La nostra visione è l'umanesimo messicano e la fratellanza tra i popoli

Articolo da Pressenza (Internazionale)

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Centinaia di migliaia di persone provenienti da tutta la Repubblica, da tutti gli strati sociali e di tutte le età, si sono radunate nello Zócalo di Città del Messico per mostrare il loro sostegno alla Presidente del Messico, Claudia Sheinbaum Pardo.

Con bandiere di sindacati, municipi e università e sotto un sole cocente, la folla ha accolto Claudia con grida di

“Presidente, Presidente” e “non sei solo”.

“Vi avevo promesso che non ci sarebbe mai stato un divorzio tra il popolo e il governo e qui siamo insieme. Ci siamo formati nella piazza pubblica e qui siamo, nella piazza pubblica”

Solo due giorni dopo l'applicazione dei dazi del 25% sui prodotti esportati nel paese vicino, in una chiamata tra Sheinbaum e Trump, hanno concordato di posticiparli al 2 aprile, poiché entrambi hanno pubblicato sui propri social network che il lavoro e la collaborazione procedono come previsto in termini di sicurezza delle frontiere, con il traffico illegale di fentanyl verso gli Stati Uniti e il traffico di armi verso il Messico.

“Ci siamo incontrati per congratularci perché nel rapporto con il governo degli Stati Uniti hanno prevalso il dialogo e il rispetto e sono state revocate le tariffe applicate ai prodotti esportati”.

L'imprenditore e presidente newyorkese, a causa delle pressioni interne dei grandi consorzi, in particolare del settore automobilistico, e grazie alle solide argomentazioni che Claudia e i suoi team di sicurezza ed economia hanno presentato apertamente, ha già rinviato i dazi in due occasioni. Ciò ha portato a un aumento della popolarità di Sheinbaum, che contrasta con il declino di Trump.

“Questa assemblea è stata convocata nel caso in cui non avessimo raggiunto un accordo e con l’obiettivo di annunciare una strategia e delle azioni che avevamo preparato mesi prima.” “Non ho paura perché c’è un popolo intero che mi sostiene.”

La Presidente non ha perso l'occasione di menzionare l'invasione che abbiamo subito nel 1846 e l'espropriazione di gran parte del nostro territorio. D'altra parte, ha anche sottolineato momenti di collaborazione e sostegno tra i due Paesi, ad esempio quando Benito Juárez ricevette il sostegno di Abraham Lincoln nella lotta contro l'invasione francese, "infatti, gli Stati Uniti non riconobbero mai il secondo impero di Massimiliano"; o quando nel 1913 non riconobbero l'usurpatore Victoriano Huerta. Ha insistito nel continuare a collaborare affinché il farmaco fentanyl non arrivi ai giovani americani o in nessun'altra parte del mondo. Ha menzionato un fatto rilevante: secondo l'US Customs and Border Protection Office, tra ottobre 2024 e gennaio 2025, l'attraversamento di questo oppioide è diminuito del 50% e del 41% da gennaio a marzo. Ha ringraziato Trump per aver riconosciuto il valore della campagna di prevenzione del consumo di droga lanciata in Messico e per aver voluto implementarla nel suo Paese. Inoltre, è stato chiesto loro di impegnarsi per impedire che armi ad alta potenza entrino nel nostro territorio.

Con gli Stati Uniti non siamo in competizione, ma ci completiamo a vicenda e così facendo rafforziamo le nostre economie e il benessere dei nostri popoli.

“Non è solo una questione di sicurezza ma di benessere, di amore e di valori”

Riguardo all'USMCA, l'accordo commerciale tra Messico, Stati Uniti e Canada, ha ricordato che dal momento in cui è stato firmato dai tre paesi, è stato concepito come l'opzione della regione per affrontare la crescita economica dell'Asia e, in seguito, avanzare nel progetto di integrazione dell'intero continente americano. Ha ringraziato il settore imprenditoriale per il suo sostegno in questo momento difficile. Ha sottolineato il fallimento del modello neoliberista che distribuiva le risorse solo "verso l'alto" e che l'umanesimo messicano funziona al contrario, si distribuisce dal basso verso l'alto e così il Messico prospera.

Il lavoro proseguirà con quattro massime:

1.- Per il bene di tutti, i poveri vengono prima.
2.- Non può esserci un governo ricco con un popolo povero.
3.- Cibo sano, istruzione, assistenza sanitaria, alloggio e salari equi sono diritti del popolo messicano. Non sono merci o privilegi.
4.- Con il popolo, tutto; senza il popolo, niente.

Strategia

1.- Rafforzare il mercato interno e continuare ad aumentare il salario minimo.
2.- Aumentare l'autosufficienza alimentare ed energetica.
3.- Promuovere gli investimenti pubblici per la creazione di posti di lavoro, a partire dalla costruzione di treni da Città del Messico al confine di Nuevo Laredo, Tamaulipas e a Nogales, Sonora. Oltre a strade, opere infrastrutturali e 1 milione di case impegnate.
4.- Promuovere la produzione nazionale per il mercato interno con il Plan Mexico.
5.- Rafforzare i programmi di welfare (pensioni per gli anziani, borse di studio, sostegno alle persone con disabilità, sostegno alle donne tra i 60 e i 64 anni, borse di studio per i bambini delle scuole pubbliche e un programma sanitario, casa per casa).

Ha concluso ricordando che il 1° giugno si terranno le elezioni per la magistratura e il popolo deciderà con voto popolare chi saranno i giudici e chi i ministri.

“La nostra forza è il popolo”
“Siate certi che il vostro Presidente, con coraggio e cuore, non vi tradirà mai e che metterò sempre il mio cuore, la mia mente, la mia energia e persino la mia stessa vita per il nostro caro e amato Messico”.

Lunga vita al Messico!

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Fonte: Pressenza (Internazionale)

Autore: Jesús Ortega López

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Articolo tratto interamente da Pressenza (Internazionale)

Photo credit Eneas De Troya from Mexico City, México, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons