Articolo da Zero in condotta
Nelle province di Bologna e Modena esistono ancora 28 acquedotti con tubi contenenti amianto, a servizio di 134 Comuni. Su 453 campioni analizzati, 41 sono risultati positivi per la presenza della fibra killer. Ecco alcuni dei dati forniti dall’Osservatorio nazionale Amianto (Ona), che ricorda come dal 2014 sono state eseguite bonifiche sulle condotte dell’acquedotto di Bologna e di Carpi, dove i lavori sono terminati nel 2021 con la sostituzione di 15 chilometri di condutture in cemento-amianto. Però “c’è ancora molto da bonificare- avverte l’Osservatorio- prima di tutto nelle scuole, negli ospedali e nella rete idrica. Ed è per questo motivo che è necessario attuare l’obbligo di protezione dei lavoratori, compresi quelli che lavorano nella ristrutturazione degli acquedotti”. Rispetto al passato “abbiamo dati più solidi per quanto riguarda il ruolo dell’amianto nella genesi dei tumori delle vie biliari- spiega Giovanni Brandi, professore associato in Oncologia medica dell’Alma Mater di Bologna e responsabile del programma ‘Tumori epato-biliari e pancreatici’ del Policlinico Sant’Orsola- negli ultimi tempi si è riusciti a trovare grandi quantità di fibre di amianto nel fegato, sia dei pazienti con questo tumore, sia nelle persone sane che vivono in aree altamente esposte. Grazie a ulteriori studi, tra i quali uno che pubblicheremo a breve, ci si convince sempre di più della non innocenza delle fibre di amianto ingerite con le acque”.
Fonte: Zero in condotta
Autore: redazione Zero in condotta
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La manutenzione è molto scarsa e rara.
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