lunedì 27 novembre 2023

L’Ue criminalizza il danno ambientale “paragonabile all’ecocidio”



Articolo da Mašina

Questo articolo è stato tradotto automaticamente. La traduzione rende il senso dell’articolo, tuttavia consigliamo di leggere il testo originale su Mašina

L'Unione Europea è diventata il primo organismo internazionale a criminalizzare i gravi danni ambientali "paragonabili all'ecocidio", scrive il Guardian.

I legislatori dell’UE hanno concordato il 16 novembre di inasprire la direttiva sui crimini ambientali del blocco, che punisce i casi più gravi di distruzione degli ecosistemi, compresa la perdita di habitat e il disboscamento illegale. La direttiva sui crimini ambientali sarà adottata formalmente in primavera, e gli Stati membri avranno poi due anni per introdurla nella legislazione nazionale, scrive il quotidiano britannico.

Il testo non contiene la parola “ecocidio”, ma nel preambolo si afferma che si intende criminalizzare “casi paragonabili all'ecocidio”. Si riferisce ad attività che causano danni diffusi, significativi, irreversibili o a lungo termine a ecosistemi, habitat o qualità dell’aria, del suolo o dell’acqua grandi o importanti.

La definizione contenuta nella direttiva si basa sulla definizione di ecocidio sviluppata nel 2021 da una commissione internazionale di esperti legali. La definizione è destinata principalmente all'uso nella legislazione internazionale, ma è adottata anche da quelle nazionali.

Le attività da criminalizzare includono l’estrazione dell’acqua, il riciclaggio e l’inquinamento delle navi, l’introduzione e la diffusione di specie esotiche invasive e la riduzione dello strato di ozono. Comprenderà anche le attività per le quali esistono licenze se le licenze sono state ottenute con frode o in modo corrotto.

Si sottolinea però che la direttiva non copre la pesca, le frodi sul mercato del carbonio e l'esportazione di rifiuti tossici verso i paesi in via di sviluppo. Inoltre, non si estende ai reati commessi al di fuori dell’UE per conto di società dell’UE.

"La legge introduce nuove sanzioni, dalla pena detentiva per i privati ​​all'esclusione dall'accesso ai fondi pubblici per le imprese. Gli stati membri potranno anche scegliere se introdurre sanzioni pecuniarie per le aziende in base ad una percentuale del loro fatturato (fino al 5% a seconda del reato) o importi fissi fino a 40 milioni di euro (35 milioni di sterline)", afferma il Guardian.

L'accordo è il risultato di diversi mesi di negoziati tra il Consiglio europeo, la Commissione e il Parlamento, nonché di una campagna della società civile, tra le cui organizzazioni spicca Stop Ecocide International.

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Fonte: Mašina

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Articolo tratto interamente da Mašina


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