lunedì 5 febbraio 2024

L'UE taglia i soldi per il sociale, ma finanzia la guerra



Articolo da L'Indipendente

Meno soldi a ricerca, sanità e lotta alla disoccupazione mantenendo i finanziamenti alla difesa e ridimensionando l’immigrazione, lasciando però intatti i fondi destinati all’Ucraina: l’Unione Europea ha approvato una revisione del bilancio da 64 miliardi, di cui solo 21 sono fondi freschi, (rispetto ai 66 iniziali della Commissione), 10,6 miliardi andranno in riallocazioni e 33 in prestiti a Kiev. Il Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 (Qfp) prevede quindi nuove risorse per solo un terzo rispetto a quanto inizialmente previsto dal gabinetto von der Leyen. A farne le spese saranno programmi di ricerca, di preparazione alle crisi dei sistemi sanitari nazionali, di ricollocazione dei lavoratori dipendenti nel territorio Ue e dei costi aggiuntivi legati ai prestiti Next Generation Eu: il piano di ripresa economica destinato ai paesi maggiormente colpiti dalla pandemia.

In fin dei conti, solo la riserva finanziaria da 50 miliardi di euro per i prossimi quattro anni per l’Ucraina è rimasta intatta rispetto ai piani iniziali: sono confermati 17 miliardi in sovvenzioni (direttamente dalle risorse aggiuntive o riallocate) e 33 miliardi di prestiti finanziati attraverso l’assunzione sui mercati finanziari. Dalla alla proposta della Commissione dello scorso giugno – che prevedeva 65,8 miliardi in nuovi contributi su 98,8 miliardi complessivi – si è arrivati a 64,6 miliardi di euro, di cui solo 21 miliardi sono nuovi fondi. I tagli hanno colpito due dei tre pilastri della revisione: sono stati portati da 12,5 a 9,6 miliardi gli stanziamenti per la sezione Migrazione e dimensione esterna mantenendo però i 2 miliardi della rubrica “Migrazione e gestione delle frontiere” per l’attuazione del Patto migrazione e asilo, mentre il capitolo Step – la piattaforma per spingere la competitività industriale dell’Unione nell’ambito di tecnologie innovative, a ridotto impatto ambientale e biotech – prevede ora solo 1,5 miliardi di euro per la difesa al posto dei 10 miliardi precedentemente pianificati per InvestEu (3), Horizon Europe (0,5), Fondo per l’innovazione (5) e, appunto, Fondo europeo per la difesa (1,5). Per Horizon, il programma che finanzia la ricerca in Europa, è stato stabilito un taglio totale di 2,1 miliardi, l’equivalente della rinuncia a circa 700 progetti scientifici. Infine, ci sono il taglio da 1 miliardo di euro (da 2,5 a 1,5) alla Riserva di solidarietà di emergenza – ovvero il fondo che mira a garantire un sostegno efficace ad un paese che deve affrontare gravi catastrofi naturali o gravi emergenze di sanità pubblica – ed il ridimensionamento del Fondo di adeguamento alla globalizzazione, ovvero lo strumento per aiutare i lavoratori dipendenti o autonomi che hanno perso il lavoro a seguito di ristrutturazioni a trovare una nuova occupazione, che è stato ridotto da 1,5 a 1,3 miliardi.

Continua la lettura su L'Indipendente


Fonte: L'Indipendente

Autore: 
Roberto Demaio 


Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.


Articolo tratto interamente da L'Indipendente


Nessun commento:

Posta un commento

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.