Articolo da Ollaparo
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La BMG (del conglomerato mediatico tedesco Bertelsmann Music Group) ha licenziato Roger Waters, fondatore dei Pink Floyd, per aver difeso i diritti del popolo palestinese. E per la sua arroganza nel denunciare lo Stato di Israele, che sta commettendo un genocidio a Gaza, davanti agli occhi e al silenzio del mondo.
Nonostante la cancellazione dei concerti, la censura dei social e il fallimento dei contratti, Waters continua a lavorare, diventando un simbolo della resistenza e della lotta per la giustizia in Medio Oriente. Il suo sostegno alla causa palestinese si riflette non solo nelle sue parole, ma anche nelle sue azioni. Waters ha utilizzato la sua piattaforma per aumentare la consapevolezza sulla situazione a Gaza, sull'occupazione della Cisgiordania e sulla discriminazione che i palestinesi devono affrontare. La censura e la persecuzione a cui è stato sottoposto Roger Waters ci ricorda che, nella lotta per la giustizia, le voci che difendono i diritti umani non possono essere messe a tacere. Waters è un esempio dell’importanza di denunciare l’ingiustizia, anche quando ciò significa affrontare le avversità.
Gli stretti legami di Bertelsmann con il regime nazista,
Fu negli anni chiave dell’aggressione nazista in Europa (1939-1941) che i profitti della casa editrice Bertelsmann aumentarono vertiginosamente grazie al patrocinio delle SS, all’esaltazione del regime nazista e all’utilizzo del lavoro schiavo. L'editore aveva quindi stretti legami con il regime nazista, in particolare con il Ministero della Propaganda di Goebbels. Nel 1945 Bertelsmann inventò fraudolentemente la leggenda secondo cui l'editore era stato imprigionato a causa della sua opposizione ai nazisti, cosa che aprì la strada alle autorità di occupazione per concedergli rapidamente una nuova licenza di pubblicazione. Dopo la seconda guerra mondiale, il suo direttore, Reinhard Mohn, un nazista che si arruolò volontario nella Luftwaffe e raggiunse il grado di tenente nella guerra di aggressione di Hitler, continuò ad accumulare e consolidare una fortuna accumulata durante la dittatura nazista. Il padre di Reinhard, Heinrich Mohn, fece donazioni alle SS, alle forze speciali di Hitler e alle guardie dei campi di concentramento. Il nuovo amministratore delegato della BMG, Thomas Coesfeld, è il nipote del miliardario nazista Reinhard Mohn, morto nel 2009 con una serie di decorazioni (tra cui quella di Principe delle Asturie). Coesfeld appartiene quindi alla dinastia Bertelsmann. Le aziende di successo di oggi, le cui fortune sono state costruite a scapito del lavoro degli schiavi e del sangue versato da milioni di persone durante il nazismo.
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Fonte: Ollaparo
Autore: Redação
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Articolo tratto interamente da Ollaparo
Photo credit Andrés Ibarra, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
notizia di qui pochi hanno parlato ,,,, grazie che ne hai fatto un post. Ciao
RispondiEliminaUna notizia boicottata.
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