Cosa nasconde il kit di Bruxelles: esercitazioni nelle scuole, "cooperazione" con i militari...

Articolo da Argia

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Il piano presentato dalla Commissione europea va oltre un kit di "sopravvivenza" di fronte a una presunta guerra o catastrofe: propone trenta misure che promuoveranno il militarismo e la paura nelle scuole, nelle aziende e tra i cittadini.

Tra le misure incluse nel documento sulla strategia di preparazione dell'Unione europea, promosso martedì attraverso vari organi di informazione e presentato mercoledì , è al centro dell'attenzione e suscita la sorpresa il kit di "sopravvivenza" per fronteggiare per 72 ore una presunta guerra o un disastro . Ma la sua intenzione non è solo quella di far sì che le persone si comportino come MacGyver a casa, come ha cercato di far credere il commissario belga Hadja Lahbib in questo video; si tratta inoltre di un piano che promuoverà il militarismo tra le istituzioni dell'Unione Europea (UE) e tra i cittadini.

Tra le misure presentate, ad esempio, Bruxelles ha proposto di aggiungere istruzione o "formazione" ai programmi scolastici e alle scuole, anche tra gli insegnanti, e di condurre esercitazioni per affrontare i potenziali rischi. Per questo scopo la designerebbero come “Giornata di preparazione all’Unione Europea”. Prevede inoltre pannelli informativi e campagne di "sensibilizzazione" tra i cittadini.

D'altro canto, secondo questo piano, verrà promossa la "cooperazione militare-civile". In sostanza, vogliono affiancare ai militari servizi pubblici come la sanità, i vigili del fuoco e la protezione civile, per svolgere con loro delle "esercitazioni periodiche". Nello specifico, nel manifesto diffuso mercoledì, numerose istituzioni e personalità di spicco dello Stato spagnolo hanno denunciato i contesti militaristici che stanno provocando "retrocessioni" nei servizi pubblici.

Secondo questo piano verrà promossa la "cooperazione militare-civile". In sostanza, vogliono affiancare ai militari servizi pubblici come la sanità, i vigili del fuoco e la protezione civile, per svolgere con loro delle "esercitazioni periodiche".

I delegati europei vogliono estendere anche alla sfera privata la "cooperazione" menzionata nel piano. In caso di emergenza, ad esempio, le aziende devono garantire la fornitura di materiali e servizi e assicurare la produzione di base. A tal fine verrebbe creato un gruppo di lavoro "pubblico-privato".

Bruxelles ha pianificato queste misure per i periodi di crisi, come calamità naturali o pandemie. Ma, dato il momento della sua presentazione e come appare nel testo di bozza del piano, esso è concepito principalmente per contrastare un "attacco armato". La strategia della Commissione è stata spiegata senza esitazione dall'Alto rappresentante dell'UE per la politica di sicurezza, Kaja Kallas: "Si tratta di intensificare la cooperazione civile-militare e di rafforzare la cooperazione con i nostri partner esterni, tra cui la NATO".

Forse i kit di stoccaggio di cibo e medicinali sono propaganda di guerra per diffondere paura e giustificare il riarmo dell'Europa. Ma il piano della Commissione europea è più di una semplice cassetta degli attrezzi per preparare i cittadini, poiché potrebbe aprire la pericolosa porta a un controllo ancora maggiore, a scapito dei diritti civili.

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Fonte: Argia

Autore: Urko Apaolaza Avila

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