla stampa si applichino solo a quei prodotti editoriali con ricavi superiori ai cento mila euro l’anno.
Davvero troppa confusione per un testo di legge che avrebbe dovuto realizzare un intervento chirurgico sulla vecchia disciplina sulla stampa in modo da evitare che un giornalista rischiasse la galera per via delle proprie idee ed opinioni. Sono un blogger, posto tutti i giorni e, dunque, in modo regolare e lo faccio sotto una testata rappresentata dal nome del mio blog, in bella mostra sopra i miei post: sono tenuto anche io all’obbligo di rettifica? In un Paese civile e che abbia a cuore la libertà di informazione, qualsiasi cittadino dovrebbe essere in grado di rispondere a questa domanda in modo istantaneo e senza bisogno di chiedere all’avvocato.
Da noi non è così già oggi – come insegna la vicenda di Carlo Ruta al quale ci sono voluti tre gradi di giudizio per sentirsi assolvere dal reato di stampa clandestina – e c’è ora il rischio concreto che lo sia ancora meno domani. Ordini, contrordini, disordini ed incertezza del diritto regnano sovrani e proliferano nella disciplina dell’editoria e dell’informazione online con un risultato ormai evidente e sotto gli occhi di chiunque non voglia fingere di non vedere: stiamo disincentivando una delle forme di informazione più libere della società moderna e stiamo spingendo centinaia di migliaia di “Citizen journalist” a desistere dal perseguire la propria passione e dal fare informazione.
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Fonte: IlFattoQuotidiano.it
Autore: Guido Scorza
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Articolo tratto interamente da IlFattoQuotidiano.it
28 commenti:
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... io penso: E nel mio caso che sono nulla tenente e senza reddito? Che mi prendono , il pc se non correggo in tempo?
RispondiEliminaPurtroppo hanno fatto tutto questo giro per colpire il web e l'informazione libera.
EliminaA me queste cose fanno paura! I luoghi dove la gente viene imbavagliata mi fanno paura! Pensare di non poter esprimere liberamente un opinione mi fa paura!
RispondiEliminaCiao, buona serata.
Antonella
Questo ci fa capire che la democrazia non esiste e siamo schiavi di un regime.
EliminaQuesta legge o presunta tale mi sembra... un giro di valzer o quel ballo, se non è il valzer, che ti fa fare un passo avanti e uno indietro.
RispondiEliminaL'hanno proposta... poi tolta. Ancora ripresentata per essere ritolta, ancora e ancora.
Insomma, hanno proprio scocciato , e sono educata, non puoi abbassare la guardia un attimo che eccoli lì come avvoltoi...
Ciao, teniamo duro.
Francesca
Bisogna restare in guardia.
Eliminasono daccordo con Francesca....
RispondiEliminabuona serata
Buon pomeriggio Lu.
EliminaQuesto stato(e loscrivo volutamente con la sminuscola) sembra che non ne abbia mai abbastanza di fare leggi che ci tartassano e spremano come limoni...per me è un'altra legge che alla fine mira solo a far cassa e renderci schiavi!
RispondiEliminaSiamo già schiavi.
EliminaEhi, siamo in Cina e nessuno mi ha detto nulla?? Se è così vado subito a visitare la Grande muraglia!
RispondiEliminaCiao Cavaliere, speriamo bene...
Viviamo in dittature mascherate.
Eliminaè un dato di fatto, mica una cosa che si suole dire. No no... è proprio così.
EliminaPurtroppo in futuro sarà sempre peggio.
EliminaMi tornano in mente le profetiche parole di rockefeller: "internet è utile se controllata da noi" pronunciate in un video rimosso da youtube, i tentacoli si stringono e iniziano a strozzare la libertà, è già iniziata la chiusura di alcuni blog impauriti dalle sanzioni e tutto nella più assoluta tranquillita, nè grillo, bioblu a altri grandi contestatori si fanno sentire, è iniziata la battaglia poveri contro poveri, schiavi che denunciano altri schiavi, tempi bui ci attendono e bisogna fare di necessità virtu ma non uno contro l'altro gliela facciamo ancora più facile.
RispondiEliminaBisogna unire le forze e restare compatti.
EliminaSpero non passi mai... ma in fondo già so che prima o poi arriveranno al loro fine ultime: Impedirci di pensare e comunicare. Ciao Cavaliere.
RispondiEliminaGiuste considerazioni.
EliminaOrmai non mi meraviglio più......o quasi:((
RispondiEliminaSo che hanno chiuso diversi blog molto belli!!!!
Evviva la libertà ..evviva la civiltà!!!!
Buon WE
Purtroppo inizia la moria dei blog.
EliminaNon si capisce nulla, come sempre, dobbiamo stare attenti. Grazie Cav. Buon fine settimana.
RispondiEliminaMolto attenti!
EliminaStanno passando ogni misura! E le prospettive di una nostra Rivoluzione Francese sono, purtroppo, ancora lontane...
RispondiEliminaGli italiani sono più bravi a interessarsi del gossip, che a pensare a fatti più seri.
EliminaUn caro saluto Cavaliere... non voglio dire parolacce non per paura ma perché non ne vale la pena: dobbiamo stare molto attenti...ma quando la finiranno? Saranno arrabbiati perchè si sono scoperti tanti "falsi in bilancio" e non possono più rosicchiare da quel lato ?
RispondiEliminaBuona domenica
Infatti, devono salvaguardarsi.
Eliminache notizia, non mi sembra molto giusto anche perchè un blog è amatoriale, altrimenti faremmo un sito no? Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaPurtroppo il rischio è serio.
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