martedì 14 febbraio 2023

A Madrid si protesta contro lo smantellamento del sistema sanitario regionale


Articolo da CTXT

Questo articolo è stato tradotto automaticamente. La traduzione rende il senso dell’articolo, tuttavia consigliamo di leggere il testo originale su CTXT

Un milione di persone, secondo l'organizzazione -250.000 secondo la delegazione del governo-, hanno manifestato domenica 12 febbraio per chiedere al governo di Isabel Díaz Ayuso di fermare la sua offensiva di privatizzazione contro la sanità di Madrid. La marcia ha avuto un afflusso massiccio che supera la altrettanto massiccia manifestazione cittadina – con una partecipazione di 670.000 persone secondo l'organizzazione – che lo scorso 13 novembre ha percorso le strade della capitale in difesa della qualità della sanità pubblica. 

Lo slogan "Madrid si alza e chiede sanità pubblica e soluzioni al Piano di cure primarie" mostra la centralità delle cure primarie in queste proteste, obiettivo principale dello smantellamento neoliberista del PP.

L'appello, articolato in quattro "colonne" confluite in Plaza de Cibeles, è stato ampiamente diffuso da personalità non solo della sfera politica, ma anche della cultura, come l'attore Antonio de la Torre o il cantante Luis Pastor .

Il Comune, in mano al PP, ha tagliato le telecamere di Cibeles per impedire la diffusione delle immagini. Nonostante tutto, i social network si sono riempiti di fotografie e video che dimostrano il successo del concentramento, che ha superato le cifre dei 13N cortei.

Gli slogan si sono concentrati soprattutto su Díaz Ayuso come rappresentante dell'offensiva neoliberista. La presenza di "Pinocha", un ninot (tradizionale bambola fallas valenciana) del presidente regionale dal naso esageratamente grande, è stata accompagnata da canzoni come "Ruiz Escudero, dov'è il denaro? Ayuso ce l'ha, pagando i toreri”.

Luis, del Movimento dell'Assemblea dei Lavoratori della Sanità, afferma che dopo quasi tre mesi di sciopero “le cose vanno peggio. L'unica cosa che hanno offerto [ai medici] è di fare gli straordinari nel pomeriggio". Ana Rosa Encinas, medico, lamenta la mancanza di soluzioni: "Non voglio più ore, non voglio più soldi, voglio più tempo per paziente".

Di fondamentale importanza è stata invece l'assistenza primaria, e il manifesto letto su Cibeles ha espressamente richiesto un aumento dei finanziamenti per questa specialità fino al 25% della spesa sanitaria (attualmente Madrid stanzia il 10,6%, il numero più basso del Paese).

CTXT è stato presente attraverso il microfono di Willy Veleta, che ha coperto la dimostrazione nel seguente thread.

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Fonte: CTXT

Autore: Willy Veleta

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Articolo tratto interamente da CTXT

Video credit CTXT caricato su YouTube


2 commenti:

  1. Purtroppo anche in Italia a causa delle lunghissime liste d'attesa del sistema sanitario, le persone affette da patologie gravi, sono costrette a rivolgersi al privato. Quando ci si ammala diventiamo più fragili e l'attesa non è per niente d'aiuto.

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    1. Bisogna rafforzare la sanità pubblica, le lunghe liste d'attesa si possono snellire.

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