giovedì 28 marzo 2024

Ilaria Salis resta in carcere: il tribunale di Budapest nega i domiciliari


Ancora una volta, il tribunale di Budapest ha respinto la richiesta di arresti domiciliari per Ilaria Salis, l'insegnante milanese detenuta da 13 mesi in Ungheria con l'accusa di aver aggredito due esponenti di estrema destra.

La decisione arriva dopo la seconda udienza del processo a suo carico, durante la quale i legali della Salis avevano nuovamente appellato alla sua innocenza e alle precarie condizioni del carcere di Budapest, dove la donna ha denunciato di aver subito maltrattamenti.

Il caso Ilaria Salis è un esempio emblematico delle difficoltà che gli attivisti antifascisti incontrano in Ungheria, dove il governo di Viktor Orbán è accusato di reprimere le opposizioni e di limitare la libertà di espressione.

La mobilitazione per la sua liberazione non si ferma. In Italia e all'estero sono state organizzate numerose manifestazioni di solidarietà e sono state lanciate petizioni per chiedere la sua scarcerazione.


2 commenti:

  1. Mi angoscia vederla apparire in tribunale con manette, cavigliere e guinzaglio. E' una visione terribile. Non avevo mai visto così nemmeno i più feroci assassini. Spero vivamente che possa ottenere gli arresti domiciliari, perché un trattamento così è veramente disumano.

    RispondiElimina

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.