mercoledì 7 novembre 2018

Sabato 10 novembre manifestazione nazionale contro il razzismo




Articolo da Cronache di ordinario razzismo

Sabato 10 novembre è in programma la manifestazione nazionale “Uniti e solidali contro il Governo, il razzismo e il Decreto Salvini“. L’appuntamento è a Roma, alle ore 14, in piazza della Repubblica. Questa giornata sarà un’occasione per reagire all’escalation razzista che sta investendo l’Italia e per dimostrare che esiste un’Italia diversa, che ha a cuore i diritti e le libertà di tutte e tutti.
Si manifesterà in maniera pacifica, solidale, accogliente e plurale. Questi i punti principali:
  • Il ritiro immediato del Decreto immigrazione e sicurezza varato dal governo. NO al disegno di legge Pillon.
  • Accoglienza e regolarizzazione per tutti e tutte.
  • Solidarietà e libertà per Mimmo Lucano! Giù le mani da Riace e dalle ONG.
  • Contro l’esclusione sociale.
  • No ai respingimenti, alle espulsioni, agli sgomberi.
  • Contro il razzismo dilagante, la minaccia fascista, la violenza sulle donne, l’omofobia e ogni tipo di discriminazione.

A sancire l’importanza dell’unità e della solidarietà l’hashtag scelto per la manifestazione è #indivisibili, la traduzione in italiano di “Unteilbar”, la parola chiave usata a Berlino lo scorso 13 ottobre, con l’auspicio che anche a Roma si riversino nella strade una marea di persone.

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Fonte: Cronache di ordinario razzismo

Autore: redazione Cronache di ordinario razzismo

Licenza: Licenza Creative Commons
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Articolo tratto interamente da Cronache di ordinario razzismo  



3 commenti:

  1. La maggioranza degli italiani non ha votato questo Parlamento, basta guardare i numeri e gli astenuti.
    L'Italia inseme ad altri Paesi europei, non rispetta delle convezioni internazionali. Questa manifestazione difende diritti, spesso calpestati e ignorati.

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  2. Anche lasciare annegare le persone in mare è contro la legge. La nostra Costituzione non parla di discriminazioni, come mai si cerca sempre di scavalcarla?

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  3. Io come libero cittadino ho diritto di esprimere la mia opinione. Voglio ricordare che in Italia una dittatura già si è vista, sempre perché le persone erano costrette ad allinearsi. Questo discorso non vale solo per l'Italia, ma anche per l'Europa, molto più propensa ad aiutare i potenti e poco la povera gente.

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