venerdì 22 marzo 2024

I giovani sono meno felici rispetto alle generazioni precedenti


Articolo da  Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile - ASviS

Tra i millennials la soddisfazione per la propria vita diminuisce con ogni anno di età, per i boomer accade l’opposto. Finlandia nazione più felice al mondo, Italia 41esima. In aumento la disuguaglianza globale della felicità.

Per il settimo anno consecutivo la Finlandia si conferma la nazione con il più alto livello di felicità, ma preoccupano le disuguaglianze in giro per il mondo: le differenze sociali ed economiche, che crescono per gruppi e per fasce di età, minano il benessere e la felicità di intere popolazioni. La “disuguaglianza globale della felicità”, così viene definita dal Rapporto, è infatti aumentata di oltre il 20% negli ultimi dodici anni.

Si tratta di uno dei messaggi chiave lanciati oggi (20 marzo) dal World Happiness Report 2024, in occasione della giornata dedicata dall'Onu alla felicità. Redatto da un team di ricercatori, i risultati dello studio si basano sui dati del sondaggio mondiale condotto dalla società Gallup, analizzati da alcuni dei principali esperti di benessere a livello mondiale, tra cui Jeffrey Sachs, John Helliwell e Richard Layard.

"L'ampia copertura nazionale e le indagini annuali del sondaggio Gallup forniscono una fonte di dati senza eguali sulla qualità della vita in tutto il mondo. Ora ci sono abbastanza anni di dati, a partire dal 2006, per consentirci di separare plausibilmente età e modelli generazionali per la felicità – ha dichiarato John Helliwell, professore della University of British Columbia -. Abbiamo trovato alcuni risultati piuttosto sorprendenti. Esiste una grande varietà tra i Paesi per quanto riguarda la felicità relativa delle popolazioni più giovani, più anziane e di quelle intermedie. Quindi le classifiche globali della felicità sono piuttosto diverse per i giovani e gli anziani, in una misura che è cambiata molto negli ultimi dodici anni”.

I risultati sulla felicità per fasce d’età

Per la prima volta, dunque, il Rapporto sulla felicità 2024 presenta una serie di contributi selezionati per fasce d’età, che in molti casi differiscono notevolmente dalla classifica generale (basti pensare che la Finlandia non sarebbe in testa alla classifica se venisse esclusa la classe compresa tra i 30 e i 60 anni di età).

Per quanto riguarda i giovani tra i 15 e i 24 anni, si dicono più soddisfatti della propria vita rispetto ai più anziani, ma questo è vero se viene analizzata la situazione in generale. Andando infatti nello specifico, i risultati dello studio ci dicono che dal 2019 a oggi il benessere dei ragazzi compresi in questa fascia di età è diminuito in diverse parti del mondo, tra cui Europa occidentale, Medio Oriente, Nord Africa, Asia meridionale e Nord America.

La Lituania risulta in cima alla lista per i bambini e i giovani sotto i 30 anni, mentre la Danimarca è la nazione più felice al mondo per quelli di età pari o superiore a 60 anni. Confrontando le generazioni, i nati prima del 1965 sono, in media, più felici di quelli nati dal 1980. Tra i millennials (i nati tra il 1980 e il 1994), la soddisfazione per la propria vita diminuisce con ogni anno di età, mentre tra i boomer (i nati tra il 1946 e il 1964) accade l’esatto opposto: più passano gli anni e più si dicono soddisfatti.

Lo studio analizza anche l’impatto della pandemia. Dalla valutazione emerge che i millennials e la generazione z (i nati tra il 1996 e il 2010) si sono dimostrate le due categorie più propense ad aiutare gli altri nei momenti del bisogno. Le donne dichiarano invece una minore soddisfazione di vita rispetto ai maschi intorno ai 12 anni, un divario che si allarga tra i 13 e i 15 anche grazie agli effetti della pandemia che ha amplificato pure questo tipo di disuguaglianza. 

Felicità: la classifica generale

Come si evince dalla figura 2.1, nei primi 10 posti della classifica basata sul biennio 2021-2023 ci sono otto Paesi europei. Dopo la Finlandia, come detto ai vertici della graduatoria, al secondo posto troviamo la Danimarca, seguono Islanda, Svezia e Israele, primo Stato al di fuori dei confini Ue. Completano la top ten Olanda, Norvegia, Lussemburgo, Svizzera e Australia.

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Fonte: Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile - ASviS 


Autore: 
Ivan Manzo

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Articolo tratto interamente da Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile - ASviS 



2 commenti:

  1. I nostri giovani hanno tutto, non hanno conosciuto tragedie se non il covid (scusate se ho osato annoverarla tra le tragedie..), si sballano, si alcolizzano, fanno sesso a dieci anni, vanno dallo psicologo a tredici e votano Meloni a 18. Chissà cosa si aspettano dalla felicità, e se ne sanno davvero qualcosa.

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    1. La troppa tecnologia ha fatto anche dei danni, facendo perdere tante belle cose della vita.

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