"In effetti non è facile oggi invitare la gente ad essere buona. Ma per quel che mi riguarda, la bontà viene addirittura prima dell’intelligenza, o meglio è la forma più alta dell’intelligenza. E’ una bontà che si manifesta nella pratica quotidiana; che non è animata da nessun pensiero salvifico sull’intera umanità; che si accontenta di far “lavorare” il proprio minuscolo granello di sabbia. Nel tentativo di recuperare una relazione umana che sia effettivamente tale.
Aggiungerei una piccola postilla. Sono sufficientemente vecchio e sufficientemente scettico per rendermi conto che la “bontà attiva”, come io la chiamo, ha ben poche possibilità di trasformarsi in un orizzonte sociale condiviso. Può però diventare la molla individuale del singolo, il miglior contravveleno di cui può dotarsi quell’ “animale malato” che è l’uomo."
José Saramago
Chi vive nel male non ascolta le parole buone.
RispondiEliminaDifficilmente!
EliminaLa cosa brutta è doverla "invitare ad essere buona".
RispondiEliminaCi sono cose che dovrebbero nascere spontanee...
Sicuramente, ma molti faticano.
EliminaNessuno si salva senza volerlo...
RispondiEliminaSenza volontà non si fa mai niente.
EliminaLa gente è tutta sul chi va' là, col fucile in mano, col sorriso disinnescato, la critica pronta, la permalosità armata, la corazza indossata. Sparano dal proprio fortino e se gli fai solo una pernacchietta al citofono ti gettano l'olio bollente e ti cancellano dalla rubrica; piano piano tocca a tutti finchè ognuno di questi rimarrà chiuso e isolato nella propria torre d'avorio a leccarsi le ferite chiedendosi come mai non li caga più nessuno.
RispondiEliminaUna società allo sbando.
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