martedì 21 novembre 2023

Comunicato Medici Senza Frontiere: attacco deliberato contro convoglio MSF



Comunicato da Medici Senza Frontiere

Un familiare di un membro del nostro staff è stato ucciso, e un altro è rimasto ferito, in un attacco contro un convoglio dell’organizzazione umanitaria che cercava di evacuare 137 persone intrappolate da una settimana a causa degli scontri intorno all’ospedale di Al Shifa, a Gaza. L’attacco è avvenuto ieri pomeriggio.

Condanniamo con la massima fermezza questa aggressione deliberata.

Il nostro convoglio, composto da cinque mezzi con il simbolo dell’organizzazione ben riconoscibile (anche sui tetti), è partito alle 9 del mattino di ieri con 137 persone, composte da membri del nostro staff palestinese e i loro familiari, tra cui 65 bambini. Il convoglio ha lasciato i locali di MSF (guesthouse, ufficio e clinica situati vicino all’ospedale Al Shifa) in direzione del sud di Gaza per raggiungere un luogo più sicuro. Dall’11 novembre queste persone erano intrappolate a causa dei combattimenti e da allora MSF ha ripetutamente chiesto una loro evacuazione in sicurezza.

Avevamo informato entrambe le parti in conflitto di questo movimento. Il convoglio ha seguito l’itinerario indicato dall’esercito israeliano e ha raggiunto la strada Salah Al Deen, insieme ad altri civili che cercavano di lasciare la zona. Dopodiché si è diretto verso l’ultimo checkpoint nei pressi di Wadi Gaza, in quel momento sovraffollato a causa dei lunghi controlli sui palestinesi da parte delle forze israeliane.

Nonostante le informazioni condivise con l’esercito israeliano, non è stato permesso al convoglio di MSF di attraversare il checkpoint per ore. Durante l’attesa, lo staff di MSF ha sentito degli spari, per paura il convoglio ha deciso di rientrare nella sede di MSF, situata a circa 7 km dal checkpoint.

Sulla via del ritorno, tra le 15.30 e le 16.00, il convoglio è stato attaccato in via Al-Wehda, vicino all’incrocio con via Said Al A’as, nei pressi dell’ufficio di MSF. Due mezzi di MSF sono stati deliberatamente colpiti, uccidendo un familiare di un membro dello staff e ferendone un altro.

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