Articolo da Openpolis
- L'abusivismo edilizio in Italia si è diffuso soprattutto tra gli anni '50 e '60 ed è stato fatto poco per rimediare ai danni.
- Ancora oggi è una realtà: nel 2021 sono costruite 15,1 case illegali ogni 100 autorizzate.
- La Campania è la regione più colpita da questo fenomeno (49 ogni 100 regolari).
- Secondo Legambiente, nel 2021 sono più di 9mila i reati accertati di abuso edilizio.
- Mentre gli arresti sono stati appena 33.
L’abusivismo edilizio, nella forma di nuove costruzioni o di ampliamento di edifici già esistenti, è purtroppo un fenomeno caratteristico del nostro paese. Oltre a danneggiare la cultura della legalità e quindi il vivere civile, esso favorisce lo sfruttamento dei lavoratori e il proliferare della criminalità organizzata. Ma anche la compromissione del territorio, causando il degrado del paesaggio. Per questo è anche una questione di interesse ambientale.
L’abusivismo edilizio in Italia, una questione storica
Intorno agli anni ’50 e ’60 il nostro paese, che era ancora prevalentemente rurale, ha registrato una immensa espansione edilizia e un rapido processo di industrializzazione. Questo fenomeno ha favorito il ricorso all’abusivismo, che rispondeva, dal punto di vista di costi e tempistiche, alle nuove esigenze. Si trattava infatti di abitazioni a costo molto più basso rispetto a quelle legali, la cui costruzione evitava le procedure standard, sfruttando però il lavoro in nero. Per lo più, l’abusivismo era in mano alla criminalità organizzata.
Lo stato non è mai riuscito a debellare realmente il fenomeno, che a oggi rimane molto forte in varie aree del nostro paese. È questa la denuncia di Legambiente che negli anni si è occupata molto del fenomeno dell’abusivismo edilizio. Inoltre, non ha preso le misure necessarie per punire i responsabili e demolire le case illegali. Anzi le ha regolarizzate con le due sanatorie edilizie del 1985 e del 1994 e poi con un terzo condono risalente al 2003.
Si è provato, con il Dl semplificazioni (120/2020) a risolvere il problema dell’inerzia delle amministrazioni comunali in fatto di demolizioni, facendo passare la prerogativa nelle mani dello stato centrale (specificamente, delle prefetture). Tuttavia, come rileva Legambiente, poco tempo dopo una circolare interpretativa ha minimizzato l’efficacia della norma, restringendo l’ambito d’azione dei prefetti ai soli abusi edilizi accertati dopo l’entrata in vigore della legge ed escludendo inoltre tutte le ordinanze su cui sia pendente un ricorso.
La situazione oggi
Secondo i dati provvisori Istat, raccolti nel rapporto Bes (benessere equo e sostenibile), ancora nel 2021 sono ancora molte le residenze costruite illegalmente.
15,1 le costruzioni abusive per ogni 100 autorizzate in Italia nel 2021.
La situazione appare estremamente eterogenea da regione a regione. Il sud del paese in particolare è fortemente vessato dal problema dell’abusivismo edilizio.
In Campania la maggiore incidenza di abusivismo edilizio
Legambiente, nell’ambito del suo progetto No Ecomafia, che traccia l’attività della criminalità nell’ambito ambientale, segue il fenomeno dell’abusivismo edilizio, registrando a livello territoriale il numero di reati commessi, di persone denunciate, di sequestri e di arresti.
9.490 i reati accertati di abuso edilizio registrati da Legambiente in Italia nel 2021.
Una cifra che sale a 11.490 se consideriamo tutti i reati prima dell’accertamento. Dal 2009, la data in cui Legambiente ha avviato il suo monitoraggio, questo dato è gradualmente aumentato di anno in anno. Tuttavia, non si può dire lo stesso del numero di sequestri né degli arresti.
Nel 2021 solo 33 persone sono state arrestate per abusivismo edilizio
Negli ultimi 20 anni il numero di sequestri ha avuto un andamento oscillante, mentre gli arresti sono aumentati solo lievemente e anch’essi in modo discontinuo. Analizziamoli in rapporto al numero di persone denunciate, anno per anno.
Fonte: Openpolis
Autore: redazione Openpolis
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Articolo tratto interamente da Openpolis
L'abusivismo è diffuso in tutta Italia, spesso lo si ricorda, dopo le tragedie.
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