venerdì 16 febbraio 2024

Il Parlamento europeo ha dato il via libera alla deregolamentazione dei nuovi ogm



Articolo da GIFT – Great Italian Food Trade

Il 7 febbraio 2024 il Parlamento europeo in sessione plenaria ha adottato, con una maggioranza risicata (307 voti a favore, 263 contrari e 41 astenuti), la propria posizione sulla proposta di deregulation dei nuovi OGM (o NGTs, New Genomic Techniques).

L’Assemblea di Strasburgo ha ignorato il monito di centinaia di scienziati indipendenti, tra cui 27 premi Nobel, i quali hanno suggerito un’attenta valutazione dei rischi per gli ecosistemi e la salute pubblica. La parola va ora al Consiglio degli Stati membri.

1) Nuovi OGM, NGTs. Via libera alla deliberata immissione nell’ambiente

L’annuncio di Jessica Polfjärd (PPE, SE), relatrice del dossier in esame al Parlamento europeo, richiama i leitmotiv di Monsanto e Big Ag degli anni ‘90 del secolo scorso, quando i primi OGM vennero presentati come la soluzione ai mali del mondo invece tuttora irrisolti, a partire da ‘food security’ e crisi di reddito degli agricoltori del pianeta. (1)

Le NGTs sono fondamentali per rafforzare la sicurezza alimentare dell’Europa e rendere più verde la nostra produzione agricola. Le nuove regole consentiranno lo sviluppo di varietà vegetali migliorate che garantiranno rese più elevate, saranno resistenti al clima o richiederanno meno fertilizzanti e pesticidi’.

2) Valutazione del rischio, ad maiora

Gli eurodeputati – come già annunciato da Paolo De Castro a inizio legislatura, e poi proposto dalla Commissione europea (2,3) – perseverano nel tentativo di escludere o vanificare a priori la valutazione del rischio sui nuovi OGM. Nondimeno:

– il principio di precauzione comporta che ‘se è possibile che una determinata politica o azione possa causare danni al pubblico o all’ambiente e se non c’è ancora un accordo scientifico sulla questione, la politica o l’azione in questione non dovrebbe venire attuata’ (TFEU, articolo 191)

– i possibili pericoli per l’ambiente e la salute legati all’immissione nell’ambiente di nuovi OGM o NGTs sono già stati evidenziati da numerosi scienziati, oltreché da ANSES (Agence nationale de sécurité sanitaire de l’alimentation, de l’environnement et du travail), (4)

– nessun regolamento può derogare ai principi affermati nel TFEU (Treaty on the Functioning of the European Union) che rappresenta la base costituzionale del diritto europeo. Di cui la Commissione europea, tra l’altro, dovrebbe essere il primo garante.

2.1) NGTs di ‘categoria 1’

Le piante NGTs che sottoposte a un numero di manipolazioni generiche inferiore o pari a 20 vengono considerate ‘equivalenti’ a quelle tradizionali per dettato normativo – in difetto di alcuna base scientifica, come evidenziato da ANSES – e perciò esentate dalla valutazione del rischio. (5)

Il Parlamento Europeo ha bocciato l’emendamento che prevedeva una valutazione preliminare della sicurezza di questa categoria di OGM in ambiente interno, per escludere che le modificazioni genetiche (intenzionali e non intenzionali potessero:

– alterare la funzione dei geni e i percorsi biochimici, ovvero comportare

– un aumento dei livelli di tossine e di allergeni noti.

Sono escluse dalla ‘categoria 1’ le NBTs progettate per resistere agli erbicidi (herbicide resistant, i.e. MON 87429). (6)

2.2) NTGs di ‘categoria 2’

Le NGTs che abbiano subito più di 20 modifiche genetiche vengono invece inquadrate nella ‘categoria 2’. In questi casi, la valutazione del rischio dovrebbe seguire una ‘procedura semplificata’, rispetto agli OGM di prima generazione, per abbreviare i tempi di immissione sul mercato e immissione deliberata nell’ambiente.

Una ‘procedura semplificata’ di valutazione dei rischi si applicherà così anche ai nuovi OGM herbicide resistant, senza ovviamente considerare gli effetti di lungo termine sui sistemi agricoli. Laddove, come si è visto proprio in USA, l’abuso di glifosate ha indotto la una tossicità acuta nei sistemi agricoli (7,8).

3) Consumatori al buio

Sementi e piante NGTs di entrambe le categorie 1 e 2 dovranno venire sottoposte a tracciabilità ed etichettatura, grazie agli emendamenti presentati da alcuni eurodeputati dei gruppi Verts/ALE e S&D. Così:

gli agricoltori potranno quindi scegliere se acquistare input tradizionali o OGM

i cittadini diventeranno invece cavie ignare, poiché l’obbligo di etichettatura non è esteso agli alimenti che contengano o siano derivati da NGTs.

4) Cross-contamination, nessuna tutela

L’Assemblea di Strasburgo ha bocciato gli emendamenti che prevedevano l’obbligo, per gli Stati membri, di introdurre:

– misure adeguate per evitare la contaminazione involontaria di parti o residui di piante NGTs in altre coltivazioni e prodotti

– prescrizioni specifiche per evitare la contaminazione incrociata (i.e. fasce di rispetto tra colture NGT e non NGT)

– regole vincolanti per evitare la contaminazione incrociata nella catena alimentare

– obbligo di informazione sulle coltivazioni di NGTs, a favore degli agricoltori tradizionali e biologici che operino in aree adiacenti

– ‘un regime di responsabilità e un fondo di indennizzo basati su un regime di responsabilità estesa per produttore (EPR) per compensare gli operatori in caso di contaminazione nei campi vicini e di contaminazione causata dall’uso comune di macchinari, impianti di stoccaggio e entità di trasformazione conformemente al principio ‘chi inquina paga’ e all’approccio ‘one health’.

5) Brevetti

Gli europarlamentari hanno ipotizzato di escludere la possibilità di brevettare ‘le piante NTG, il materiale vegetale, le loro parti, le informazioni genetiche e le caratteristiche del processo in esse contenute’. Tale previsione potrà peraltro avere effetto solo se e quando verranno modificate la direttiva sulle biotecnologie e la Convenzione europea sui brevetti. Intanto:

l’agro-finanza – attraverso i quattro monopolisti globali di pesticidi e sementi (Big 4) ma anche attraverso campioni nazionali come la Federconsorzi 2 alias CAI SpA ideata dal cerchio magico di Coldiretti (9,10) – potranno aggravare la dipendenza dagli agricoltori nei loro confronti

gli agricoltori, cornuti e mazziati, si troveranno a pagare royalties anche soltanto a causa di contaminazione accidentale dei loro campi (i.e. tramite insetti impollinatori) con NGTs (sempre, ovviamente) coperte da brevetti industriali. (11)

Continua la lettura su GIFT – Great Italian Food Trade


Fonte: 
GIFT – Great Italian Food Trade


Autore: 
Dario Dongo Alessandra Mei

Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza
 Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articolo tratto interamente da GIFT – Great Italian Food Trade


2 commenti:

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.