Articolo da Pressenza
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Donne, nativi e omosessuali sono gli elementi che spiccano nelle elezioni di ieri negli Stati Uniti. Si distinguono per essere rappresentanti delle minoranze e per aver fatto la storia nella politica mondiale.
Più di 38 milioni di persone hanno votato ieri alle elezioni del Congresso degli Stati Uniti. Questo numero elevato ha portato con sé trionfi che rompono con i modelli tradizionali della politica statunitense e valorizzano le minoranze che saranno rappresentate alla Camera e al Senato.
Senza dubbio, la diversità e i nuovi nomi sono stati i vincitori della giornata elettorale. La prima cosa che salta all’occhio è l’aumento del numero di donne elette; non se ne erano mai presentate così tante. Oltre alle donne, diverse minoranze hanno conquistato dei seggi: rappresentanti indigeni e il primo candidato apertamente gay faranno parte del processo decisionale politico statunitense.
Ecco alcuni personaggi promettenti:
Ayanna Pressley, la prima deputata afroamericana del Massachusetts
Pressley fa parte dell’ala progressista del Partito Democratico e si è fatta notare quando ha battuto alle primarie Michael Capuano, un politico con vent’anni di presenza al Congresso. Da allora il suo trionfo è stato certo e Ayanna ieri è diventata la prima deputata di colore del Massachusetts. “Quando avremo equità, giustizia e uguaglianza per tutti, allora farò un discorso della vittoria”, ha detto Pressley.
Alexandria Ocasio-Cortez, la donna più giovane mai arrivata al Congresso
Alexandria ha 29 anni ed è stata incoronata ieri come la più giovane deputata nella storia degli Stati Uniti. Si definisce una “socialista democratica”. Sostiene il salario minimo di 15 dollari all’ora, l’abolizione della legge sull’immigrazione, l’ampliamento della copertura sanitaria e le lezioni pubbliche e gratuite nei college e nelle università. Promette inoltre di combattere il cambiamento climatico e l’aumento dei costi degli alloggi a New York. Esattamente un anno fa faceva la cameriera in un ristorante messicano e oggi è una delle figure emergenti più importanti del Partito Democratico. “Un mondo migliore è possibile”, ha detto, chiudendo il suo discorso.
Jared Polis, il primo governatore omosessuale
Il democratico Jared Polis, 43 anni, è diventato il primo uomo apertamente gay a conquistare la carica di governatore, sconfiggendo in Colorado il repubblicano Walker Stapleton con il 51,46% contro il 45% dell’avversario repubblicano con l’82% dei voti scrutinati.
Polis è stato chiaro sul suo orientamento sessuale durante la campagna, citandolo spesso nelle sue critiche al presidente Donald Trump. È la prima volta nella storia degli Stati Uniti che un candidato dichiara di essere omosessuale prima di essere eletto. “Sono onorato di rappresentarvi come il primo governatore apertamente omosessuale nella storia di questo paese”, ha detto dopo il trionfo.
Autore: Diario Clever
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Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.
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Articolo tratto interamente da Pressenza
Sono vittorie importanti e significative in quanto simboleggiano un risveglio della società civile. Certo ora i Democratici USA devono continuare su questa strada e non candidare tromboni centristi o altri della famiglia Clinton casomai ce ne fossero rimasti...
RispondiEliminaMolte candidate hanno affrontato temi spesso dimenticati.
EliminaIl mondo sta cambiando velocemente, sotto questi profili :)
RispondiEliminaMoz-
Sono novità positive.
EliminaCambiamenti interessanti provenienti dal Nuovo Mondo
RispondiEliminaUna speranza per il futuro.
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