Articolo da Valori
L’Italia è un paese ad alto rischio di dissesto idrogeologico. Frane e alluvioni dovrebbero essere la nostra prima preoccupazione: la sicurezza del territorio dovrebbe essere la priorità, per l’economia e per la salvaguardia delle stesse popolazioni e dell’ambiente. A dirlo sono i dati mappati dall’Istituto Superiore per la Protezione Ambientale (Ispra) contenuti nel Rapporto sul Dissesto idrogeologico 2018, che coprono l’intero territorio nazionale. «Uno strumento per i decisori con la funzione di informare i cittadini così con risvolti importanti dal punto di vista sociale ed economico» ha sottolineato il presidente di Ispra, Stefano La Porta.
7 milioni di abitanti in territori vulnerabili
Ma come ribadito a Valori dal responsabile del rapporto di Ispra, Alessandro Trigila «il problema riguarda direttamente la maggior parte delle regioni italiane, la mappatura è completa, anche se va ulteriormente approfondita».
Nove regioni con 100% di Comuni a rischio idrogeologico
A oggi, grazie anche alla collaborazione delle Autorità di Bacino
abbiamo dati più precisi che ci dicono che in nove di esse, il rischio
idrogeologico è presente nel 100% dei comuni. Sono Valle D’Aosta,
Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Molise, Basilicata e
Calabria. Mentre l’Abruzzo, il Lazio, il Piemonte, la Campania, la
Sicilia e la Provincia di Trento hanno percentuali di comuni a rischio
tra il 90% e il 100%. «Stato e regioni devono intervenire sulla
prevenzione del rischio, così come l’informazione ai cittadini è
un’azione fondamentale» sottolinea Trigila.
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Fonte: Valori
Autore: Rosy Battaglia
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Articolo tratto interamente da Valori
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