venerdì 12 ottobre 2012
Ci risiamo: torna l’ammazza-blog
Articolo da Il FattoQuotidiano.it
Ci risiamo. Deve essere davvero irresistibile per alcuni Parlamentari italiani la tentazione di imbavagliare il web costringendo la blogosfera al silenzio.
Non si spiega diversamente perché, ciclicamente, in Parlamento faccia capolino l’idea liberticida di assoggettare tutti i “siti informatici” all’obbligo di rettifica previsto dalla vecchia legge sulla stampa.
48 ore per procedere alla rettifica a pena di una sanzione pecuniaria a quattro zeri per i gestori di tutti i siti informatici.
E’ questo il contenuto di una pioggia di emendamenti presentati al Disegno di Legge in materia di diffamazione che il Senato sta discutendo, in questi giorni, a ritmo serrato, sull’onda emotiva del caso Sallusti.
E’ tri-partisan l’ostinata volontà di imbavagliare la Rete o, almeno, l’ignoranza dell’impatto che il provvedimento avrà sull’informazione online: Caliendo, Mugnai e Mantovani i Senatori firmatari di emendamenti in tal senso per il Pdl, Casson e Maritati per il Pd e Mura e Mazzatorta per la Lega.
Nessuno sembra capace di resistere alla tentazione.
Neppure, a ben vedere, i primi firmatari del disegno di legge, Chiti e Gasparri che, dopo averlo depositato, ci hanno ripensato, ed oggi propongono di aggiungervi anche una disposizione volta proprio ad estendere l’obbligo di rettifica a tutti i “gestori di siti informatici di natura editoriale”.
Peccato che la specifica “natura editoriale”, significhi poco o nulla, complice una disciplina dell’editoria scritta male e “ritoccata” peggio, per effetto della quale, ogni sito informatico potrebbe considerarsi avente natura editoriale e, come tale, soggetto all’obbligo di rettifica.
Sembra un autentico paradosso: il Parlamento, lavorando ad un disegno di legge a difesa della libertà di informazione, minaccia – poco conta quanto consapevolmente – di massacrare le forme più moderne e penetranti di esercizio della libertà di informazione sul web.
E’ inutile ricordare che se venisse introdotto un obbligo di rettifica, entro 48 ore, per tutti i gestori di siti informatici, il giorno dopo centinaia di migliaia di cittadini, produttori di informazione online rinuncerebbero per non correre il rischio di incappare nelle pesanti sanzioni previste per l’ipotesi di inadempimento all’obbligo di rettifica o, peggio ancora, inizierebbero a rettificare le informazioni pubblicate a prescindere dalla fondatezza o infondatezza della richiesta.
E’, importante, sventare immediatamente questo nuovo gravissimo attacco alla libertà di informazione online come, sembra, si accingono a tentare di fare i Senatori Vita e Vimercati, presentando dei contro-emendamenti.
Si vota, in Commissione Giustizia, al Senato, Martedì. Fino ad allora, l’imperativo categorico è parlare della questione il più possibile perché, almeno, nessuno, il giorno dopo, in Parlamento, possa dire che non si era accorto di quanto stava per accadere.
Di bavagli al web, nel secolo della Rete, non vogliamo più sentir parlare.
Fonte: IlFattoQuotidiano.it
Autore: Guido Scorza
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Articolo tratto interamente da IlFattoQuotidiano.it
23 commenti:
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Niente... per loro è proprio una fissazione, la libertà di pensare per gli ITALIANI è proprio contro la loro concezione di Governo...
RispondiEliminaVi prego di far girare la notizia e soprattutto uniamoci per eventuali iniziative.
RispondiEliminaPoi sono quelli che si mettono sulle barricate per uno come sallusti
RispondiEliminaE tu continua a tenerci informati.
RispondiEliminaSei molto attento.
Grazie.
Buon weekend.
E' si, ci risiamo... e come la mettiamo la libertà di informazione???
RispondiEliminaAssurdo!!!
Buon fine settimana
non e che pensano al loro vitalizio...condivido su facebook...
RispondiEliminaLa condivido anch'io.
RispondiEliminaGrazie Cavaliere.
Lara
Di nuovo? Purtroppo sono in partenza, ma almeno riesco a mettere l'immagine sul mio blog con link a questo post.
RispondiEliminaHo letto prima da Lara questo improprio uso dell'intelligenza parlamentare ... Sicuramente in Francia commettono altri ingenuità ma a tanto non sono mai arrivati. Questa credo rasenti il colmo. La libertà della rete è proprio quella di accogliere tutto e tutti. E dovrebbe rimanere così. Bonne fin de semaine cavaliere. Pierrot
RispondiEliminaMa dove vogliono portarci? Ma perchè non fanno un bel colpo di stato e via...ci chiudano la bocca per sempre tagliando le comunicazioni? Stronzi che non sono altro! Mi sono proprio stancata di questi politici di merda che votano leggi all'unanimità solo per favorire se stessi. E' ora di finirla ...ma non solo per il bavaglio ai blog, anche per il torchio al quale ci stanno sottoponendo, spremendoci fino all'ultima goggia! Mi fermo..ma non vorrei..! Grazie per l'informazione. Buona Domenica
RispondiEliminaCiao Cavaliere ci manca solo il bavaglio poi siamo a posto
RispondiEliminabuona serata.
Grazie Cav, condivido.
RispondiEliminadomani la riprendo ciao
RispondiEliminaMa, domanda: non hanno niente di più importante da fare, che pararsi il .... imbavagliando la gente? Pensassero a risolvere i problemi veri, perchè tanto chi la pensa diversamente da loro ci sarà sempre. Ognuno ha una coscienza e una testa con cui pensare, o sbaglio?
RispondiEliminaecco il link che ripete il tuo post - ciao
RispondiEliminahttp://www.lacrisi2009.com/2012/10/eccoli-di-nuovo-con-lammazzablog.html
Ciao Cavaliere, passo per un saluto ed augurarti una buona domenica....
RispondiEliminaun abbraccio alla tua famiglia
Faro' girare la notizia molto volentieri ed in girnata le dedichero' anche un post.
RispondiEliminaNon riescono a trovare altre iniziative legislative utili prima di andarsene (si spera per sempre) dal Parlamento.
RispondiEliminaCome una governatore, prima di dare le dimissioni ha fatto le ultime nomine, e un altro ha detto: "mi dimetto domani" (perché oggi devo sistemare qualche affaruccio), onorevoli e senatori hanno ancora qualche debituccio in sospeso da onorare. Sono lì per quello e in ragione di quello!
Non se ne può più! L'informazione e le opinioni devono circolare libere, senza bavagli, perchè se ci tolgono anche questa libertà siamo davvero ridotti alla schiavitù da un governo che sa solo togliere.
RispondiEliminaUn bacione da Sabrina&Luca
Dobbiamo continuare a resistere! Tienici informati...
RispondiElimina@ x tutti
RispondiEliminaRingrazio tutti per le vostre opinioni.
Ho visto tardi questo post da Beatrice di "Il sogno di Beatrice") e leggo nell'articolo che il voto era per ieri, martedi 16.
RispondiEliminaAnche se in ritardo pubblicherò anche su "Fata Confetto" un post e il link all'articol del Fatto quotidiano, allo scopo di divulgare questo allarme, in attesa di novità, speriamo positive, e di eventuali azioni collettive dei blogger interessati.
Saluti
Marilena
'gna fanno...
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