venerdì 18 marzo 2011

Amico mio


Amico mio, io non sono ciò che sembro.

L’apparenza è come un abito che indosso,

un abito che protegge me dai tuoi interrogativi

e te dalle mie negligenze.

Amico mio, l’ ”Io” dimora in me nella casa del silenzio

E li rimarrà per sempre,

impercettibile e inavvicinabile.

Non voglio che tu creda ciecamente in ciò

che dico o faccio, le mie parole e azioni, infatti

non sono altro che i tuoi pensieri e le tue speranze

rese tangibili.

Quando tu dici “Il vento spira da est”,

io confermo “Si, spira proprio in quella direzione”;

perché non voglio che tu sappia che la mia mente non dimora

nel vento, ma nel mare.

Tu no puoi capire i miei pensieri trasportati dalle onde,

ne voglio che tu lo faccia.

Preferisco navigare da solo.

Quando da te è giorno, da me è notte;

e pure descrivo il mezzogiorno che danza sulle colline e la furtiva

ombra che purpurea attraversa la valle;

perché tu non puoi udire il canto della mia oscurità

ne vedere il battito delle mie ali contro le stelle;

del resto meglio così.

Rimarrò solo con la mia notte.

Quando tu ascendi al Paradiso, io scendo dall’Inferno;

e quando dalla riva opposta che ci separa, mi chiami:

“Compagno, amico”, a mia volta rispondo:

“Compagno, amico” poiché io non voglio

Che tu veda il mio Inferno.

La fiamma ti brucerebbe gli occhi

E il fumo ti invaderebbe le narici.

E io amo troppo il mio Inferno per fartelo visitare.

Resterò all’Inferno da solo.

Tu ami la Verità

La Bellezza,

La Giustizia

E io per amor tuo dico che amare è giusto e decoroso,

anche se dentro di me rido del tuo amore.

Ma non voglio che tu lo veda,

riderò da solo.

Amico mio, tu sei buon, cauto e saggio,

certo, sei perfetto

Anch’io, benché sia pazzo, quando parlo

Con te lo faccio con saggezza e cautela,

mascherando la mia pazzia.

Sarò pazzo da solo.

Amico o Nemico che tu sia,

come posso fare per farti capire?

Anche se camminiamo insieme,

mano nella mano, la mia strada non è la tua.


Khalil Gibran

Tratto da: "IL FOLLE" di K.Gibran

9 commenti:

  1. "Tu no puoi capire i miei pensieri trasportati dalle onde,
    ne voglio che tu lo faccia.
    Preferisco navigare da solo."

    Che amico sei, se preferisci navigare da solo? Fra inferno e paradiso c'è un punto di mezzo. Troviamoci lì.

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  2. splendido: non lo conoscevo; grazie!!!

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  3. Non avevo mai letta questa poesia.
    E' stupenda, forse una delle migliori di Gibran.
    Grazie Cavaliere!
    Lara

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  4. Molto bella...

    "Non voglio che tu creda ciecamente in ciò

    che dico o faccio, le mie parole e azioni, infatti

    non sono altro che i tuoi pensieri e le tue speranze

    rese tangibili."

    Io penso invece " se credo in Te " Tu mi fai desiderare d'essere migliore"..
    anche questo è l'amicizia.
    Dandelion

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  5. Neppure io la conoscevo..molto bella, grazie!
    Carmen

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  6. Grazie per questa splendida opportunità di lettura!

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  7. Mai parole più vere sono state esternate senza ipocrisia, questa è la realtà di tutti, dirla è senpre un'altra cosa.
    Ciao Cavaliere

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