venerdì 31 agosto 2018

Il nuoto di Giosuè Borsi



Il nuoto

Godo se arditamente in te mi tuffo,
o mare che sciabordi e che scintilli
e se di perle onusto e di berilli
scuoto emergendo il gocciolante ciuffo.

Godo se co' tuoi flutti aspri m'azzuffo
alternando e mescendo risa e strilli,
e se le gocce amare che mi stilli
col mio labbro salato allegro sbuffo.

Godo se il braccio con un gesto largo
e il piede nell'alterna vece istrutto
 muovo sì, che le schiume intorno spargo,
e ad imo e in cresta all'ampio cavallone
glauco, trascorro lo squamoso flutto,
pari al salso tubicine Tritone.

Giosuè Borsi


4 commenti:

  1. Bellissimi versi, anche se aulici, veri e sentiti. Da nuotatore, li comprendo.

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  2. Ognuno di noi porta dentro di sé un radicato senso naturalistico, che sfocia nell'acqua, nel vento, nella terra e così via ... in molti siamo a portarci dentro il mare e la poesia liberatoria che ne deriva, anche se nel caso di Borsi c'è più un riferimento acquatico come liberazione dell'anima e di purezza. Molto bella. Grazie di avermela fatta scoprire. Ciao :)

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