Articolo da LifeGate
La Commissione europea ha deciso di procedere autonomamente alla concessione di una nuova autorizzazione al commercio di prodotti a base di glifosato, per ben dieci anni. In mancanza di un accordo sul tema tra gli stati membri, l’organismo esecutivo di Bruxelles ha deciso di esercitare il proprio diritto di aggirare il mancato via libera dei governi.
L’Italia si sarebbe astenuta sul glifosato
Esattamente come già capitato in occasione del primo voto del 13 ottobre, non è stato infatti possibile trovare una maggioranza qualificata tra i governi, in grado di approvare la nuova autorizzazione. Sarebbero stati necessario quindici stati su ventisette, capaci di rappresentare almeno il 65 per cento della popolazione. Ma sette Paesi, compresi Francia, Germania e Italia, si sarebbero astenuti secondo quanto indicato dalla stampa internazionale, che cita fonti diplomatiche. Ad essi si aggiungono tre governi contrari, tra i quali il Lussemburgo.
In una situazione del genere, con due tentativi di approvazione falliti, la Commissione aveva a disposizione due opzioni: accettare il fatto che non c’è una maggioranza abbastanza ampia, che si tratta quindi di una questione ancora troppo divisiva, prendere atto della mancanza di consenso e decidere perciò di ritirare il provvedimento. Oppure forzare la mano e agire motu proprio. Cosa che, appunto, ha scelto di fare.
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Fonte: LifeGate
Autore: Andrea Barolini
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Sempre peggio, che schifo sta diventando la società.
RispondiEliminaCi sono prove scientifiche dei danni che può causare sia all'ambiente che al corpo umano, ma i profitti dei pochi, ancora una volta hanno prevalso.
EliminaIo senza glifosato non mangio proprio..
RispondiEliminaDalla serie: i veleni nel piatto.
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