Quando l'ombra minacciava con la legge fatale
Quando l'ombra minacciò con la legge fatale
quel vecchio Sogno, desiderio e dolore delle mie vertebre,
Afflitto a perire sotto i soffitti funebri
Egli piegò in me la sua ala inconfondibile.
Lusso, o sala d'ebano dove, per sedurre un re,
si intrecciano nella morte ghirlande celebri,
non sei che un orgoglio ingannato dall'oscurità
negli occhi del solitario abbagliato dalla sua fede.
Sì, so che nella lontananza di questa notte la Terra
proietta con grande splendore l'insolito mistero,
sotto i secoli orribili che meno lo oscurano.
Lo spazio stesso, che si accresca o si neghi,
rotola in questa noia di fuochi vili come testimone
che il genio di una stella festosa è acceso.
Stéphane Mallarmé
Non conoscevo questa poesia,Grazie
RispondiEliminaSereno giorno.
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