venerdì 30 novembre 2018

Ungheria: la criminalizzazione dei senzatetto



Articolo da East Journal

Lo scorso 15 ottobre è entrato in vigore in Ungheria un emendamento del codice penale che prevede sanzioni severe, tra cui anche l’arresto e l’incarcerazione, per chi dorme o staziona abitualmente nei luoghi pubblici. La decisione del governo guidato da Viktor Orbán si scaglia contro le condizioni di vita già precarie dei cittadini magiari che vivono in strada. Secondo stime recenti, in Ungheria i senzatetto sono circa 30.000, lo 0.3 % della popolazione totale. Un esercito di donne e uomini che si concentra per un terzo nella capitale del paese, Budapest. Nella città danubiana, come in molte altre capitali europee, i senzatetto sono infatti una presenza costante tra le vie del centro.

Le tappe dell’azione governativa contro la povertà 

La scelta del partito del premier, FIDESZ, porta a compimento un processo di criminalizzazione della povertà che Orbán ha avviato nel 2011 con la legge sui reati minori, successivamente cancellata dalla Corte Costituzionale, che inseriva fra i reati quello di utilizzare lo spazio pubblico come rifugio. Questo processo ha poi raggiunto un’altra tappa fondamentale nel 2013, quando, grazie all’approvazione della nuova Costituzione, i governi locali hanno acquisito il potere di emanare ordinanze dirette contro i clochard.

Il governo ha giustificato le nuove sanzioni facendo appello ai 19.000 posti letto presenti negli alloggi messi a disposizione dallo stato. Secondo l’associazione A Város Mindenkié (AVM – La città è per tutti), che dal 2009 si batte per l’attuazione di politiche abitative inclusive e popolari in Ungheria, questi dati non hanno una fonte attendibile mentre il numero di posti letto disponibili è fermo da anni a 11.000 unità.


Nei giorni precedenti l’entrata in vigore dell’emendamento, la polizia ha distribuito dei volantini di avvertimento e pattugliato le zone dove si concentrano baracche e ripari di fortuna di molti senzatetto. I membri dell’associazione AVM denunciano che durante i mesi invernali le strutture di ospitalità statali presenti nella capitale non riescono ad accogliere tutte le richieste, andando in sovraffollamento. Il risultato di questa azione governativa costringerà quindi molti senzatetto ad abbandonare le zone centrali, marginalizzandoli ulteriormente senza risolvere i loro problemi.

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Articolo tratto interamente da East Journal


4 commenti:

  1. Mammamia, dove andremo a finire? Che tristezze.
    sinforosa

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  2. Ma questi poveri senzatetto, dove dovrebbero andare a finire ? Probabilmente ci vorrebbero più strutture per accoglierli, se non possono stare all'aperto. Anche perchè, col freddo di adesso ci vorrebbero più ricoveri di sicuro. Saluti e buon dicembre.

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