Nabucco è la terza opera (il titolo originale completo è Nabucodonosor) di Giuseppe Verdi e quella che ne decretò il successo. Composta su libretto di Temistocle Solera, Nabucco fece il suo debutto il 9 marzo 1842 al Teatro alla Scala di Milano. Questi gli interpreti di quella prima: Nabucodonosor, Giorgio Ronconi, baritono; Ismaele, Corrado Miraglia, tenore; Zaccaria, Prospero Derivis, basso; Abigaille, Giuseppina Strepponi, soprano; Fenena, Giovannina Bellinzaghi, soprano; Il Gran Sacerdote, Gaetano Rossi, basso.
È stata spesso letta come l'opera più risorgimentale di Verdi, poiché gli spettatori italiani dell'epoca potevano riconoscere la loro condizione politica in quella degli ebrei soggetti al dominio babilonese.
Questo tipo di lettura è tuttavia incentrata soprattutto sul famosissimo coro Va', pensiero, sull'ali dorate, intonato appunto dal popolo ebreo. Il resto del dramma è invece incentrato sulle figure drammatiche del re di Babilonia Nabucodonosor II e della sua presunta figlia Abigaille.
Occorre inoltre ricordare che il librettista Solera aderì alla battaglia risorgimentale da posizioni neoguelfe, circostanza che giustificherebbe la collocazione di un'autorità di tipo religioso, l'inflessibile pontefice Zaccaria, a capo della fazione ebrea. Una prospettiva non condivisa da Verdi, la cui simpatia e il cui interesse di drammaturgo vanno soprattutto verso le figure più complesse e tormentate del tiranno babilonese e di Abigaille.
Continua la lettura su.....Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Ecco un interpretazione del Va, pensiero ,tratta dal sito Libermusica.it .Clicca qui
Credit:
Edizione LiberMusica:
data: 28 luglio 2006
a cura di: Marco Calvo, http://www.marcocalvo.it/
Stefano D'Urso
licenza: Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 2.5
È stata spesso letta come l'opera più risorgimentale di Verdi, poiché gli spettatori italiani dell'epoca potevano riconoscere la loro condizione politica in quella degli ebrei soggetti al dominio babilonese.
Questo tipo di lettura è tuttavia incentrata soprattutto sul famosissimo coro Va', pensiero, sull'ali dorate, intonato appunto dal popolo ebreo. Il resto del dramma è invece incentrato sulle figure drammatiche del re di Babilonia Nabucodonosor II e della sua presunta figlia Abigaille.
Occorre inoltre ricordare che il librettista Solera aderì alla battaglia risorgimentale da posizioni neoguelfe, circostanza che giustificherebbe la collocazione di un'autorità di tipo religioso, l'inflessibile pontefice Zaccaria, a capo della fazione ebrea. Una prospettiva non condivisa da Verdi, la cui simpatia e il cui interesse di drammaturgo vanno soprattutto verso le figure più complesse e tormentate del tiranno babilonese e di Abigaille.
Continua la lettura su.....Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Ecco un interpretazione del Va, pensiero ,tratta dal sito Libermusica.it .Clicca qui
Credit:
Edizione LiberMusica:
data: 28 luglio 2006
a cura di: Marco Calvo, http://www.marcocalvo.it/
Stefano D'Urso
licenza: Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 2.5
L'ho visto il Nabucco alla Scala. Certo non il 9 marzo del 1842 ... Un'opera e una creazione musicale possente come tutte le opere di Verdi.
RispondiEliminaStupendo! :)
RispondiEliminaCondivido la posizione di Verdi.
RispondiEliminaBravo, solenne, ma preferisco Puccini.
Ciao Cavaliere buona serata