"A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere, più o meno consapevolmente, che "ogni straniero è nemico". Per lo più questa convinzione giace in fondo agli animi come una infezione latente; si manifesta solo in atti saltuari e incoordinati, e non sta all'origine di un sistema di pensiero. Ma quando questo avviene, quando il dogma inespresso diventa premessa maggiore di un sillogismo, allora, al termine della catena, sta il Lager. Esso è il prodotto di una concezione del mondo portata alle sue conseguenze con rigorosa coerenza: finché la concezione sussiste, le conseguenze ci minacciano. La storia dei campi di distruzione dovrebbe venire intesa da tutti come un sinistro segnale di pericolo."
Primo Levi
citazione molto bella.
RispondiEliminaBuona domenica.
EliminaViviamo dove il nemico è anche il vicino di casa. Figuriamoci il losco figuro che proviene dall'altro e e non sappiamo neanche se è vaccinato. Siamo fatti così, poi andiamo a Messa e preghiamo.
RispondiElimina👍
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