venerdì 21 ottobre 2022

Adesso considera...



"Adesso considera un po' questi qua davanti. Hanno preoccupazioni, contano i chilometri, pensano a dove devono dormire stanotte, quanti soldi per la benzina, il tempo, come ci arriveranno... e in tutti i casi ci arriveranno lo stesso, capisci. Però hanno bisogno di preoccuparsi e d'ingannare il tempo con necessità fasulle o d'altro genere, le loro anime puramente ansiose e piagnucolose non saranno in pace finché non riusciranno ad agganciarsi a qualche preoccupazione affermata e provata e una volta che l'avranno trovata assumeranno un'espressione facciale che le si adatti e l'accompagni, il che, come vedi, è solo infelicità, e per tutto il tempo questa aleggia intorno a loro ed essi lo sanno e anche questo li preoccupa senza fine."

Jack Kerouac

Tratto da Sulla strada di Jack Kerouac


2 commenti:

  1. "LA STRADA INVISIBILE"

    Traffico del mattino
    Abbandonerei volentieri l'auto a casa
    Ma i servizi pubblici
    Latitano
    E quando ci sono
    Non sono abbastanza
    E non sono puntuali.

    Conto i Km
    Vimercate - Milano
    E ritorno
    Ogni giorno
    Per 5 giorni alla settimana

    E come ogni mattina
    Non importa a che ora parti
    Trovi sempre l'ingorgo nel solito punto

    Sembra quasi
    Un girone infernale dantesco
    La cui punizione è di essere sempre
    Immersi nel traffico in quel preciso punto lì
    Un traffico perenne ed eterno, H24.

    L'ansia di arrivare tardi al lavoro
    E la malinconia della tua solitudine
    In mezzo a tante altre solitudini
    Rinchiuse dentro gabbie di metallo
    A rischio incendio prima
    Elettrificate adesso.

    I più fortunati
    La gabbia l'hanno dorata
    Vettura con tutti gli optional
    Chi lo è meno
    Ed io sono tra quei "meno"
    È già tanto che abbia l'autoradio con cd.

    Ed allora pensi
    Pensi alla guerra
    Pensi a come già prima della guerra
    Le bollette di tutti gli Italiani salivano tantissimo
    Quasi a "riveder le stelle".

    E pensi che ha ragione Kerouac
    Questa non è vita
    È solo un dannarsi per preoccupazioni
    Forse in parte inutili
    Sicuramente pesanti e faticose.

    Pensi
    Che non sei nato per essere
    Uno schiavo da catena di montaggio
    E poi pensi
    Che già stanno arrivando gli automi
    E presto sarai libero
    Liberissimo
    Di non avere più un lavoro
    Sostituito da macchinari automatizzati
    E neanche il cameriere potrai più fare

    E pensi
    Pensi un urlo
    Che squarci questo cielo
    Plumbeo come la tua anima
    Perchè non sei felice

    Vero
    Sono fortunato
    Ho una moglie fantastica
    Un bellissimo figlio
    Ma tutti e tre siamo infelici
    E penso
    Penso
    Penso
    Cosa posso fare per cambiare tutto questo.

    Abbandonare tutto
    La soluzione sai che esiste
    Sai che è solo quella
    Ossia
    Rischiare il certo ma infelice
    Per l'incerto ma con probabilità
    Di essere felice.

    Ed allora capisci
    Che almeno in parte
    Almeno nella volontà di provarci
    La decisione di essere felici
    È nelle tue mani
    Dipende da quale strada vuoi percorrere
    Se la stessa ogni giorno
    Con le stesse vuote ma logoranti ansie
    In compagnia di altre Solitudini come la tua
    Senza coraggio di agire
    Ed incazzate solo a parole
    Oppure
    Una mai battuta
    Nemmeno tracciata sulle mappe
    Nè visibile da altri tranne che da te

    Ognuno di noi
    Ha questa scelta
    Ognuno di noi
    Ha quella strada solo sua
    Che lo potrebbe portare alla felicità
    Ma pochi la percorrono
    Perchè o si accontentano
    O nessuno ha mai detto loro che esiste
    O semplicemente
    Non se la sentono
    Perchè il prezzo da pagare
    Se non si arriva all'obiettivo
    È stato ed è alto

    Ci vuole coraggio
    Scommettere su se stessi
    E su un pizzico di necessaria fortuna
    Non è facile
    Ma a quel punto
    La scelta è solo con te stesso
    Sapendo che potresti non essere solo
    Se hai una compagna di viaggio tosta
    A percorrere quella strada solo tua
    O essere solo se nessuno
    Sarà disposto a seguirti
    O tu stesso non vorrai che ti segua.

    Ed allora la scelta
    Nella sua difficoltà nel decidere
    È però molto facile e chiara:
    Quale strada scegli?
    Quella della moltitudine
    E dell'infelicità garantita
    O quella invisibile a tutti
    Tranne ai tuoi occhi
    La Strada della probabile felicità?

    A voi la scelta
    Senza preoccuparvi di cosa sceglierete
    In fondo
    L'infelice tranquillità di un angosciante tran tran
    Può essere preferita alle Montagne Russe al Luna Park

    Ma se osate
    Se sfidate voi stessi e la sorte
    E vi impegnate alacremente
    Comunque vada
    E dovunque vi conduca
    La vostra strada invisibile
    Potrete sempre dire
    Di avere davvero vissuto
    Come volevate voi
    Ottenendo
    O avendo inseguito il vostro sogno

    DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®






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