lunedì 22 ottobre 2012

Cara maestra...


"Cara maestra, un giorno m'insegnavi che a questo mondo noi siamo tutti uguali, ma quando entrava in classe il direttore tu ci facevi alzare tutti in piedi, e quando entrava in classe il bidello ci permettevi di restar seduti."

Luigi Tenco



 

10 commenti:

  1. E con questa piccola frase Tenco ha raccontato tutto un modo di pensare. Fortunatamente ho avuto una maestra che ci faceva entrare anche quando entrava il Bidello e dei genitori che per prima cosa mi hanno insegnato il rispetto per tutti in uguale misura.
    Buona serata.
    Antonella

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  2. In poche parole tutta una filosofia di vita. A volte i concetti più grandi si possono esprimere molto semplicemente.

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  3. la mia di maestra era diversa...per fortuna...

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  4. Parole semplici che rispecchiano una grande verità...

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  5. dice un proverbio toscano:"Predichi bene e razzoli(ti comporti) male"ciao Cavaliere

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  6. Quelli della mia generazione ricordano la tragica scomparsa di Luigi Tenco come qualcosa di violento ed improvviso, che squarciò l'involucro convenzionale e di facciata del mondo dello spettacolo. Ricordo ancora quella fredda mattina di gennaio quando io, sedicenne, andai a svegliare mio fratello ventenne e lui non credeva alla notizia che gli davo.
    Sono passati 45 anni e quel ricordo suscita lo stesso stupore doloroso di allora.
    Questa canzone, stigmatizzando i comportamenti verso il potere, mette in crisi i valori quando si limitano al vuoto dell'esteriore e del rituale.
    Maestra è stata la mia professione, con i piccoli della scuola dell'infanzia, e mi sono sempre impegnanta affinchè il mio agire potesse riscattare quell'immagine negativa della canzone.

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  7. Ovviamente il discorso non è riferito alla categoria e fortunatamente anche la mia maestra, mi ha insegnato il rispetto per tutti.
    Queste deve essere solo un riferimento alla società in generale, che tende a essere iniqua, a seconda delle posizioni sociale ed economiche.

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  8. Non so come era la maestra di Tenco, ma ricordo ancora il mio maestro (si chiamava Taibbi) e ci tenne questa lezione: quando entra il direttore o un altro insegnante noi ci alziamo tutti per salutare, quando entra il bidello non ci alziamo; ma ricordatevi che il bidello merita lo stesso rispetto del direttore, noi non ci alziamo per il bidello perché può entrare in classe per servizio per tutte le volte che è necessario anche tante volte e saremmo costretti ad alzarci e sederci in continuazione; ma ricordatevi, ripetette ancora, che il bidello merita lo stesso rispetto del direttore. Non ho dimenticato la sua lezione.

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  9. Io sono disposto ad alzarmi, per educazione, solo se entra una donna. Mi alzerei davanti ad un religioso per rispetto della fede che rappresenta e ad un giudice perché dovrebbe rappresentare le leggi di un Paese. Per i regnanti e i capi di stato potrei farlo solo perché rappresentano il popolo di una nazione.
    Ciao buona giornata
    enrico

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  10. Come aveva colto nel segno, Tenco! Una sottolineatura che andrebbe approfondita, soprattutto attingendo a tanti esempi.

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