sabato 15 giugno 2024
Il sabato del villaggio di Giacomo Leopardi
Il sabato del villaggio
La donzelletta vien dalla campagna,
in sul calar del sole,
col suo fascio dell'erba; e reca in mano
un mazzolin di rose e di viole,
onde, siccome suole,
ornare ella si appresta
dimani, al dì di festa, il petto e il crine.
Siede con le vicine
su la scala a filar la vecchierella,
incontro là dove si perde il giorno;
e novellando vien del suo buon tempo,
quando ai dì della festa ella si ornava,
ed ancor sana e snella
solea danzar la sera intra di quei
ch'ebbe compagni dell'età più bella.
Già tutta l'aria imbruna,
torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre
giù da' colli e da' tetti,
al biancheggiar della recente luna.
Or la squilla dà segno
della festa che viene;
ed a quel suon diresti
che il cor si riconforta.
I fanciulli gridando
su la piazzuola in frotta,
e qua e là saltando,
fanno un lieto romore:
e intanto riede alla sua parca mensa,
fischiando, il zappatore,
e seco pensa al dì del suo riposo.
Poi quando intorno è spenta ogni altra face,
e tutto l'altro tace,
odi il martel picchiare, odi la sega
del legnaiuol, che veglia
nella chiusa bottega alla lucerna,
e s'affretta, e s'adopra
di fornir l'opra anzi il chiarir dell'alba.
Questo di sette è il più gradito giorno,
pien di speme e di gioia:
diman tristezza e noia
recheran l'ore, ed al travaglio usato
ciascuno in suo pensier farà ritorno.
Garzoncello scherzoso,
cotesta età fiorita
è come un giorno d'allegrezza pieno,
giorno chiaro, sereno,
che precorre alla festa di tua vita.
Godi, fanciullo mio; stato soave,
stagion lieta è cotesta.
Altro dirti non vo'; ma la tua festa
ch'anco tardi a venir non ti sia grave.
Giacomo Leopardi
8 commenti:
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La poesia del mio cuore.❣️ ❤️❣️
RispondiEliminaGrazie Vincenzo.
Un grazie a te.
EliminaUna delle mie poesie preferite.
RispondiEliminaNe imparai a memoria le prime strofe, in quinta elementare, e non le ho mai dimenticate.
Una volta si studiavano a scuola.
EliminaUn grande intramontabile classico.
RispondiElimina👍
EliminaUno dei "passaggi obbligati" delle cose da imparare a memoria a scuola. Molto bella ma già all'epoca trovavo più interessante l'interpretazione dei versi piuttosto del memorizzarli: ore tolte alla fervida creatività di quegli anni... Anche se avevo compagni di classe la cui unica creatività consisteva nel metodo per copiare senza farsi scoprire o nello smarcare gli avversari quando giocava a calcio il pomeriggio... 🙄
RispondiEliminaOggi la poesia latita nei programmi scolastici.
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