lunedì 20 agosto 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: Genova Per Noi

Il Ponte Morandi dopo il crollo, visto da Est, panoramica

Angolo curato e gestito da  Daniele Verzetti il Rockpoeta®

Hanno versato fiumi di parole. Apocalisse, disastro annunciato, inferno, tutte calzano a pennello con quanto successo nella mia città.

Morti, sfollati, storie da brivido e un Comune ed una Regione che per la prima volta avverto stiano facendo cose concrete rapidamente. Viabilità modificata e mezzi pubblici potenziati da parte del Sindaco Bucci e Toti che ha promesso che gli sfollati, tutti gli sfollati avranno una loro casa nuova potendo traslocare e portare tutte le loro cose nella nuova abitazione, entro novembre.

E poi ci saranno i disagi. un ponte che non so quando riusciranno a ricostruire e quando tutto tornerà alla completa normalità.

Ed infine questo post. Io fino all'ultimo ero contrario a scriverlo perché ho dentro di me un tumulto complesso di emozioni, un fiume di lacrime che riempie i miei occhi e la paura di scrivere cose banali, le solite parole scontate.

Senso di vuoto, fragilità emotiva, dolore, rabbia, sconforto, bisogno di speranza. e tanto altro. Non so cosa prevalga, forse l'incredulità. E questo sentimento alimenta tutti gli altri.

Un odio feroce per Maragliani direttore del tronco genovese della Società Autostrade con quelle guanciotte da bimbetto despota e capriccioso e quell'arroganza simulata da una finta disponibilità verso i media, i media non la gente, non le vittime, non gli sfollati, ma, ripeto, i media.

Spero che Toninelli faccia le cose per bene come sembra voler fare. La commissione d'inchiesta ha dentro gente seria come l'Ingegnere Antonio Brencich che aveva già denunciato come il ponte fosse stato costruito malissimo fin dal principio e come le opere di manutenzione non fossero sufficienti e forse neanche correttamente effettuate.

E poi dolore per la mia gente, un senso di ineluttabilità come se Genova non potesse più rialzarsi. Poi vedi i miei concittadini reagire e senti un groppo in gola figlio di una speranza di futuro e di amore per i Genovesi, a volte anche criticabili ma in fondo nel bisogno sempre forti, presenti e coraggiosi.

E sono arrivato in fondo a questo post con la fottuta paura di aver scritto quintali di righe banali, vuote, simili a tanti altri post dolorosi e tristi che si leggono nella rete. Vorrei ringraziare chi tra voi mi ha commentato il post del 14 agosto e chi ha anche fatto un post (e che post!) sulla mia città ferita.

Spero veramente di non avervi annoiato, ma in caso contrario mi auguro mi perdonerete: la mia ferita è così profonda forse che mi ha sottratto la capacità di esprimere la mia sofferenza con parole più forti, consone, originali. D'altronde è anche il mio dolore, acuto come uno spasmo lancinante che mi schiaccia il costato e mi incendia la testa.



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L'articolo originale è pubblicato su L'Agorà

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Photo credit Michele Ferraris [CC BY-SA 4.0 ], from Wikimedia Commons


18 commenti:

  1. Come ho già detto a Daniele, è un post molto toccante.
    Grazie anche a te per averlo divulgato.
    Buona giornata.

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    1. La testimonianza di Daniele è importante. Metto a disposizione il mio spazio anche per altri blogger di Genova.

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  2. Caro Vincenzo, come si vede il tuo blog funziona sempre benissimo.
    Qui a riportato in articolo che parla di Genova e di testimonianze.
    Ciao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  3. Non ci hai assolutamente annoiato, caro Daniele. Ho letto nelle tue parole l'amore per la tua città e il desiderio che sia fatta giustizia, non rappresaglie, ma giustizia: i responsabili devono pagare.

    Grazie anche a te Cav per avere proposto questo post.

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    1. Speriamo che ci sia vera giustizia, sono morte persone innocenti.

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  4. Grazie Vincenzo per averlo pubblicato, grazie di cuore!!!!!!

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  5. Non mi sono annoiata di certo ! Daquesto post traspare l'affetto per la città di Genova,per i suoi abitanti e per chi ha pagato per la vita per colpe di altri. L'importanteora è ridare speranza achi è sopravvissuto etrovare chi ha colpa , perchè ciò non si ripeta . Buon pomeriggio.

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  6. Genova sta affrontando la disgrazia a testa alta e reagendo con uno spirito che fa invidia al resto d’Italia.
    Il dolore è grande , non hai scritto niente di banale.
    Ti sono vicino ...e niente , un sincero abbraccio a te e a tutti quelli che stanno lavorando per ricominciare a vivere.

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  7. Hai fatto bene a riprendere il suo post, dice tutto quelle che molte persone pensano, un testo che deve fare riflettere

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  8. Caro Daniele, il tuo dolore è comprensibile ... la rabbia, e tutto ciò che provi! Come si può rimanere inerte davanti un tale scempio, una tale vergogna, un abominio così mostruoso come quello del tuo paese? ... la risposta è che non si può! fai bene a farti portavoce di ciò ... che si sappia come stanno le cose! e tu tranquillo, nel dolore di ognuno non c'è mai banalità, ma solo silenzio e lacrime. Per quello che conta una mosca bianca come lo sono io adesso, sono vicina a Genova, la tua città!

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    1. Sono tutte tragedie evitabili, non si può morire in questo modo.

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  9. Post molto sentito e vero, hai fatto bene a ospitarlo. Credo che oggi come oggi, ci meritiamo una vera indagine per capire le responsabilità. Per conto mio è la smania di volere risparmiare dove non si dovrebbe, a causare simili tragedie. Per questo, credo che una bella nazionalizzazione delle autostrade, e di molti altri settori, sarebbe un buon inizio.

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    1. Anch'io sono favorevole ad avere strade a gestione pubblica, come altri settori.

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