sabato 1 ottobre 2022

Il governo spagnolo riduce le tasse per i redditi più bassi e aumenta le aliquote per i ricchi



Articolo da El Salto

Questo articolo è stato tradotto automaticamente. La traduzione rende il senso dell’articolo, tuttavia consigliamo di leggere il testo originale su El Salto

PSOE e Unidas Podemos hanno raggiunto l'accordo in materia fiscale più ambizioso dell'intera legislatura, intesa presentata questa mattina dal ministro delle Finanze, María Jesús Montero, e che propone due grandi misure: una riduzione dell'Irpef che andranno a beneficio delle persone che guadagnano meno di 21.000 euro l'anno, che potranno risparmiare 746 euro l'anno, e di una cosiddetta tassa di "solidarietà" per grandi patrimoni che interesserà 23.000 contribuenti con un patrimonio superiore ai tre milioni di euro.

Questa tassa sarà in vigore, in linea di principio, negli anni 2023 e 2024. E ha un impatto potenziale, secondo i calcoli del Tesoro, di 1.500 milioni di euro. Il Governo ha stabilito un apposito provvedimento affinché la quota già corrisposta nell'imposta sul patrimonio sia deducibile in tale imposta, cosa che non potranno fare coloro che sono esentati dall'imposta sul patrimonio per legge regionale.

In questo modo il governo di coalizione entra a pieno titolo nel confronto fiscale con le comunità autonome del Partito Popolare come Madrid, che ha effettuato sconti sull'imposta patrimoniale che hanno favorito i redditi più alti della regione, o l'Andalusia, che attraverso la sua presidente, Juanma Moreno, il corso è iniziato annunciando l'eliminazione di questo tributo, che viene pagato alle 20.000 grandi fortune andaluse.

Montero ha annunciato un primo provvedimento, sull'Irpef che andrà a beneficio del 50% dei redditi medi e bassi e che estende il calcolo per le persone esenti da 14.000 euro annui a 15.000. L'imposta sul reddito delle persone fisiche cambia anche nelle sue sezioni alte secondo il piano annunciato dal governo. Per coloro che presentano rendimenti annuali compresi tra 200.000 e 300.000 euro, l'aliquota d'imposta va dal 26 al 27%. Inoltre viene creata una nuova sezione, tassata al 28% per le persone che dichiarano più di 300.000 all'anno.

Il ministro delle Finanze ha criticato il "populismo fiscale" prima di spiegare gli accordi raggiunti con il team Unidas Podemos, diretto in materia fiscale da Nacho Álvarez, e quali sono state le precedenti misure in materia, come l'introduzione a gennaio di un minimo aliquota dell'imposta sulle società del 15%, l'imposta sulle società energetiche e sulle banche annunciata a giugno e l'imposta sulle transazioni finanziarie.

La motivazione, ha riconosciuto Montero, è combattere gli effetti dell'alta inflazione, che però ha voluto sintetizzare quello che a suo avviso è il dilemma in campo fiscale: «C'è chi scommette sulle élite, su uno Stato minimo , sul welfare state” e un modello di “pari opportunità in materie di base, come la salute, l'istruzione, l'alloggio o la giustizia gratuita” che garantiscano, secondo il ministro, la riproduzione della società dei ceti medi.

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Fonte: El Salto

Autore: Redacción El Salto

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Articolo tratto interamente da 
El Salto


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