lunedì 26 novembre 2018

Manifestazione a Roma contro la violenza sulle donne

WDG - March for Elimination of Violence Against Women in Rome (2018) 9

Articolo da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

Roma, domenica 25 novembre 2018

Secondo gli organizzatori, circa 150 mila persone hanno partecipato a Roma per la terza marcia organizzata dall'associazione Non Una Di Meno per la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e contro il decreto Pillon. Dall'appuntamento delle ore 14 in Piazza della Repubblica, il corteo si è diretto verso Piazza dei Cinquecento (Stazione Termini), poi Via Cavour, Piazza dell’Esquilino, Piazza di Santa Maria Maggiore, Via Merulana, Largo Brancaccio, Via dello Statuto, Piazza Vittorio Emanuele II, Via Emanuele Filiberto, fino alla destinazione finale in Piazza di Porta San Giovanni. Tra i partecipanti, l'ex presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini.

Il 25 novembre di ogni anno ricorre la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, ricorrenza istituita attraverso la risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite. La data fu istituzionalizzata in seguito alla scelta di un gruppo di donne attiviste che si erano riunite nel 1981 a Bogotà nell'Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi per ricordare il brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, e il loro impegno nel contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo.

Nel periodo giugno – luglio 2018, l'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), insieme alle associazioni ed in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità (DPO) presso la Presidenza del Consiglio, le Regioni e il Consiglio Nazionale della Ricerca (CNR – IRRPS), ISTAT ha condotto per la prima volta una ricerca sui centri antiviolenza ed i centri antirifugio e sta progettando indagini sui servizi offerti e l'utenza accolta.

Gli ultimi dati raccolti sottolineano che nel 2017, 49.152 donne hanno chiesto aiuto ai centri anti-violenza. Di queste il 63,7% hanno figli (minorenni in più del 70% dei casi) e il 27% sono cittadine straniere. Per oltre 29 mila di loro è iniziato un percorso di uscita dalla violenza.

Circa 4.400 figure professionali (sopratutto avvocate, psicologhe e operatrici di accoglienza) hanno lavorato presso i centri antiviolenza nel 2017, 56,1% di queste impegnate esclusivamente in forma volontaria.

Ai centri antiviolenza oggetto dell’indagine Istat si aggiunge l’offerta di 89 centri censiti dal Consiglio Nazionale della Ricerca (CNR – IRRPS). Sono centri che non rispettano i criteri dell’Intesa ma sono presenti nell’archivio del servizio di pubblica utilità 1522.

Presso questi servizi/centri, 1.024 operatrici e operatori (per il 68% volontarie/i) sono impegnati nel offrire supporto a 3.755 donne che hanno iniziato un percorso di uscita dalla violenza: 958 le straniere (il 25,5% del totale) e 2.224 le madri con figli minori (pari al 59%).

In occasione della giornata del 25 novembre, nelle sedi aziendali Rai di Viale Mazzini, via Teulada, via Asiago, negli Studi Fabrizio Frizzi (ex Dear) e a Saxa Rubra sono state posizionate cinque panchine rosse - fornite dal CPTV di Roma e dipinte dal Maestro Gennaro Scarpellino, dalle decoratrici Michela Cirino e Laura Segatori e da due classi di scuole romane - per esprimere solidarietà e vicinanza alle vittime. Per sensibilizzare sul tema della violenza sulle donne, altre panchine rosse erano state già installate nelle sedi Rai di di Via Verdi e Via Cavalli a Torino o collocate negli parchi pubblici, nelle università e nei posti di lavoro sul territorio nazionale.

Fonte: Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto 

Autori: vari

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Articolo tratto interamente da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto 


Photo credit Camelia.boban [CC BY-SA 4.0], from Wikimedia Commons

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