sabato 23 marzo 2024

Orangutan in pericolo: la deforestazione nel Borneo minaccia il loro habitat



Articolo da Salva le Foreste

Nel corso dell'ultimo decennio, la deforestazione in Indonesia era significativamente diminuita, anche nei settori della carta e dell'olio di palma. Ma ora, secondo una recente analisi satellitare, la deforestazione guidata dalla domanda di materie prime sta tornando in auge in Indonesia. PT Mayawana Persada è un'impresa che gestisce una concessione per la produzione di pasta di legno però produzione di cart,a nella provincia di West Kalimantan, sull'isola del Borneo, sta guidando la nuova ondata di deforestazione in Indonesia. Un nuovo rapporto fornisce le prove che queste aziende sono collegate a Royal Golden Eagle, un gruppo aziendale controllato da Sukanto Tanoto che possiede la seconda grande azienda cartaria in Indonesia: APRIL.

Oggi, una coalizione di organizzazioni ambientaliste ha pubblicato il rapporto Deforestation Anonymous che fa luce sull'allarmante ripresa della deforestazione in Indonesia, guidata dalla PT Mayawana Persada nel Borneo indonesiano. Le prove presentate nel rapporto documentano il più vasto caso di deforestazione attualmente in corso tra tutte le aziende produttrici di legno o di palma da olio in Indonesia. Negli ultimi tre anni, la PT Mayawana Persada, che gestisce una concessione forestale nella provincia indonesiana del Kalimantan occidentale, sull'isola del Borneo, ha disboscato oltre 33.000 ettari di foresta pluviale, un'area grande quasi la metà di Singapore.

Il rapporto rivela come il caso di Mayawana fa parte di un ampio trend che vede le aziende utilizzare strutture societarie complesse, che coinvolgono giurisdizioni segrete offshore per continuare a disboscare le foreste tropicali. Questa deforestazione ha distrutto l'habitat degli oranghi del Borneo e di altre specie a rischio e ha catalizzato un conflitto tra l'azienda e una comunità indigena Dayak.

"Oltre 55.000 ettari di foresta pluviale rimangono nella concessione di Mayawana, rendendola un banco di prova fondamentale per gli sforzi di controllo della deforestazione in Indonesia", ha dichiarato Hilman Afif di Auriga Nusantara, una delle associazioni ambientaliste che ha co-pubblicato l'indagine. "Tuttavia, l'opaca struttura proprietaria dell'azienda rende difficile capire chi debba essere ritenuto responsabile delle sue attività distruttive".

Mayawana è di proprietà di una catena di holding che porta alle giurisdizioni segrete delle Isole Vergini Britanniche e delle Samoa, nessuna delle quali richiede che i nomi degli azionisti siano resi pubblici. "Questa complessa struttura societaria, in effetti, nasconde il proprietario o i proprietari effettivi della società e può metterli al riparo dai rischi legali e di reputazione derivanti dalla distruzione di vaste aree di foresta tropicale", ha dichiarato Arie Rompas di Greenpeace Indonesia.

Nel caso di Mayawana, i documenti aziendali, i collegamenti con la gestione operativa e la catena di approvvigionamento indicano che l'azienda è collegata al Royal Golden Eagle Group (RGE). RGE è un produttore globale di cellulosa, carta, imballaggi, tissue, viscosa e olio di palma, ed è il conglomerato madre di APRIL, Asia Symbol, Sateri, Apical e Asian Agri. Nel 2015, RGE - e diverse sue controllate, tra cui APRIL - ha avviato una politica di "deforestazione zero" nella sua catena di approvvigionamento. Tra gli acquirenti dei prodotti di RGE ci sono alcuni dei più grandi marchi di moda, produttori di beni di consumo e rivenditori di massa del mondo, molti dei quali fanno dichiarazioni di sostenibilità ai clienti sul fatto che non causano la distruzione delle foreste pluviali o danneggiano le comunità. Queste dichiarazioni di sostenibilità sono ora messe in discussione dalla continua deforestazione di Mayawana nel Borneo.

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Fonte: Salva le Foreste


Autore: redazione Salva le Foreste

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Articolo tratto interamente da 
Salva le Foreste


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