Il nuoto
Godo se arditamente in te mi tuffo,
o mare che sciabordi e che scintilli
e se di perle onusto e di berilli
scuoto emergendo il gocciolante ciuffo.
Godo se co' tuoi flutti aspri m'azzuffo
alternando e mescendo risa e strilli,
e se le gocce amare che mi stilli
col mio labbro salato allegro sbuffo.
Godo se il braccio con un gesto largo
e il piede nell'alterna vece istrutto
muovo sì, che le schiume intorno spargo,
e ad imo e in cresta all'ampio cavallone
glauco, trascorro lo squamoso flutto,
pari al salso tubicine Tritone.
Giosuè Borsi
Bellissimi versi, anche se aulici, veri e sentiti. Da nuotatore, li comprendo.
RispondiEliminaPoesia poco nota, letta e riproposta.
EliminaOgnuno di noi porta dentro di sé un radicato senso naturalistico, che sfocia nell'acqua, nel vento, nella terra e così via ... in molti siamo a portarci dentro il mare e la poesia liberatoria che ne deriva, anche se nel caso di Borsi c'è più un riferimento acquatico come liberazione dell'anima e di purezza. Molto bella. Grazie di avermela fatta scoprire. Ciao :)
RispondiEliminaStare in mezzo alla natura sicuramente aiuta tanto.
Elimina