venerdì 24 novembre 2023

Dati allarmanti arrivano dall’indagine Istat “Stereotipi di genere e immagine sociale della violenza"



Articolo da Radio Onda d’Urto

Dati allarmanti arrivano dall’indagine Istat “Stereotipi di genere e immagine sociale della violenza”. Il 48,7% degli intervistati ha ancora almeno uno stereotipo sulla violenza sessuale. Il 39,3% degli uomini pensa che una donna possa sottrarsi a un rapporto sessuale se davvero non lo vuole e quasi il 20% pensa che la violenza sia provocata dal modo di vestire delle donne. È quanto emerge dai primi dati provvisori maggio – luglio 2023 dell’Istat.

Ulteriore preoccupazione destano le chiamate al 1522, l’help line per violenza e stalking negli ultimi due giorni, dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin: dalle 200 telefonate quotidiane si è arrivati alle 400 con picchi tra 450 e 500 se si considerano anche quelle fatte con chat ed App. A dirlo è Arianna Gentili, responsabile del servizio pubblico promosso dalla presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità. Oltre alle adolescenti, sono aumentate le richieste da parte dei genitori, in particolare dalle mamme, preoccupati per le figlie dopo il caso di Giulia Cecchettin. “Di solito questo boom di telefonate – sottolinea la responsabile del 1522 – lo tocchiamo tra il 24/25 e 26 novembre per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Quest’anno l’eco mediatico del femminicidio di Giulia ha fatto anticipare il picco. E questo perchè in tante si sono identificate nella sua situazione. Giulia era una ragazza normale e come lei tante ragazze hanno lasciato il fidanzato e si ritrovano nella sua situazione”.

Intanto il governo Meloni destina solo il 13%, dei fondi antiviolenza, ad interventi di prevenzione. E’ quanto sottolinea il rapporto “Prevenzione Sottocosto” ActionAid. Il rapporto ricorda alcuni dati: “In 10 anni i fondi stanziati con la “Legge sul femminicidio” (119/2013) sono aumentati del 156%, ma il numero delle donne uccise da uomini è rimasto invariato nel tempo. Il maggior incremento di risorse (+65%) è stato registrato tra il 2020 e il 2023: sono stati impegnati circa 248 mln di euro. L’81% delle risorse è stato destinato soprattutto a interventi di protezione per rispondere alle esigenze di donne che hanno già subito violenza.

Continua la lettura su Radio Onda d’Urto 

Intervento audio su Radio Onda d’Urto 


Fonte: Radio Onda d’Urto 

Autore: redazione Radio Onda d’Urto

Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia.


Articolo tratto interamente da Radio Onda d’Urto 


2 commenti:

  1. Molti social come tumblr e Pinterest sono pieni di post che mostrano pistole, violenza, ragazze strozzate, e non oso immaginare su tik tok, che è usato dai più giovani. Credo che nei social si dovrebbe segnalare ed eliminare tutto questo schifo. Persino su Wattpad c'è pure gebte, ragazzini, che s'ispira ai criminali di Gomorra e Mare Fuori. Purtroppo i ragazzini sono proprio schiavi di tali modelli mediatici.

    RispondiElimina

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.