Parigi: migliaia in marcia contro il carovita e l'inazione climatica

Articolo da Common Dreams

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Una marcia con la partecipazione di decine di migliaia di persone a Parigi domenica ha rappresentato una "grande convergenza" di crisi che devono affrontare l'opinione pubblica francese e il governo del presidente Emmanuel Macron, ha affermato il leader progressista Jean-Luc Mélenchon, il capo del partito di sinistra Nupes e un organizzatore della massiccia protesta.

Richiedendo maggiori investimenti nell'azione per il clima, salari più alti e un congelamento di emergenza dei prezzi di generi alimentari, affitto ed energia, le persone hanno marciato da Place de la Nation a Place de la Bastille nella parte orientale di Parigi mentre l'Assemblea nazionale lotta per passare un budget per il prossimo anno e gli scioperi alle raffinerie di petrolio dovrebbero estendersi al settore dei trasporti questa settimana.

Quattro mesi dopo che Macron ha perso la maggioranza all'Assemblea nazionale e France Unbowed ha formato una coalizione con altri partiti di centrosinistra, Mélenchon ha detto alla folla che il governo del presidente sta precipitando nel "caos".

"Se sei in difficoltà o nella miseria, è esclusivamente perché la correlazione di forze tra chi ha tutto e chi ha poco, è a favore di chi ha tutto", ha detto Mélenchon, invitando i manifestanti a "non permettersi da dividere per il colore della pelle, la religione, l'affiliazione politica o l'indifferenza".

"Un'altra vita è possibile, libera dal bottino del profitto", ha aggiunto, "Un altro mondo è possibile, libero dalla frenesia del produttivismo capitalista. Con quello che stiamo facendo oggi, stiamo progettando un nuovo Fronte Popolare".

Gli scioperi per i bassi salari nelle raffinerie hanno causato carenza di benzina e lunghe code alle stazioni di servizio, mentre l'invasione russa dell'Ucraina ha fatto salire alle stelle i costi energetici. L'inflazione è al 6% in Francia e ha spinto al rialzo i prezzi dei generi alimentari.

Il budget proposto dal governo Macron prevede la fine dei sussidi diretti per il gas e non include un aumento salariale sufficientemente ampio, secondo i critici progressisti, o una tassa sui profitti inaspettati.

Mentre France Unbowed e la coalizione che ha formato all'inizio di quest'anno si oppongono alla proposta sulla base del fatto che porterà a una maggiore austerità in un paese in cui i lavoratori stanno già denunciando la stagnazione salariale, la destra ha accusato il governo di proporre una spesa eccessiva. Il primo ministro Élisabeth Borne ha detto la scorsa settimana che l'amministrazione di Macron avrebbe "probabilmente" usato i suoi poteri costituzionali questa settimana per far approvare il bilancio senza votare, una possibilità che ha suscitato fischi dalla folla quando Mélenchon ne ha parlato domenica.

Oltre agli scioperi già iniziati, per martedì è stato indetto uno sciopero dei trasporti.

Anche i maggiori sindacati del Paese hanno indetto uno sciopero generale a partire dalla prossima settimana, una richiesta che è stata ripetuta da Mélenchon.

"Sei la forza", ha twittato dopo la protesta. "L'unità popolare è la soluzione alla crisi!"

La marcia ha fatto seguito alle proteste di massa in tutto il Regno Unito all'inizio di questo mese dalla campagna Enough is Enough sull'aumento del costo dell'energia e della vita, nonché sul "mini-budget" proposto dal governo del primo ministro conservatore Liz Truss, che includeva decine di migliaia di sterline in agevolazioni fiscali per i dirigenti con i guadagni più alti, mentre molti lavoratori hanno speso l'intero reddito mensile per alloggio, cibo e carburante.

Il governo del Regno Unito ha annullato i suoi piani per approvare il bilancio lunedì.

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Fonte: Common Dreams

Autore: Julia Conley

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Photo credit Paola Breizh caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons