Er Caffè del Progresso
è una bottega bassa, così scura
ch’ogni avventore è l’ombra de se stesso.
Nessuno fiata. Tutti hanno paura
de di’ un pensiero che nun è permesso.
Perfino la specchiera,
tutt’ammuffìta da l’ummidità,
è diventata nera
e nun rispecchia più la verità.
Io stesso, quanno provo
de guardamme ner vetro,
me cerco e nun me trovo…
Com’è amaro l’espresso
ar Caffè der Progresso!
Trilussa
Bellissimo Trilussa, non ci si stanca mai di leggerlo ed è sempre attuale.
RispondiEliminaVersi significativi.
EliminaSimpatico Trilussa, ma è più bravo Gioacchino Belli.
RispondiEliminaDue grandi autori.
Eliminabella
RispondiElimina👍
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