domenica 20 marzo 2011

Matthew Goss vince la Milano-Sanremo 2011

Goss GW2010
È l'australiano Matthew Goss il vincitore della Milano-Sanremo 2011, la "Classicissima" ciclistica tenutasi oggi e giunta quest'anno alla 102ª edizione. Goss, velocista in forza al team HTC-Highroad, ha a sorpresa preceduto, in uno sprint a otto, lo svizzero Fabian Cancellara e il belga Philippe Gilbert, due dei favoriti; battuti e giù dal podio gli italiani Alessandro Ballan, Filippo Pozzato e Michele Scarponi. A seguire il francese Yoann Offredo, poi Vincenzo Nibali.

Alle 8:15 locali aperto il foglio firma – operazioni in verità dalle 9 in poi – nella suggestiva cornice di Piazza castello a Milano: i corridori (198 iscritti, in rappresentanza di 25 squadre) pongono la propria firma anche su una bandiera giapponese che verrà messa all'asta a scopi benefici; precede il via un minuto di silenzio in ricordo della tragedia che ha colpito il paese del Sol Levante. Dopo la consueta passerella di trasferimento al chilometro zero, il via ufficiale viene dato alle 9:55 in via della Chiesa Rossa, zona sud della capitale meneghina, dal sindaco Letizia Moratti. Cielo appena nuvoloso, il percorso che porterà i ciclisti a Sanremo, sulla riviera di Ponente, è quello classico, con l'arrivo sito, come ormai da quattro anni a questa parte, sul Lungomare Italo Calvino.Passano solo dodici chilometri e la corsa è subito viva, quattro ciclisti vanno in fuga, sono il campione nazionale nipponico Takashi Miyazawa (Farnese Vini), l'italiano Alessandro De Marchi (Androni Giocattoli), il belga Nico Sijmens (Cofidis) e il russo Michail Ignat'ev (Katusha Team). Il gruppo lascia spazio, i fuggitivi arrivano a raggiungere il massimo vantaggio, 13 minuti e mezzo, intorno al quarantesimo chilometro di corsa, al confine tra Lombardia e Piemonte. Ma da quel momento in poi dietro le squadre dei big cominciano a organizzarsi, in testa a tirare va la Garmin-Cervélo del campione del mondo Thor Hushovd. La gara procede senza particolari colpi di scena, dopo due ore la media è di 44,800 km/h.
Il distacco tra i fuggitivi e gli inseguitori continua a calare, al termine della discesa del Turchino è di 6'25"; ai 100 dall'arrivo è di circa 4 minuti e mezzo. Poco dopo ecco il primo colpo di scena, cadono in una ventina appena prima della salite delle Manie: coinvolto anche Hushovd, uno dei favoriti, che riparte ma rimane staccato dal gruppone di circa un minuto. Sulla salita nel gruppo va a tirare Valerio Agnoli, gregario di Nibali, poi ci provano in sei sul forcing dello spagnolo Amets Txurruka (vengono subito ripresi). Miyazawa e Sijmens cedono, intanto dietro sulla discese della Manie cade un altro favorito, il tre volte vincitore Óscar Freire; poi pure De Marchi e Ignat'ev si rialzano: il gruppo principale, benché ridotto a circa 45 unità (presenti molti favoriti, Cancellara, Gilbert, Nibali, Petacchi), è compatto quando sono 76 i chilometri al traguardo. Lo insegue, a circa due minuti, un altro gruppo numeroso, composto anche da Freire, Hushovd, dal vincitore del 2009 Mark Cavendish e anche da Michele Scarponi.
distacco tra i due gruppi scende ad un solo minuto a 30 chilometri dall'arrivo del Lungomare Italo Calvino. Sull'ascesa della Cipressa Agnoli prova ancora il forcing, imitato presto da Alessandro Ballan; dietro Scarponi esce dal secondo gruppo provando a ricucire il distacco con un'azione individuale. Numerosi gli scatti, ci provano anche Yoann Offredo, già protagonista l'anno passato, e Jaroslav Popovyč: l'ucraino è il primo a scollinare sulla Cipressa, in un gruppetto ridotto ormai a soli 25 atleti. Scarponi è a 29 secondi, Hushovd e Freire a 52. In discesa allora attacca il francese Steve Chainel, presto imitato dal compagno di squadra Offredo; li raggiungono altri due corridori, il belga Greg Van Avermaet (BMC) e l'australiano Stuart O'Grady (Leopard-Trek), e i quattro provano a involarsi verso il traguardo lavorando di comune accordo. Intanto Scarponi rientra sul gruppo di Gilbert e Cancellara: sono 15 i chilometri ancora da percorrere.
All'inizio del Poggio, poco dopo lo striscione dei meno 10, il vantaggio dei quattro fuggitivi è di mezzo minuto. In salita però Chainel cede quasi subito, allora prova l'azione solitaria Van Avermaet; più indietro lo imita Nibali che va presto a riprendere Offredo e O'Grady seguito da Gilbert e da Ballan. In cima al Poggio il belga ha soli 9" sul gruppetto Nibali, ora composto in tutto da 9 corridori (vi sono anche Pozzato, Cancellara, Goss, Scarponi, Gilbert, Ballan e tre dei quattro che avevano tentato lo scatto, Chainel ormai è lontano). Il ricongiungimento è questione di secondi, e avviene ai 2500 metri dalla linea d'arrivo. Cominciano le schermaglie, l'unico vero sprinter è Goss, che in genere tira le volate al compagno della HTC-Highroad Cavendish. Restano in otto, prova l'attacco da lontano ancora Offredo, poi Cancellara, poi Gilbert, poi all'ultimo chilometro Nibali, poi Scarponi. La volata ristretta è appannaggio di Matthew Harley Goss, ventiquattrenne della Tasmania con trascorsi da pistard e al primo grande successo in una classica monumento. Per gli altri solo le piazze minori, sul podio salgono Cancellara e Gilbert.
 
Fonte: Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto 

Autori:Vari
 
Licenza:Creative Commons Attribution 2.5

Photo credit  Thomas Ducroquet (Own work) [GFDL or CC-BY-SA-3.0-2.5-2.0-1.0], via Wikimedia Commons

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